Aztec Camera

The Best of.. WEA (1999)

Roddy Frame non ha mai voluto pubblicare una raccolta di successi. L'avrebbe potuta realizzare alla fine degli anni ottanta dopo i primi tre album (High Land, High Rain; Knife; Love) o quando decise, a causa delle incomprensioni con la Warner, di ammainare lo stendardo Aztec Camera (band che coincide praticamente con se stesso) per proseguire la carriera come solista (The Northstar, 1998). Ma non era il momento giusto. Forse perché un'antologia sintetizza troppo in nome del singolo di successo. Forse perché è difficile riassumere l'inafferrabile eclettismo che lo ha contraddistinto. Ma alla fine ha capito (forse definitivamente) che è meglio essere coinvolti che non esserlo affatto; è meglio (come ha divertitamente affermato) stare alle regole del music - business, in cui ci sono troppi incontri, troppi esperti, troppe pianificazioni, ma nessuno sa (ironia della sorte) cosa stia accadendo (sorte funesta dell'ironia).

A questo punto si potrebbe ricominciare dall'inizio: Roddy Frame non ha mai voluto pubblicare, o proseguire e scoprire che l'enfant prodige che partì sedicenne da East Kilbride con in tasca accordi di settima maggiore e tante speranze (Elvis Costello lo considerava l'unico musicista che poteva minacciarlo), è oggi un'artista di 35 anni a spasso cioè senza un contratto (è finita anche la luna di miele con la Indipendiente), ma con un album di "medaglie al valore" dalla sua parte. E Best Of.. raccoglie sedici istantanee attraverso cui si può riascoltare: la geniale ingenuità degli esordi ("Walk out to Winter", "Oblivious"); gli insegnamenti di Mark Knopfler (produttore dell'album Knife rappresentato nel Best da: "All I Need is Everything" e "The Birth of True"); la svolta soul gestita da Tommi Li Puma e Russ Titelman ("How Man Are", "Deep & Wide & Tall"); le scelte "arrabbiate" (il rock stile Springsteen di "The Crying Scene" e il duetto con Mick Jones in "Good Morning Britain"); il paradiso terrestre di Dreamland (coprodotto con sua maestà Sakamoto - l'unico brano incluso nella raccolta è "Spanish Horses" -).

Questa raccolta chiude e riapre (simbolica la presenza di "Reason For Living" dal recente debutto solista), ricordi e speranze di un'artista che ama spesso infischiarsene, ma sempre educatamente, di tutto. Almeno finché bastano i soldi.

I BRANI:

1. SOMEWHERE IN MY HEART
2. OBLIVIOUS
3. GOOD MORNING
4. WORKING IN A GOLDMINE
5. HOW MAN ARE
6. THE BIRTH OF THE TRUE
7. PILLAR TO POST
8. WALK OUT TO WINTER
9. ALL I NEED IS EVERYTHING
10. DEEP WIDE & TALL
11. JUMP
12. KILLERMONT STREET
13. THE CRYNG SCENE
14. SPANISH HORSES
15. REASON FOR LIVING
16. WE COULD SEND LETTERS

A presto