Cos'é EFA?          Il    Typhoon   !!!

E' la sigla di "Euro Fighter Aircraft", la prima denominazione del prototipo di un aereo militare caccia da combattimento, progetto congiunto di diversi stati della comunità europea, nato con lo scopo di sostituire i vari modelli in servizio nelle  aeronautiche nazionali, ormai superati (come i Tornado F3 e i Jaguar della RAF, i Mirage della Spagna) o prossimi alla radiazione (come gli F104 italiani e F4 Phantom della Luftwaffe) o di progetto statunitense (come gli F16 NATO in servizio in altri stati).
Il progetto, nato alla fine degli anni 80, ha subito diversi slittamenti, sospensioni e ridimensionamenti per problemi di budget, con un pragmatismo tutto europeo, vista anche la mutata condizione strategica nei confronti dei paesi dell'est, ha poi anche cambiato nome in EF2000 EuroFighter e ultimamente in Typhoon, dovrebbe finalmente entrare in servizio nel 2002.


Prototipo EF2000 tedesco in decollo con i postbruciatori accesi.

Le specifiche di progetto prevedono un caccia da superiorità aerea monoposto ognitempo multiruolo con ampie possibilità di bombardamento per interdizione, bimotore per un'alta sopravvivenza, possibilità di combattimento oltre il raggio visivo, e altissima manovrabilità in modo da superare le "minacce" rappresentate dai migliori aerei russi Mig29 e Su27 nel combattimento ravvicinato.
Per raggiungere quest'ultimo scopo si è adottata una fusioliera con ali a delta e alette canard sotto la cabina, ciò permette manovrabilità ai massimi livelli (si stima una accelerazione limite di 9G o forse 11) adottando soluzioni aerodinamiche convenzionali (non ha la spinta vettoriale dei motori), avionica su LCD a colori, ampio HUD e radar dell'ultima generazione con possibiltà di ingaggiare una decina di aerei contemporaneamente, puntamento tramite lo sguardo del pilota e sistema di scoperta e puntamento a infrarossi a radar spento.
Parte dell'interfaccia aereo-pilota si basa su sintesi vocale per evitare che alcune spie passino inosservate al pilota nelle fasi del combattimento aereo ravvicinato, e per diminuire il carico di lavoro alcune procedure sono automatiche come la scelta del bersaglio più pericoloso.
Il controllo delle superfici mobili avviene attraverso il fly-by-wire digitale a quattro vie.


Prototipo della RAF durante le prove di inviluppo di volo.

Sono previste "leggere" caratteristiche di invisibilità antiradar anche se non era lo scopo principale del progetto, ma tali da garantire comunque una piccola impronta radar a grandi distanze. La velocità di punta si stima in Mach 2 ed è richiesta la possibilità di volare a bassa quota a MACH 1 senza i postbruciatori inseriti per aumentare l'autonomia. E' montata di serie la sonda per il rifornimento in volo.
Il carico di armi è enorme, prevedendo 4 attacchi parzialmente annegati sotto la fusoliera, più 4 per ala, oltre a un attacco centrale per un serbatoio ausiliario.
Si possono montare i nuovi missili a spinta vettoriale che "dovrebbero" permettere di colpire aerei affiancati o in coda.
Monterà anche un radar a inseguimento del terreno, come sui Tornado per il bombardamento a bassa quota, volando automaticamente a 30 metri da terra, senza l'intervento del pilota.
A causa delle altissime accelerazioni sopportate dalla cellula si crede che in certe manovre il pilota potrebbe perdere brevemente conoscenza, ma ciò comporta comunque un vantaggio nel dog-fight. E' previsto un pulsante che riporta l'aereo in condizioni di volo livellato e leggermente cabrato, con i motori al 90% a partire da qualsiasi condizione di assetto, quota e velocità. I seggiolini eiettabili sono i Martin-Baker 0-0 cioè la versione che permette di salvare il pilora anche a quota 0 e velocità 0.


Prototipo italiano con i motori turbofan Eurojet EJ200

Per il momento sono stati costruiti solo 7 prototipi (2 in Italia a cura dell'Alenia), che da un anno volano con i motori definitivi di progetto e costruzione europei da 90 kNewton l'uno ad altissima efficienza (rapporto spinta/peso superiore a 1) tali da permettere la salita in verticale senza l'ausilio della portanza delle ali. Ciò dovrebbe permettere spazi di decollo estramente corti e una quota di tangenza pratica superiore ai 15.000-20.000 metri (dove comunque non c'é più aria per il sostentamento) e la possibilità di un rateo di salita elevatissimo in modo da poter essere sul luogo dell'intruso in pochissimo tempo. Questo lo rende adatto al ruolo di intercettore.
Sembra che l'Italia comprerà 121 esemplari EF2000. E' prevista la costruzione di molti esemplari biposto da addestramento EF2000B.
I paesi aderenti al consorzio sono: Germania, Italia, Regno Unito e Spagna. La Francia inizialmente era del gruppo poi si separata e ha sviluppato un aereo autonomamente il Dassault Rafale con quasi identiche caratteristiche anche se un po meno performante, ma già entrato in servizio.

Dati tecnici: EF2000A
Lunghezza: 15.96 m; Apertura alare: 10.95 m; Altezza 5,28 m; Superficie alare: 50 mq; Peso totale: 15.300 Kg; Peso max al decollo: 23.000 Kg; Spinta installata: 18.370 Kg; Velocità max: MACH 2; Raggio d'azione massimo: 1.389 Km; Autonomia di trasferimento: 3.700 Km; Corsa di decollo: 700 m; Armamento: 1 cannone da 27 mm, 6 missili aria-aria AIM-120 AMRAAM, 4 missili aria-aria AIM-9 Sidewinder, varie tipologie di bombe a guida laser o a caduta libera per un peso max di: 8.000 Kg.
 

Se pensi che le informazioni fornite sono scarse, approssimate e imprecise, tieni presente che l'aereo ad oggi 28/07/99 non è ancora stato rilasciato ufficialmente, molte informazioni sono segreto militare e queste poche notizie mi sono giunte per voci o amici.
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