PAMIR,
giugno 1993
Mentre mi accingo a raccontare questa storia, lennesima storia di una spedizione alpinistica, sento innanzi tutto il dovere di scusarmi con chi avrà la bontà di seguirmi lungo queste pagine, perchè ho limpressione che sulle spedizioni in montagna si sia già detto di tutto e di più.
Pik Lenin 7143 mt.
unantica cosmografia indiana indica la zona del Pamir come centro del mondo,
luogo in cui si erge il mitico monte Meru, montagna terrestre sulla quale si trova,
secondo gli antichi testi sacri vedici, il paradiso di Indra.
Sempre secondo i Veda, Indra è la personificazione divina dei fenomeni atmosferici, ed
origine della terra, eroe solare dispensatore di luce e d'abbondanza, terribile contro i
nemici, buono e generoso verso i suoi adoratori.
Il cadavere di un alpinista russo a quota 6000, disperso da giugno del 92
La mia storia, intensamente legata ad altri cinque compagni, si svolge in
Pamir, un luogo che ho sempre sperato di poter visitare durante questa mia breve
apparizione nel mondo.
Già da piccolo mi attirava magneticamente ; sembrava così dolce e facile da pronunciare
la parola "Pamir" mentre sui banchi di scuola apprendevo il suo affascinante
significato : "tetto del mondo".
"Una distesa infinita di pianori desertici dallaspetto lunare, una delle
regioni più elevate della Terra dal clima rigidissimo, punto di riunione di catene
montuose imponenti come lHindu-Kush, Himalaya , Karakorum, Kuen-lun e i monti
celesti del Tienscian ; luoghi da sempre reputati la dimora per eccellenza degli
Dei." Leggevo quei nomi ostici come fossero frasi magiche, dense di poteri misteriosi
ed inconsapevolmente chiedevo un appuntamento con il mio destino.
Avevo il presentimento che un viaggio in quel luogo potesse rivelarmi qualcosa ; sono
sempre stato sicuro che un giorno sarei partito.
Il progetto, realizzato dai colleghi istruttori dalpinismo prevedeva
lascensione delle due cime più elevate del Pamir : il Picco del Comunismo, con i
suoi. 7.495 metri ed il Pick Lenin, 7.134 metri.
Dopo una prima serie di eventi, dove la mia domanda venne scartata per mancanza di un
adeguato curriculum, venne deciso dal capo spedizione Luca L. di farmi partecipare anche
se non ufficialmente, in quanto le mie precedenti esperienze Himalayane anche se non di
rilevanza adeguata facevano presupporre una certa preparazione allambiente
dalta quota.
G.R. viene colpito da un edema polmonare; il medico Kirghiso lo cura e
dopo due giorni G. esce dal coma.
Poi la tragedia: mentre L.L. riusciva a conquistare la cima, la spedizione rimane divisa
in due fra i campi intermedi; una bufera incredibile ci costringe a rimanere immobili per
giorni.
Un nostro compagno viene colpito da un edema polmonare e si riuscirà a compiere i
soccorsi tre giorni più tardi.
Si salverà, ma il cadavere ritrovato durante le operazioni di soccorso rimane ancora lì,
nella tomba più grande del mondo.