Beck

MIDNITE VULTURES

CD fornito gratuitamente da Pink Moon

Capita di ritrovarsi ad usare e sentir usare certi termini fino ad odiarne l'abuso e, talvolta, il significato stesso; nella musica questo è senz'altro accaduto a parecchi riguardo alla parola contaminazione, che ormai, a torto o più di frequente a ragione, può essere usata per una percentuale notevole di nuovi lavori. Beck se la merita e certamente ne va fiero.

Leggenda vuole che Midnite vultures sia nato e cresciuto pensando a ciò che il nostro avrebbe voluto continuare ad ascoltare da Prince -o come diavolo si fa chiamare-, il quale non ha invece più ripetuto capolavori come Sign o' the times e affini (e io la penso come Beck). I rimandi al genio di Minneapolis non mancano certo, ma giocare al gioco dei riferimenti in questo CD è come voler leggere la bibliografia della Treccani: forse ti diverti, ma a metà dell'impresa hai già scordato buona parte di quello che hai letto.

Andiamo quindi velocemente senza distinguere le influenze brano per brano, che è lavoro matto e disperatissimo, annoverando piuttosto a campione (neanche tanto rappresentativo) tutti i Beatles dal White Album in poi, le voci di Mick Jagger e Robert Plant, Frank Zappa, l'elettronica di classe degli anni '80, l'amore per il rap, il funky e la black, una impolverata di grunge e/o Tom Waits… insomma, mi pare di non aver colto Haydn, ma per il resto tutto è possibile.

Emotivamente, tecnicamente, musicalmente: da qualunque punto lo si voglia ascoltare, mi pare un disco quasi imperdibile. E' assolutamente divertente da ascoltare, ma non è ammiccante: certi suoni non piaceranno a tutti e richiedono attenzione, imponendo il CD ad un volume mentale ben superiore a quello della musica ascoltata mentre si pensa ad altro. Gli arrangiamenti sono davvero impressionanti per quanto riescono a sovrapporre in pochi secondi, peraltro con precisione e chiarezza. L'ingresso in casa di questo CD creerà due fazioni, in alcuni casi all'interno di una stessa persona; è difficile provare emozioni "tiepide" all'ascolto, per cui c'è la possibilità che il tutto risulti indigesto e dannoso per i nervi, oppure che il disco resti nel lettore per qualche settimana (per gli spiriti più animaleschi, diciamo fino alla successiva assemblea di condominio).

Il bello di Midnite Vultures, o il brutto, per altre orecchie, è in tutto il tanto che c'è dentro: se siete pronti a mangiare un cono da 8 euro (prezzi riferiti al 2000 d.C.) con 20 gusti tra frutta e creme e un monte di panna sopra, correte a prendere questo CD e… buon appetito!

A presto