L'acciaio arrotato riluce
recide con moto sapiente
ciocche di rame arruffate
cadenti lascive per terra.
Roridi umori eccitati
allagano le cremisi trine
la selva, tua vigile scolta
a labbra rosate del sesso.
Riscopro il sapore salato
capelli frammisti a capelli
labbra che cercano labbra
lingua di fuoco volteggia
frugando reconditi luoghi
ove entare
ed uscire
attendendo
col vigore
coll'Amore
che inarca le ciglia
che ulula e geme
che seduce
che riluce
e ritma a rilento ed in fretta
le sincopi affannate
le pause sapienti
dell'acme ormai giunto.
E restano infine
gli umidi abbracci
regolari e spontanei
nell'intimo nostro
e s'ode ormai solo
il respiro.
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i tarocchi di Luzzati
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