L'Abete rosso
L'areale dell'abete rosso può essere suddiviso in due zone: una settentrionale, che va dalla Scandinavia alla Siberia, e una meridionale, che comprende buona parte dei rilievi centroeuropei. Nell'Europa settentrionale si trova fino alla fascia basale, mentre nell'Europa centro-meridionale è caratteristico della fascia montana e subalpina, tra gli 800 e i 2300 metri.
L'abete rosso è un albero alto fino a 50-60 metri; ha tronco dritto, slanciato, cilindrico, molto resinoso, con la corteccia tipicamente rosso-bruna, divida in placche irregolari negli esemplari adulti.
La chioma, piramidale nell'albero isolato, diviene stretta e colonnare in boschi fitti.
L'abete rosso è molto diffuso in tutto l'arco alpino; si trova raramente nelle Alpi Cozie e Marittime mentre nelle Alpi Centrali diventa la specie dominante della fascia montana.
In Italia, un tempo, era presente anche in molte zone dell'Appennino, come testimoniano reperti pollinici fossili; attualmente forma popolazioni relitte sull'Abetone (popolazione di Campolino nell'alta valle del Sestaione, in provincia di Pistoia), presso il passo del Cerreto, in provincia di Reggio Emilia e in Val Cedra, in provincia di Parma.
[Bernetti G., Selvicoltura speciale, UTET, Torino 1995]