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L'interazione tra diverse culture
ha da sempre funzionato da catalizzatore nella nascita di nuovi generi
e nella evoluzione della Musica.
Una di queste favorevoli congiunture si è verificata nell'Argentina
di fine ottocento sull'onda dei massicci flussi migratori provenienti
dall'Europa e dall'Africa ed ha dato origine al Tango.
Ad Astor Piazzola il noto compositore e bandonéonista argentino
va il merito di aver favorito la diffusione del Tango al di fuori dei
confini locali e di averne proposto una nuova visione (Nuevo Tango) notevolmente
contaminata da elementi propri del jazz e della musica contemporanea.
Sulla prolifica strada intrapresa dal compianto Maestro argentino si sono
posti alcuni virtuosi del bandonéon come Dino Saluzzi ma in particolare
uno dei suoi allievi prediletti, Richard Galliano, protagonista della
nouvelle vague jazzistica europea, cresciuto jazzisticamente nello stimolante
ambiente musicale parigino nel quale le melodie degli chançonnier
e della musette (la tipica danza dell'Auvergne) convivono con le nenie
magrebine, gli echi tzigani, le atmosfere afro ed i ritmi caraibici.
In questa Parigi Galliano, che vanta collaborazioni con Chet Baker,
Michel Petrucciani, Toots Thielemans, Jan Garbarek, Enrico Rava, incontra,
nel 1997, in uno studio di registrazione, presente un piccolo pubblico
di fortunati appassionati, Michel Portal, saxo-clarinettista, collaborazioni
con Don Cherry, John Surman, Anthony Braxton, Steve Lacy, Albert Mangelsdorff,
che con estrema facilità passa dalla musica classica al free jazz
senza disdegnare puntatine sulla musica dodecafonica, ed i due registrano
un fortunato cd intitolato Blow Up.
L'album propone interessanti riletture di due famosi standards di Piazzola
come la struggente ma sanguigna Libertango, la delicata Oblivioned
un coinvolgente Little Tango composto dallo stesso Galliano, ma
sarebbe fuorviante considerarlo un disco di (Nuevo) Tango.
Blow Up difatti si muove sul tenue confine tra jazz contemporaneo
e world music e l'ampio respiro della contaminazione è possibile
ritrovarlo in Mozambique, odoroso di legno di ebano, e di calore
umido e sensuale, vecchio successo di Portal (che evidenzia peraltro il
lungo periodo di collaborazione intrattenuto con Surman), nel quale un
clarinetto, estremamente presente nelle sue tonalità più
basse, si fonde in modo mirabile con il guizzante accordéon di
Galliano,oppure nelle melodie balcaniche di Taraf e Blow
Up o nelle riletture di due brani di Ermeto Pascoal, Choronho
Pra Ele, una polka in salsa brazilera e Leo, Estante Num Instante
ispirato al sertao, danza del nordeste brasiliano.
Da segnalare ancora Viaggio, ovvero l'ossessione della locomotiva
e Ten Years Agocomposta su stili più tipicamente jazz con
Galliano al piano e Portal alle prese con un raro jazzophone, antenato
del moderno sassofono dotato di tonalità assolutamente inedite.
Cosa dire ancora di questo pluripremiato album?
Ottima registrazione, grande
equilibrio e che il duo suona con il tango e la musica del Mondo nell'anima
Inserite Blow Up nel lettore di cd ed ascoltate il pensiero triste che
si balla al quale l'intima malinconia del bandonéon e le calde
note del clarinetto di questo magnifico duo danno voce.
La magia dura solo 50 minuti.
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