L'edicola: reale
opportunità o ultima spiaggia?
Mi sono sempre chiesto come
cercare di far coincidere le esigenze del mio portafogli con quelle
della mia passione per la musica. Le soluzioni, visto il continuo
stagnare del prezzo dei cd, dopo una dolorosissima analisi del mio
conto corrente sono:
- Correre speranzoso da
Abdullah il marocchino che staziona sotto casa e cercare in archivio
il cd contraffatto che agogno.
- Supplicare un mio amico
fanatico di pc e farmi masterizzare i CD che mi solleticano la curiosità
(presi in prestito da un amico ricco o scaricati da Napster da un
altro amico ricco :-P).
- Attendere con flemmatica
pazienza che i carissimi CD in oggetto vengano inseriti nelle megaofferte
che sempre piu' spesso le case discografiche propongono.
- Sospirare e passare avanti
al negozio/gioielleria di CD e rinunciare all'acquisto
Purtroppo le soluzioni 1
e 2 se io volessi l'ultima fatica di un artista pop sono quasi una meta
obbligata, ma se si e' appassionati di altri generi di musica (classica,
jazz ecc.) una buonissima alternativa al tradizionale negozio ci è
offerta dall'edicola sotto casa.
Esistono infatti miriadi di riviste che a prezzi di realizzo (18/24000)
offrono CD di ottima fattura e recenti, in più alcune riviste
in questo settore sono anche ottime sotto il profilo didattico. Quello
che voglio fare allora è fare una descrizione delle testate principali
con le mie impressioni, in modo da dare a chi non le avesse, delle indicazioni
il più utili e imparziali possibili.
Questo mese
parleremo di Amadeus.
Amadeus come fa supporre
il nome si occupa di proporre principalmente CD di genere classico,
di ottima fattura e esecuzione (i CD sono di case quali Philips, Sony.....
ma spesso sono anche prodotti in esclusiva per loro). La rivista in
questione è meritevole di attenzione per svariati motivi ma principalmente
perchè offre al suo interno una guida all'ascolto dei CD davvero
notevole. In più i CD offerti sono spesso delle vere chicche,
registrazioni particolari di trascrizioni ad esempio che seppur regolarmente
in vendita vengono riproposte con precise note sull'interpretazione
e l'interprete.
Amadeus inoltre, dedica spesso
spazi rilevanti alla pubblicazione di opere liriche con degli speciali
ricchissimi di notizie sugli esecutori sugli autori e sulle opere presentate.
Questa impostazione mi piace
davvero molto perchè ascoltando e leggendo le note nella rivista,
oltre all'aspetto puramente musicale vengo a conoscenza delle varie
fasi che si susseguono nell'esecuzione. Quante volte ascolto una sinfonia
anche con attenzione, senza accorgermi dei temi che si susseguono, di
un passaggio che richiama una fase cruciale dell'esecuzione, di una
particolare impostazione data dal direttore all'orchestra che solo un
musicista riesche a cogliere solo perche magari, sono distolto da altri
particolari. Con i vademecum che leggo riesco a farmi un'idea
sicuramente più completa della musica che ascolto, in modo piacevole
e sopratutto semplice.
Oltre a ciò si deve
riconoscere ad Amadeus una certa poliedricità. Sempre più
spesso infatti mi inbatto in articoli che spiegano il perchè
di fenomeni musicali estranei alla musica classica, ad esempio questo
mese si parla dei Beatleas, ogni volta che leggo questi articoli li
trovo molto interessanti sia per le informazioni che danno, sia per
l'attenta analisi della società del tempo.
Altra nota positiva è
l'attenzione che viene riportata nel giornale a temi di attualità,
quali ad esempio il problema dei due teatri che sono stati dati alle
fiamme (La Fenice e Il Petruzzelli) e mai ricostruiti per biechi problemi
giudiziario/burocratici, l'analisi delle difficoltà incontrate
da Renzo Piano nel finire il suo auditorium e così via, tutti
argomenti scottanti esposti con chiarezza e puntiglio.
Un ampio spazio è
dedicato anche a tutti gli appuntamenti dal vivo che si susseguono in
Italia e nel mondo, l'attenzione è focalizzata sia sulla musica
classica che sulla lirica. Inoltre ci sono le date dei maggiori appuntamenti
nei teatri delle città maggiori e non.
Tutto rose e fiori allora?
Posso tranquillamente affermare di sì. Amadeus è a mio
avviso una delle migliori riviste del settore, forse il solo appunto
che oserei farle è quello di lasciare poco spazio alle recensioni
dei dischi in uscita (che comunque sono complete), ma sono davvero delle
pignolerie. A mio modo di vedere una rivista con spiegazioni così
complete dei CD che vende, dovrebbe cercare di dedicare la stessa attenzione
alla sezione delle recensioni.
In definitiva una tra le
prima scelte da prendere in considerazione per gli acquisti riguardanti
la musica classica/lirica.