EVERQUEST
Se state leggendo questo pezzo molto probabilmente le vostre radici erano o sono tuttora nel mondo degli RPG di carta e matita. Forse è capitato anche a voi che crescendo di età siano aumentati gli impegni e riuscire ad incontrarsi per una partita è diventato sempre più difficile.
Inoltre trovare un Game Master che sia adatto ai gusti di tutti i partecipanti è ancora più raro.
In tutto questo la promessa di un Computer RPG che risolva i problemi esposti sopra appare un po' come la leggenda del Sacro Grail.
Proprio in questa ottica l'anno scorso ha visto la luce Ultima Online, un RPG Multigiocatore di Massa utilizzabile esclusivamente via Internet, che si integra nella famosa ambientazione della serie Ultima creata dalla Origin.
Sebbene questo non sia stato il primo gioco di ruolo multigiocatore di massa - non possiamo scordarci dei MUD (Multi User Dungeons) frequentati dai fans incalliti degli RPG - U.O. grazie all'aggiunta di grafica e suoni, ha avuto il merito di avvicinare per la prima volta moltissime persone ai giochi di ruolo online. Un successo forse non totalmente previsto dalla Origin, che ha causato sovraccarichi nei server utilizzati per il gioco, tirando a galla fastidiosi e frequenti bugs.
Everquest è uno dei primi nati di questa seconda generazione di Computer RPG Online, e si appresta a infrangere una grossa barriera: quella della terza dimensione.
Ad ogni modo nel progetto Everquest non è previsto che la grafica sia il punto forte: il gioco è un RPG e questa dovrà essere la sostanza. Iniziate creando il vostro personaggio potendo scegliere tra 12 razze: tra cui umani, trolls, barbari, eruditi, nani, orchi e 3 tipi di elfi; modificando gli attributi di base, il sesso ed anche le texture che vi rappresenteranno. Dopodiché potrete scegliere fra 14 classi dove troviamo, oltre ai ruoli classici come guerrieri, ladri, chierici e paladini, rarità quali il Shadow Warrior (misto guerriero e negromante, un po' l'antipaladino), il bardo, il monaco, l'incantatore e lo sciamano. Ovviamente ognuna di queste classi ha dei punti forti e deboli, che potrebbero farvi diventare più difficile la vita in solitudine ma rendervi indispensabili in un gruppo.
Dopo aver preso confidenza con gli angoli e i locali della città sarete pronti per avventurarvi all esterno. Norrath conta 5 continenti (in un solo emisfero, il secondo verrà utilizzato per espansioni ed aggiunte future, senza contare altri piani elementali) con almeno 12 grosse città. Nel mondo che vi circonda troverete una varietà che non è presente in nessun altro gioco, dopo aver viaggiato un po' sarà difficile ricordarsi che non è reale.
Una delle grosse differenze fra i giochi da tavolo e i giochi online è che nelle partite su Internet non è mai stato necessario stabilire un buon rapporto e la comunicazione con gli altri PG. Certo Everquest non vi obbliga a giocare in gruppo ma attraverso sottigliezze nel design vi ci fa pensare continuamente.
Prima di tutto è facilissimo creare un party: basta cliccare su Invite per invitare qualcuno a far parte del vostro gruppo, e su Follow per accettare tale invito. Lo scopo del giocare insieme ad altri personaggi è proprio quello di riuscire a fare cose che da soli sarebbero irrealizzabili. Comunque anche quando vi siete uniti ad un gruppo siete liberi di andare in giro da soli o cambiare area, (il gioco è suddiviso in grandi aree interconnesse tra loro da brevi caricamenti), ma ricordatevi che i punti esperienza conquistati quando fate parte di un gruppo verranno comunque divisi equamente fra tutti gli appartenenti.
Il senso di comunità che prende piede in Everquest non è da sottovalutare: difficilmente la gente si chiama con i nomi reali, si cerca sempre di incontrare i personaggi che si conoscono, ed inoltre il Player Killing è molto ben controllato. Nelle terre di Norrath se volete andare in giro ad uccidere altri personaggi per guadagnare bottini rapidamente, dovrete consegnare una lettera al Prete della discordia all'inizio del gioco. Così facendo sarete marcati come PK e potrete attaccare ed essere attaccati solo da altri PK.... E gli altri possono giocare tranquilli.
Inoltre vi capiterà di frequente di vedere giocatori che aiutano chi è in difficoltà: il nostro personaggio era caduto in una trappola degli Gnoll. Dal fondo della buca abbiamo iniziato a chiedere aiuto e siamo stati assistiti immediatamente da un altro personaggio che si è coraggiosamente buttato nel pozzo, siamo morti comunque ma il gesto è stato sorprendente. Circa una settimana dopo abbiamo visto un newbie cadere nella stessa trappola e siamo riusciti a salvarlo. Queste cose accadono continuamente e rendono il gioco incredibilmente completo.
Il gioco è molto promettente in fatto di immersività ma purtroppo con l'avvento di un numero sempre maggiore di giocatori capiterà sicuramente di trovare chi, invece di immedesimarsi nel personaggio e giocare il proprio ruolo, va solo in cerca del modo migliore per rompere le scatole agli altri. Certo il filtro PK li limita molto ed inoltre con l'avvento delle Gilde (supportate ufficialmente dai 989 Studios, avranno logo, costruzioni e divise personalizzate) gli assetati di sangue potranno sfamarsi con le guerre che scoppieranno tra di loro.
Tirando le somme Everquest punta ad essere il prossimo grande avvenimento nel mondo dei giochi su computer. In questo articolo abbiamo nuotato solamente in superficie, senza immergerci in tutta la profondità offerta dal gioco, ma d'altronde per valutarlo pienamente dovreste giocarlo. Io sarò li, a provare il gioco durante la fase 4 della beta e vi farò sapere se il gioco mantiene le promesse fatte.
Se così fosse Everquest potrebbe diventare il migliore procacciatore di soldi della Telecom.
il punto di riferimento
nella nuova era dei computer RPG
Certo, il limite principale dei computer in questo campo è dato dalle ristrette possibilità di decisione ed interattività disponibili al giocatore rispetto al normale gioco da tavolo.
Qualsiasi codice di linguaggio macchina, per complesso che sia, non riuscirà mai ad avere la completezza, la complessità e la flessibilità della mente di un Game Master umano. E questo probabilmente non cambierà mai.
Certo però, che il gioco su computer può diventare estremamente più realistico, se il mondo dove prendono vita e si sviluppano le vostre avventure è popolato da personaggi controllati da altri esseri umani.
Se è vero che le parole "3 D" riempiono la bocca di molti inutilmente in questi ultimi tempi, e che alcuni giochi avrebbero potuto evitare questo passo (avete visto Frogger?), la tridimensione negli Online RPG è un'estensione naturale. Con l'obbiettivo dei Computer RPG di riuscire ad immergere completamente il giocatore in una terra virtuale, di fargli credere veramente di essere parte di quel mondo, un ambiente in grafica tridimensionale garantisce l'atmosfera ideale. Questo è il cambiamento che Everquest sta introducendo: non solo un mondo virtuale popolato da esseri viventi ed indipendenti, ma anche visivamente realistico e verosimile. Attenzione non sto parlando di grafica fotorealistica, ma il tutto è comunque molto ben fatto (e' necessario avere una scheda 3D), e sufficientemente dettagliato da farvi riconoscere un elfo da un umano o ad apprezzare le differenze architettoniche fra le città delle varie razze.
Premendo il tasto "Enter World" vi renderete conto di quanto la cura posta dalla 989 Studios nella parte di creazione e modifica del personaggio non sia che la punta dell'iceberg. L'entrata nel mondo di Norrath vi lascerà storditi per il suo realismo. Dal momento in cui "nascerete" in una città (quale, dipende dalla vostra razza e classe) incontrerete molti NPC con i quali parlare. Ma il bello di Everquest viene a galla quando iniziate ad interagire con i primi personaggi giocanti (ovvero controllati da altri esseri umani). Ovviamente i dialoghi sono più interessanti, più completi e più liberi, verrete a conoscenza di luoghi, personaggi e storie che nessun NPC vi potrà mai comunicare.
Come in tutti i giochi di ruolo, all'inizio siete poco più di un comune paesano, ed avrete disperato bisogno di punti esperienza prima di potervi allontanare troppo dalle mura cittadine. Bando alle ciance e via con le uccisioni. Quello che potete permettervi di attaccare per ora non va oltre dei serpenti e piccoli pipistrelli, soprattutto se non sono soli. Li troverete di norma nelle aree circostanti i centri urbani, ma chiedete sempre consiglio ad altri giocatori o a delle guide, dato che anche vicino alle mura cittadine potreste incontrare nemici in grado di uccidervi facilmente. In quel caso arriva il punto forte di Everquest: l'enfasi sul lavoro di squadra.
Per stimolare la cooperatività fra i giocatori, nel gioco è presente un momento in cui le creature piccole sono troppo facili e non vi danno esperienza a sufficienza e quelle più grandi sono molto rischiose da affrontare. A questo punto la maggior parte dei giocatori decide di formare un gruppo, anche perché morire significa perdere la metà dei propri punti esperienza. Ovviamente la miglior cosa sarebbe riuscire a formare un gruppo ben bilanciato: il classico 1 mago, 1 guaritore e 2 smazzulatori rappresenta più o meno la situazione ideale. Tra l'altro è molto frequente che i gruppi si solidizzino e che gli stessi personaggi giochino insieme per molto tempo.
Everquest ha in serbo per voi sorprese continue che riuscirete a scoprire mano a mano che il vostro personaggio migliore e le vostre distanze aumentano. Vaste città lontane e impressionanti monumenti nascosti attendono di essere visitati e scoperti nei posto più impensati. Sebbene i giocatori del nostro gruppo amino giocare il loro ruolo fino in fondo è capitato che qualcuno rimanesse immobile ad esclamare: "C@$$*, ma questo è il gioco più bello di tutti i tempi!". In effetti a volte lo stupore vi colpisce in pieno facendovi sentire esploratori di un nuovo mondo, ed è proprio questo lo scopo del gioco
Andrea Jacucci Ostini