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Editoriale: così ucCDiamo la musica!!!!!!!!


Un giorno come tanti, mi sono recato presso il mio negozio di dischi preferito per cercare qualcosa di bello da comprare e da ascoltare. Sbirciando sugli scaffali pero' rimango folgorato dal volantino che tutti voi potete vedere e che avrete visto in altri negozi italiani (almeno credo). A questo punto mi sono candidamente domandato ma ci sono o ci fanno? Non ho mai visto una scempiaggine del genere (lo so sono giovane ma che ci posso fare), il volantino e' insulso, superficiale e OFFENSIVO verso chi ama la musica. Prima di commentare questa ridicola dimostrazione di incompetenza, riportero' fedelmente quello che e' scritto sotto lo stupendo titolo di questa denuncia:
Vogliamo veramente metterci una croce sopra?
Acquistando cd e musicassette pirata si colpisce al cuore la musica e si finanziano organizzazioni criminali.
Molto importante: i proventi della pirateria non creano nuova musica, non generano nuovi talenti, ma arricchiscono pochi operatori senza scrupoli.
Persone che rubano la creativita' la musica, i testi, il lavoro di coloro che, ogni giorno, contribuiscono allo sviluppo della musica.
Non essere complice di questo crimine.
Non metterci una croce sopra, ferma i pirati.
Fermo restando, che la lotta alla criminalita' sotto tutti i suoi aspetti e' un dovere sacrosanto di ogni cittadino, voglio fare alcune considerazioni che chi ha concepito questo capolavoro non si e' posto.Perche' in Italia il fenomeno della pirateria e' cosi' diffuso? Il motivo e' semplice, a fronte di un prezzo irrisorio della materia prima, i tanto amati cd costano un'esagerazione, non c'e' motivo che tenga, produrre un cd con la versatilita' delle sale di incisione di oggi, non puo' portare ai prezzi che ben conosciamo. I tecnici (tutti rispettabili professionisti), nella maggior parte sono stipendiati dalle case di produzione, ci sara' qualcuno che lavora su commissione, ma non fanno tutti cosi', ancora, gli impianti di produzione oggi, riescono a stampare i cd a grande velocita' consentendo di ammortizzare le spese per l'acquisto di detti sofisticatissimi marchingegni, molto velocemente. Quindi le spese di gestione sono altre, quali? La pubblicita' forse, l'organizzazione dei tour degli artisti, la paura di produrre un flop, la pirateria e cosi' via, cosa fare allora per scongiurare questi demoni? Semplice, portare il prezzo dei cd ad un livello tale che consenta di non avere problemi del genere!! Questo e' il discorso che fanno le case discografiche. Nessuno pensa che diminuendo il prezzo dei dischi dalle attuali 40000 spropositate lirette a 25/30000, si venderebbero il doppio forse il triplo dei dischi che si vendono oggi? Non e' forse vero che oggi le case discografiche svecchiano i loro cataloghi con le offerte a medio/basso prezzo (18/25000 lire in media), offrendo dei dischi vecchi di 20 (e piu') anni?. Oggi comprare un disco dei Beatles costa come l'equivalente di allora, e questo, pur se la qualita' dell'album e' ottima, e' ingiusto, perche' i costi di gestione sono stati ammortizzati migliaia di volte!!!. Come dovremmo fare noi acquirenti per sconfiggere la pirateria, svenarci (ci fate pagare i passaggi televisivi come se fosse una tassa!!!), o approfittare delle copie pirata (che e' anche disonesto!!)? Purtroppo la risposta la conosciamo gia', IVA, avidita' di chi produce e degli artisti, hanno portato il mercato discografico italiano a livelli miseri tanto quanto la pirateria. A tal proposito voglio ribadire che chi compra cd musicali in quantita' maggiore e' il ragazzo che va ancora a scuola, quindi ancora non lavora, quindi senza soldi, che se deve sceglire tra un cd pirata a 15000 e uno originale con il bollino antifotocopia a 40000, se ne frega e si compra quello copiato, tanto la qualita' audio delle copie su cd, a meno di non avere impianti dal costo impegnativo, e' (quasi) indistinguibile dagli originali!!. Cari discografici smettete di piangervi addosso e dimostrate di essere dei buoni manager (oltre che avidi), quando l'offerta abbonda e la domanda e' bassa, i prezzi calano e non il contrario, negli Stati Uniti dove si producono 1000 volte i dischi che si producono in Italia, le nuove uscite sono a prezzo pieno solo per un breve periodo di tempo, successivamente man mano che il tempo passa e il disco non e' piu' nuovissimo, il prezzo diminuisce drasticamente, sino ad assestarsi a circa 25000 £.Quindi, se non siete in grado di trovare una soluzione al dilagare della pirateria, copiate i sistemi che usano all'estero per incrementare le vendite.

A presto
© Copyright 1999 Alfonso Pone. http://www.music-on-tnt.com