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It's only rock'n'roll
verrebbe da dire per questo piccolo capolavoro di Vedder e soci, ma per
quanto questo possa suonare come un bel complimento - tenuto conto che
di semplice rock'n'roll se ne sente sempre meno - in realtà è
riduttivo. Già, questo Binaural è un disco ispirato,
maturo, vivace e solido ma spesso riflessivo dove, tra brani tirati e fortemente
elettrici ("Evacuation", "Insignificance", "Grievance"...) spuntano serene
e dolci-amare ballate come "Nothing as it seems" o "Thin air".
Binaural è un lavoro estremamente intenso e curato fin nei
minimi particolari, senza tuttavia risultare artificioso e indulgente,
anzi, la freschezza esplode da ogni singolo brano. Non c'è dubbio
che i Pearl Jam amino la loro Musica e si divertano ancora tantissimo
a suonarla (come prova, basti vedere l'incredibile numero di CD live che
sono seguiti....).
Gli oneri compositivi spettano in buona parte al mitico Eddie Vedder ed
a Stone Gossard ma anche Ament ed in misura minore Cameron contribuiscono
alla ricchezza musicale di questo lavoro.
È difficile
- anzi impossibile - fare una selezione dei brani più significativi,
"Binaural" è uno di quei casi nei quali le tracce sono tutte necessarie
per avere il quadro d'insieme e contemporaneamente sufficienti per lasciare
l'ascoltatore con un senso di "compiuto" e di "definitivo".
Insieme a "Ten" ritengo questo il miglior lavoro dei Pearl Jam, una ricchissima
ed affascinante cavalcata nei territori del rock'n'roll più genuino,
puro con poche contaminazioni, sincero ed immediato come raramente capita
di ascoltare in questi anni, dove tutti fanno a gara a chi realizza il
"crossover" più inaspettato.
Una confezione
"Digipack" con un voluminoso libretto comprensivo di tutti i testi (bellissimi)
completa un quadro perfetto. Complimenti a Vedder e soci!
Binaural
contiene 13 canzoni:
- Breakerfall
- Gods' dice
- Evacuation
- Light years
- Nothing
as it seems
- Thin air
- Insignificance
- Of the
girl
- Grievance
- Rival
- Sleight
of hand
- Soon forget
- Parting
ways
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