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Ha suscitato clamore l'esclusione
di Craig David dai Brit Awards 2001, l'ambito premio che l'industria discografica
britannica attribuisce ai migliori dischi ed artisti dell'anno precedente.
Nonostante che il diciottenne di Southampton sia stato il più giovane
artista nella storia inglese a conquistare il primo posto nelle chart
con il singolo Fill Me In. E nonostante abbia venduto (dalla pubblicazione
del disco avvenuta nell'agosto del 2000) milioni di copie e guadagnato
5 dischi di platino. Strano caso.
E si, perché il giovane David (già quattordicenne faceva
da MC in una radio londinese e attualmente conduce un programma sulla
prestigiosa Capitol Radio) ha una bella voce che può far ben sperare
gli amanti del R 'n' B inglese e del 2 - step (la moda del momento: un
mix di drum 'n' bass, garage e house, diluito con forti caratterizzazioni
melodiche e così abilmente smussato da farlo sembrare inoffensivo
e amabile come un cocktail analcolico).
Strano caso, ancora di più, se si pensa alla faccia pulita di quest'elegante
giovane di colore che piace a tanti teenager (fascia d'età: otto
- sedici anni) e anche a mamma e papà. Che gli inglesi discografici
amino i diavoletti alla Eminem? Chissà.
Fatto certo è che Born To Do It è l'esordio su disco del
più talentuoso tra i teen idol della sua generazione.
Da Can't Be Messing Around a 7 Days, da Walking Away (impressionante la
somiglianza armonica con One degli U2) a Time To Party (le influenze dei
migliori Kool And Gang), c'è spazio per tutta il buonismo musicale
dell'artista inglese: un gustoso yogurt per tutte le stagioni. E le età.
I BRANI:
1. FILL ME IN
2. CAN'T BE MESSING AROUND
3. RENDEZVOUS
4. 7 DAYS
5. FOLLOW ME
6. LAST NIGHT
7. WALKING AWAY
8. TIME TO PARTY
9. BOOTY MAN
10. ONCE IN A LIFETIME
11. YOU KNOW WHAT
12. REWIND
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