“Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” (libro)
Il libro è narrato in prima persona da un ragazzino affetto da autismo, che non parla con gli estranei, e fa altre cose strane e un po’ buffe, ma così intelligente da poter sostenere gli
esami di matematica per entrare all’università. Quando deciderà di indagare sulla strana morte del cane della vicina gli si aprirà davanti un mondo fatto di segreti nascosti, pericoli
e avventure che mai avrebbe avuto il coraggio di affrontare. Un libro semplice, scritto per ragazzi ma molto apprezzato anche tra gli adulti, di chiara comprensione, a tratti divertente
ma anche istruttivo; per vedere la vita e le azioni quotidiane per noi assolutamente normali in un modo molto speciale.
JESUS CHRIST SUPERSTAR - Teatro di Varese - Aprile 2004 (musical)
Sicuramente da vedere! Unico nel suo genere.
Al di là della storia che tutti potrebbero conoscere, la visione di questo musical riempie il cuore e l’immaginario di sensazioni uniche. La musica (rigorosamente dal vivo) ha
dettato con scioltezza ed effetto i brani cantati.
Meravigliosa l’interpretazione di Gesù che, con toni contrastanti, ha saputo accentuare la figura di colui che interpretava (veniva spontaneo il desiderio di inserirsi nel gruppo del corpo di ballo che lo seguiva, tanto era coinvolgente).
L’interprete di Maria Maddalena ha aggiunto un tocco magico, fuori dal reale, il suo canto libero e melodico saliva al cielo e dava respiro a chi poteva pensare che tutto andava a terminare (che voglia di cantare la vita).
Che dire dell’interprete del ruolo di Giuda? Anch’egli magnifico; il suo dolore e soprattutto la vergogna del tradimento lasciavano allo spettatore un che di rabbioso.
Sicuramente d’effetto le scene monitorate sul finto sipario nel momento della flagellazione: si alternavano infatti immagini di momenti di cronaca e il sonoro dei colpi infieriti al protagonista della storia: difficile non rimanerne colpiti!
Per concludere un gran bel musical, ma comunque una sbavatura nella scenografia va sottolineata, forse non a demerito del regista Massimo Romeo Piparo, ma al teatro in sé che non è particolarmente adatto ad ospitare ed inscenare alcuni spettacoli.