Chi è Elisa? Io non ho dubbi: la rivelazione femminile degli ultimi 10 anni, per quanto riguarda il panorama musicale italiano. Curioso, visto che Elisa canta in inglese e si discosta parecchio, dal punto di vista musicale, dalla gran parte delle sue colleghe nostrane.
Elisa (Toffoli) ha appena 20 anni ma non è, come si potrebbe pensare, l'ennesima belloccia che canta canzoni d'altri. Elisa compone da sè le sue canzoni, testi e musiche, coadiuvata da B. Fraser, C.M Warner e Corrado Rustici (produttore del disco), in pratica è una delle poche nuove cantautrici del panorama musicale italiano.
I testi sono rigorosamente in inglese, per meglio adattarsi all'internazionalità VERA (per una volta) della Musica di Pipes and Flowers. Troppo spesso gli artisti italiani millantano successi all'estero risibili, fatti di vendite nei paesi latino-americani e poco più...avete mai notato quante versioni in spagnolo di popolari canzoni italiane?
La Musica di Elisa è invece davvero internazionale, ancor prima che nel settore "vendite" lo è per ispirazione e contenuti. Confesso che la prima volta che ho ascoltato una canzone di Elisa (forse era "Labyrinth") ho pensato si trattasse di un'artista inglese o americana: testi cantati in un inglese impeccabile e suoni che raramente capita di ascoltare in produzioni di Musica italiana.
Questo è uno dei grandi pregi di questo disco e, inevitabilmente, uno dei limiti al successo in Patria che comunque c'è stato, travolgente ed inaspettato: due dischi di platino a tutt'oggi e ben due brani a far da colonna sonora a due pubblicità televisive (Labyrinth e Cure me).
Persino le note di copertina sono scritte in inglese e se non fosse per alcuni nomi italiani (Caterina Caselli, sì, proprio lei, è la mente dietro a questo disco) si stenta a credere che Pipes and Flowers sia un disco realizzato da artisti italiani.
Musicalmente, per cercare di identificare un filone, ma solo a scopo esemplificatvo, dirò che la Musica di Pipes and Flowers si avvicina a quella di Alanis Morrisette e compagnia. Compaiono poi influenze Sonic Youth, Cocteau Twins e persino This Mortal Coil...però, lasciatemelo dire, al di là di tutti gli schemi e le definizioni, Pipes and Flowers è zeppo di bellissime canzoni come è ormai raro trovare tutte insieme in un unico lavoro.
Spesso si inseriscono due hits e poi il resto va a "riempire" gli spazi vuoti nel CD. Pipes and Flowers è profondamente diverso, è un disco intensissimo, dove ogni episodio fa storia a sè ed è riconoscibilmente differente da tutti gli altri anche ad un primo ascolto distratto.
Sono melodie che penetrano il cervello e che vi accompagnano per giorni, vi scoprite a canticchiare "Scent of drieeeeed flowers...." ed a tenerlo nel cassetto del CD fino ad aver imparato a memoria i bellissimi testi ed aver scoperto tutti i segreti del labirinto sonoro intessuto con sorprendente (data anche l'età) maestria da Elisa Toffoli, splendida realtà italiana che non sfigura neppure al confronto coi più grandi nomi del rock internazionale.
Chi mi conosce sa bene che non sono il tipo facile agli innamoramenti e che anzi riesco sempre a tenere un certo distacco "critico" dalle cose che ascolto...in questo caso è stato più forte di me: Pipes and Flowers mi ha coinvolto emotivamente più di ogni altro disco abbia ascoltato in questi ultimi 5 anni, mi ha emozionato, trascinato, ammaliato. Credo davvero che si tratti di un caso di innamoramento acuto. Fortunatamente Elisa non è il prototipo della ragazza sexy ed ammiccante per cui ogni facile ironia può essere risparmiata: è carina, ma niente di più...quel che colpisce è la sua voce, dolce e talvolta graffiante e le sue Musiche, energiche e melodiche insieme, un sapiente cocktail di ritmo, vigore e dolcezza che non può lasciare indifferenti.
Per una volta, permettetemi di non analizzare i brani più significativi di questo CD, farei un torto all'intensità di Pipes and Flowers ed una violenza a me stesso, perchè davvero non saprei cosa scegliere.
Le uniche storture in un disco che oso definire capolavoro vengono dalla produzione e dalla registrazione che non rende assolutamente giustizia all'eclettica voce di Elisa, a volte resa troppo tagliente sul medio-alto. Per capirci, ogni tanto fa capolino un suono un po' "trasistorizzato" e volutamente compresso tutt'altro che piacevole.
Avendo sentito la voce di Elisa dal vivo posso garantire che è tutt'altro che stridula come talvolta appare sul disco....Il fatto che la registrazione e l'incisione siano avvenute negli Stati Uniti (Berkeley) non sembra essere servito a tanto. Ai tecnici del suono consiglierei l'ascolto di un qualunque disco di Sara K. per capire COME deve essere registrata una bella voce. E già che ci sono, provino pure ad ascoltare come si registrano gli strumenti, elettrici o acustici che siano. Una migliore incisione sarebbe stata la ciliegina sulla magnifica torta confezionata da questa stella nascente e che brilla vividissima nel cielo della Musica internazionale. Mi perdonerete la deformazione professionale ma...110 e lode!!!
Pipes and Flowers contiene 12 canzoni nella prima stampa mentre ora è disponibile con l'aggiunta dell'hit "Cure me":