Logo
Torna alla Home Page


© A. de Laurentiis per http://www.music-on-tnt.com


 
 

Intervista a Susanna Parigi

Alla luce del successo che stai ottenendo, ci piacerebbe ripercorrere con te il tuo esordio nel mondo della musica affinché i nostri lettori possano conoscere ciò che si cela dietro alle tue canzoni.

Quando è nata la tua passione per la musica e il canto?

 

Già a quattro anni cantavo. Ne è una testimonianza la foto che mi ritrae da piccola nel libretto all'interno del mio primo CD Susanna Parigi.

 

Che studi hai fatto?

 

Ho iniziato a studiare canto appunto a quattro anni a Firenze, poi mi sono diplomata in pianoforte al Cherubini . Successivamente ho studiato canto moderno a Roma, canto lirico a Bologna e canto jazz a Milano

 

Suoni più di uno strumento, qual è il tuo preferito?

 

Sicuramente il pianoforte è il mio strumento principale ma per esempio la fisarmonica che suono ormai da quattro anni la sento più vicina alle vibrazioni del corpo. La chitarra la suono più che altro perchè ritmicamente offre delle opportunità diverse.

 

Come tutti i giovani anche tu avrai sicuramente dei miti della musica, quali sono?

 

Ascolto molta musica. Mi piacciono molto i cantautori, Paolo Conte, Guccini, Fossati e cantautrici come Tori Amos.

 

Prima di trovare un tuo stile hai cercato in loro la tua ispirazione o hai cercato sin dall'inizio di percorrere una strada completamente personale?

 

A questa domanda rispondo con molta sicurezza. Ho cercato da sempre un mio stile. Ho sicuramente ascoltato e imparato dagli artisti che amavo ma non ho mai avuto il desiderio di copiare nessuno.

 

Come sei riuscita ad entrare nel mondo dei professionisti?

 

Sempre attraverso audizioni e provini. Ho fatto un'audizione per lavorare nel tour di Cocciante La grande avventura e così anche per quello di Baglioni. Poi ho conosciuto il mio attuale produttore Vince Tempera e con lui ho pubblicato questi due dischi

 

Molti giovani che studiano musica si dedicano poi ad altre attività lavorative relegando la loro passione al ruolo di hobby, tu invece hai fatto della musica il tuo lavoro e stai ottenendo buoni risultati. Ma cosa avresti fatto se non fossi riuscita ad ottenere il successo in questo campo?

 

Credo l'insegnante di pianoforte oppure l'archeologa.

 

 

Il tuo secondo album Scomposta presenta la donna in tutti i suoi aspetti: l'amore materno con cui guarda gli occhi dei bambini, la passione per l'uomo amato, la volontà di affermarsi in un mondo che solo apparentemente mette la donna sullo stesso piano dell'uomo… Quanto è importante per te la femminilità in un tempo in cui le donne cercano di somigliare sempre più agli uomini?

 

Quanto si è perso di tutto quello che eravamo noi donne? Dove sono andati a finire i nostri istinti, le nostre intuizioni, i nostri sensibili silenzi? Essere una copia del modello maschile ci allontana sempre più da noi stesse e da quelle che erano le nostre caratteristiche e la nostra forza.Chissà cosa sarebbe stato dell'umanità se si fosse sviluppata sul pensiero femminile invece che su quello maschile. Eppure facendo buon uso delle due diversità si potrebbe forse raggiungere un equilibrio di serenità.

 

Molti cantanti hanno parlato di sesso nei loro brani, anche tu parli di sesso e sensualità in alcuni brani di Scomposta come La Decima Porta, Eresia d'Amore… e lo fai con un linguaggio libero anche se mai volgare, descrivendo i sentimenti che molte donne provano senza però aver mai il coraggio di esternarli. Dove hai trovato il coraggio di cantare così liberamente la sessualità femminile?

 

Il coraggio nasce credo quando non ti ritrovi nelle parole che leggi o ascolti. Spesso mi suonano false e non rappresentano quasi mai quello che sento veramente. Ho tentato allora una scrittura che potesse parlare di momenti intensi senza però essere pesante o troppo esibita. Non è stata facile la ricerca di questo linguaggio come non è facile scrivere quando sai che verrai letto anche dalle persone che ti stanno vicino e che magari hanno di te un'idea precisa e unica e che non rappresenta certo tutte le sfaccettature e le possibilità che vivono in te.

 

Quanto c'è di autobiografico in questi brani e nel resto dell'album?

 

E' raro che le storie che scrivo siano autobiografiche ma lo sono sicuramente le sensazioni che cercano di trasmettere.

 

 

Adesso entriamo un po' nella tua vita privata. Come trascorri le tue giornate?

 

Cercando di combattere la mia mediocrità!

 

 

Sei di Firenze ma vivi da un po' di tempo a Milano, hai nostalgia di casa, della famiglia e dei vecchi amici?

 

Mi manca la poesia di Firenze e le passeggiate lungo l'Arno dove l'acqua consiglia

 

 

Cosa è cambiato in te e nella tua vita dall'incisione del primo album ad oggi?

 

Ci sono più persone che mi conoscono e che mi danno la forza di continuare per la mia strada.

 

 

Tutti gli artisti affermano puntualmente Il successo non mi ha assolutamente cambiato anche se raramente l'affermazione risponde a verità, nel tuo caso sappiamo che sei una ragazza molto cordiale e alla mano, ma non si può negare che con l'arrivo del successo qualcosa cambia. Come vivi tu il tuo successo?

 

Non posso rispondere perché il mio nome non è ancora abbastanza conosciuto da creare problemi o enormi cambiamenti di vita. Non credo però in quella affermazione perché il successo per forza cambia qualcosa, se non altro nella sicurezza delle proprie possibilità.

 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

 

Sto scrivendo per il prossimo album. Spero di continuare anche a suonare molto dal vivo.

 

Un'ultima domanda di rito. Cosa consigli ai giovani, ed in particolare alle ragazze che intendono percorrere la tua stessa strada ed entrare nel mondo della musica?

 

Mi spiace ma io credo nel lavoro, nella volontà e nel sacrificio. E comunque quasi tutti quelli che hanno raggiunto dei risultati seri sono persone molto preparate.

 

Giunti al termine dell'intervista hai la possibilità di aggiungere a tuo piacimento altre informazioni sulla tua vita e il tuo lavoro che non sono state messe in evidenza con le precedenti domande, se vuoi dire qualcosa al tuo pubblico sii pure liberamente Scomposta.

 

Il più grande potere che oggi abbiamo, ancora più del voto, è comprare o non comprare. Usando bene questo potere potremmo cambiare molte più cose di quello che immaginiamo. Allora rifiutiamo l'offesa alla nostra intelligenza rifiutiamo questo meccanismo in cui benessere viene spacciato per esserebene. Quanta soddisfazione essere contenti di se' stessi e della propria costante crescita! Possedere è solo riempire il vuoto dell'insoddisfazione. Ma per essere occorre meno danaro che per possedere e quendi le mie sono argomentazioni non certo di tendenza. A voi l'augurio di tenere sempre viva l'immaginazione e la fantasia e che la musica sia con voi e per voi....la più dolce delle forme del tempo.

 

Grazie da parte della redazione di Music on Tnt e dei nostri lettori