Storie di piante: 1. Il cactus della laurea


L'angolo verdeIn occasione della mia laurea, nel 1985, ricevetti in dono una pianta grassa. La sua forma faceva venire in mente i paesaggi dei film western, e così venne chiamata 'il cactus', anche se in realtà è una Euforbia ed io credo che sia una Euphorbia triangularis (se qualcuno dalla foto pensa che appartenga ad un'altra specie, me lo faccia sapere, per cortesia) . 'Il cactus' soggiorna da allora a casa di mia mamma, davanti ad una luminosa vetrata esposta a sud, come è necessario per quasi ogni pianta grassa. E ci si trova tanto bene che in questa dozzina d'anni è cresciuto dagli iniziali 40 cm agli attuali 150 cm d'altezza: lo potete vedere nella foto insieme alla mia "mamma verde".

La mia mamma è bravissima in un sacco di cose; una di queste è che si intende a meraviglia con le piante, e queste la ricambiano crescendo in un grande rigoglio di foglie e/o fiori.

Da lei mi sono fatta raccontare le sue cure per 'il cactus', e le riporto nella sezione qui sotto.

Vita da Euforbia

Esposizione

Davanti ad una finestra a sud, con luce diretta per alcune ore; periodicamente bisogna ruotare il vaso per garantire una crescita uniforme del fusto su tutti i lati.

Innaffiature

D'estate due volte alla settimana, d'inverno ogni dieci giorni. Comunque si bagna solo quando la superficie della terra è asciutta e si danno al massimo 1,5 litri d'acqua.

Concimazioni

D'estate ogni quindici giorni, d'inverno una volta al mese. Si prepara una soluzione composta da un tappo di solfato di ferro ed un tappo di sangue di bue ogni tre litri di acqua. Quando mia mamma avanza del caffè lo mette (senza zucchero) nella terra delle sue piante. Mi ha spiegato che, in una trasmissione televisiva, hanno suggerito di dare caffè alle piante con foglie coriacee, ma, secondo lei, il caffè va bene anche per 'il cactus'. E così capita che l'Euforbia si beva due o tre tazzine al mese di questa bevanda corroborante.

Cure particolari

Muovere la terra in superficie quando è troppo compatta. Spruzzare con il vaporizzatore tutto il fusto una volta alla settimana. Una volta al mese aggiungere all'acqua spruzzata un cucchiaio d'alcol per litro d'acqua, ma poi bisogna sciacquare accuratamente spruzzando acqua pura.

Momenti particolari

D'estate, quando i miei vanno in vacanza e chiudono la casa, 'il cactus' viene portato in un angolo del balcone a sud. 'Il cactus', pur essendo in un vaso cilindrico di 38 cm di diametro per 38 cm di altezza, ha così tante ramificazioni che la sua stabilita' non è proprio assoluta. Così, per evitargli rovinose cadute, viene imbracato con delle corde ancorate ad anelli fissati alle pareti del balcone. Questo è il suo periodo di vita desertica: al sole diretto e senz'acqua per 15-20 giorni.

Qualcuno potrebbe considerare poco canonico questo tenore di vita per una pianta grassa. Riceve acqua e nutrimento con grande regolarita' e non ha il periodo di riposo invernale in un ambiente fresco (a circa 10°C). Questo, forse, spiega perché questa pianta si mantiene in un vigoroso stadio giovanile, con una grande produzione di parti verdi e senza essere mai fiorita. Tant'è... la mia mamma dice che lei e le sue piante "si capiscono" ed io ne sono sicura.

Due o tre cose che so dell'Euforbia

Il mio 'cactus' appartiene alla famiglia delle Euphorbiacee. Tale famiglia è caratterizzata da una grande varietà di forme. Circa 1200 specie di questa famiglia sono piante succulente (come è meglio denominare le piante grasse) ed una di queste è l'Euphorbia triangularis. Fra le altre specie che non sono piante grasse troviamo, ad esempio, la Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima).

Le Euphorbiacee vanno maneggiate con cautela, meglio ancora con i guanti, perché producono un latice che può risultare irritante o velenoso.

L'Euforbia non è un cactus. Le piante succulente hanno gli aculei che crescono direttamente dal fusto. Diversamente, le cactacee sono caratterizzate da areole, o cuscinetti, ed è da queste che si formano le spine, i fiori, le foglie ed i germogli laterali.

Una pianta, un libro

"Il piccolo principe" di Antoine De Saint Exupery: una rosa e il suo piccolo amico.

Ne La finestra si trovano i riferimenti bibliografici: (5), (13), (23).


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