alcool (etanolo) | tabacco | marijuana |
Nel linguaggio comune il termine alcol designa un composto ben preciso, l'etanolo o alcol etilico, molto usato in medicina e nella preparazione di alcune bevande.L'etanolo, di formula C2H5OH, è un liquido incolore dal sapore e profumo caratteristici; è l'alcol presente in bevande come birra, vino e brandy. | Denominazione comune di due specie appartenenti alla famiglia
delle Solanacee, coltivate per le loro foglie che, una volta essiccate, vengono
trasformate in tabacco da fumare, masticare o fiutare
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Droga ottenuta dalla canapa indiana (Cannabis indica),
le cui foglie, essiccate e tritate, vengono fumate o ingerite per il loro effetto
allucinogeno ed euforizzante.
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cenni storici | ||
Le prime testimonianze della coltivazione della Vitis vinifera risalgono al IV millennio a.C. nellantica Mesopotamia (gli attuali Egitto e Siria), mentre unanfora contenente tracce di vino trovata in Iran è stata datata intorno al 3500 a.C. In seguito la cultura del vino ha raggiunto lEuropa tramite lEgitto, la Grecia e la Spagna. |
La pianta del tabacco è originaria del Sud America e fu probabilmente sfruttata per la prima volta dagli antichi popoli maya, che ne trasmisero l'uso alle popolazioni indigene del Nord America Queste ultime ritenevano che la pianta avesse proprietà medicamentose e la utilizzavano per compiere riti sacri..... | Nota in Asia centrale e in Cina sin dal 3000, la marijuana è stata per lungo tempo utilizzata dalla medicina popolare. Nei secoli passati è stata assunta in modo sporadico, da pochi individui isolati; solo a partire dagli anni Sessanta e Settanta ha conosciuto un consumo di massa, soprattutto da parte di giovani e studenti. |
diffusione | ||
I frutti
fermentano spontaneamente; quindi la vinificazione non è altro che un perfezionamento di
questo processo naturale e nel tempo si è diffusa in tutte le parti del mondo in cui gli
uomini vivevano in prossimità di viti selvatiche.
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Il tabacco viene coltivato in circa centoventi paesi situati al
di sotto del 50° parallelo e caratterizzati da condizioni climatiche e ambientali
alquanto differenti.[...] La Cina e gli Stati Uniti sono oggi rispettivamen- te il primo e il secondo produttore mondiale di tabacco; i secondi esportano più di un terzo del loro raccolto. |
La canapa indiana cresce nelle regioni temperate. A eccezione di pochi paesi, la coltivazione è ovunque illegale.
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effetti e rischi per la salute | ||
L'alcol
produce uno stato tossico generale dell'organismo, accompagnato da una situazione
carenziale dovuta sia a insufficiente apporto alimentare per inappetenza, sia a riduzione
dell'assorbimento e dell'utilizzazione degli alimenti introdotti. Gli effetti sono di tipo
cumulativo e comprendono una vasta gamma di disturbi a carico dell'apparato digerente e
degli organi funzionalmente legati a esso, come il fegato e il pancreas. Tra le patologie
più comuni vi sono ulcera, infiammazioni del rene e del sistema nervoso centrale e
periferico, cirrosi epatica, nefrite e nevriti. A livello psichico, l'alcolismo è
caratterizzato da un progressivo decadimento delle facoltà intellettive e dalla perdita
del senso etico. Caratteristiche sono l'aggressività dell'alcolista e la grande labilità
del suo umore. Dopo un lungo periodo di abusi può insorgere il delirium tremens, grave
sindrome, talvolta fatale, che si manifesta con stato confusionale, allucinazioni e
tremori, e che può essere indotta anche dall'astinenza dall'alcol. I casi di alcolismo
più avanzato richiedono frequenti ricoveri ospedalieri . |
Numerosi rapporti medici attribuiscono al fumo di tabacco la
causa scatenante di numerose malattie, tra cui alcuni tipi di cancro, svariati disturbi
cardiaci e vascolari, l'enfisema e molte altre gravi patologie
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Tra le persone che consumano marijuana abitualmente e in grosse dosi vi è chi sviluppa una "sindrome amotivazionale", caratterizzata da passività, demotivazione e ansia; la relazione fra il consumo di marijuana e questa sindrome non è stato, tuttavia, ancora accertato. Come avviene con l'alcol, anche l'assunzione di marijuana sembra influire negativamente sulla capacità di comprendere testi scritti, di esprimersi oralmente, di risolvere problemi teorici, sulla memoria e sui tempi di reazione. Non esistono, tuttavia, prove che la marijuana possa indurre o provocare danni cerebrali e gli effetti del consumo prolungato di questa sostanza sul cervello sono ancora sconosciuti.
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