I produttori di Reflex hanno la brutta abitudine di usare
delle batterie proprietarie e di non mettere una presa per
alimentazione esterna; in questo modo ci obbligano a
comprare il loro cavetto di alimentazione.
Questo cavetto costoso (90 euro nel caso di Canon) in pratica non è altro che una
finta batteria che contatta nell'alloggiamento di quella vera, con un
circuito per stabilizzare la tensione ai 7.4 Volt forniti dalla vera
batteria. Con un cavetto che esce dall'apposita feritoria, ci si
può connettere alla 220V mediante un alimentatore.
Il problema mio è che quando ho necessità di alimentare
la Canon dall'esterno perchè la batteria interna non è
sufficiente, come nelle pose astronomiche, spesso non ho la 220V a
disposizione, ma solo la 12V di una batteria auto.
E' vero che si può usare un piccolo inverter 12V -> 220V del
costo di 30 euro e aggiungere 90 euro di cavetto Canon, ma è
come sparare ad una mosca con un cannone: oltre che costoso e
ingombrante, è poco efficiente a livello energetico (minore
durata della batteria per via delle troppe conversioni).
Si può percorrere una via alternativa meno costosa e più
efficiente: ridurre la 12V a 7.4V e usare una finta batteria
autocostruita da inserire nell'alloggiamento della camera.
Per la settimana di osservazione astronomica estiva del 2007 ho realizzato proprio questo circuitino.
E' un classico schema di riferimento per l'LM317 con le resistenze
calcolate ottimamente mediante il mio programma '
ReSolve' per ottenere
esattamente 7.4 Volt.
Note:
Il circuito integrato ha una piccola aletta di raffreddamento da 2x2 cm, per essere certo che non vada in protezione.
La camera assorbe un massimo di 750 mA, il circuito può erogare 1500 mA con ingresso a 15V o meno.
Il diodo in ingresso evita, in caso di collegamento dei morsetti al contrario, che si rompa circuito e fotocamera.
Per come è fatto il circuito, dovrebbe alimentare la camera fino
a che la tensione di ingresso della batteria non scende sotto i 10,8
Volt
Ho realizzato la finta batteria con un pezzo di compensato a cui da un lato ho
incollato, usando del cianacrilato, una basetta ramata con le
piste in corrispondenza dei contatti della batteria. Usando due
stampati sovrapposti di cui uno un po' più stretto ho realizzato
anche l'incastro a slitta che è presente sulla batteria
originale e che lo tiene a contatto con le mollette della camera.