L'avete certamente sentita fino alla nausea: TV, radio private, discoteca...un po' ovunque, insomma. Si tratta di Pretty fly (for a white guy), simpatico tormentone invernale/primaverile che ancora resiste nonostante la lunga sovra-esposizione.
Molti di voi hanno conosciuto gli Offspring per la prima volta proprio con questa canzoncina. Loro, gli Offspring, vantano tuttavia una lunga carriera ed una seria militanza nelle file del punk-rock americano di tendenza di questo ultimo decennio.
Il successo del grande pubblico è tuttavia arrivato con questo loro ultimo lavoro, dal titolo Americana, contenente 13 pezzi di immediata fruibilità per il grande pubblico, con un paio di instant-hits da MTV davvero mozzafiato che hanno contribuito a far balzare il gruppo statunitense in alto nelle classifiche di vendita di tutto il mondo....persino in Italia!
L'unico commento che mi sento di fare è un lapidario Chi l'avrebbe mai detto...gli Offspring in hit-parade!.
I fan di vecchia data hanno un po' storto il naso all'uscita di Americana, gridando al tradimento e cominciando a rimpiangere i dischi degli anni scorsi, certamente più duri, sanguigni ma anche tanto meno "commerciali".
Inutile nascondere che neppure a me è piaciuto tanto questo disco, ma non certo perchè più facile degli altri! Il fatto è che dei 13 pezzi si riescono a salvare poche cose e la qualità ed il livello d'ispirazione è parecchio altalenante, con minimi storici nella pessima cover della celeberrima Feelings di Morris Albert & Co. e con momenti estremamente entertaining come la ormai abusata, ma pur sempre carinissima, Pretty Fly... (che contiene un campionamento di un brano dei Def Leppard) e Why don't you get a job.
Che gli Offspring abbiano voluto fare un disco divertente, apposta per teenagers della west-coast americana, mi pare del tutto evidente, anche i testi sono lì a testimoniare un clima scanzonato ed allegrone, seppure non si dimenticano i temi sociali della loro generazione: il fallito sogno americano, la disoccupazione, la droga, l'emarginazione.
Sono forse più l'autoironia ed il gusto per il grottesco (basta vedere la copertina...) i fili che tengono insieme questo nuovo lavoro degli Offspring, apparentemente easy ma in realtà molto furbo ed intelligente.
Una sapiente miscela di punk-rock, hip-hop e crossover che non poteva che far colpo sulle nuove generazioni americane cresciute al ritmo dei rappers di colore, bighellonando coi rollerblade, le BMX (c'e' anche l'Offspring BMX Contest!!!) e gli skateboard.
Al di là di queste considerazioni però resta un po' di amaro in bocca quando il disco si conclude, lasciando la sensazione che qualcosa sia rimasto incompiuto, incompleto e, forse, un po' "tirato via" in alcuni momenti.
Consigliatissimo per un'estate on-the-road a bordo di una spider in corsa su qualche assolato lungomare nostrano...play it absolutely loud, of course!
Americana contiene 13 canzoni:
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