GOMEZ - "LIQUID SKIN" Virgin rec.

Partiamo da un dato di fatto. In questo fine millennio la musica dei Gomez si propone alle nostre orecchie come una delle cose più interessanti che il Regno Unito possa proporre oggi.
Se l'ispirazione che permette alla band di sciorinare note e atmosfere a getto continuo viene direttamente dalle campagne statunitensi, pervase dalle melodie country e dalle composizioni pop sperimentali e psichedeliche dell'Inghilterra anni '70, nulla toglie che i Gomez, fatta propria la lezione del passato, propongano ciò che direttamente esce dalla loro anima. E' anche per questo (oltre che per gli indubbi meriti artistici), che la critica inglese non finisce mai di elogiarli e di proporli ai colleghi europei come un vanto della più giovane scena musicale britannica.

Non è un caso che lo scorso anno dopo la pubblicazione dell'album d'esordio Bring it on la band si sia aggiudicata il prestigioso riconoscimento messo in palio dalla Mercury, uno dei premi musicali più importanti in assoluto.

Per una band che non si veste alla moda, che non ha particolari pettinature e non appartiene a nessun pseudo movimento musicale è davvero un traguardo prestigioso. Il bello è che per questi cinque ragazzi scanzonati sembra che da allora non sia cambiato nulla, c'è sempre la stessa voglia di far musica e di "stordirsi".
Lo conferma il fatto che il singolo lanciato sul mercato per promuovere il nuovo album, porta lo stesso titolo del primo lavoro: Bring it on si può essere più pazzi di così?

L'alternarsi delle voci al microfono conferisce delle vibrazioni positive alle canzoni, così come pure l'accompagnamento musicale, sempre acustico e con percussioni pronte a scaldarsi ad ogni occasione.

Probabilmente i Gomez (pur se stanno vendendo molto), non riscuoteranno un successo commerciale enorme. Saranno appannaggio degli amanti della musica e dei bei suoni piuttosto che degli amanti del pop e dell'alternative elettrico da gustare in tre minuti come (ad esempio) il sottoscritto. :-)))
Ciò non toglie che il tempo per conoscere , per ammirare ed esplorare altri mondi deve essere insito in ogni amante della musica.

Detto delle Le strutture musicali, che in ogni canzone non si allontanano molto da una traccia già solcata a priori (ciò non vuol dire mancanza di fantasia ma conoscenza dei propri mezzi e del proprio universo musicale), fanno sì che in "Liquid skin" sia difficile trovare un pugno di canzoni più rappresentative rispetto alle altre. Potrei citare "Bring it on" ma a me piace maledettamente Blue moon rising". Da segnalare l'insolita struttura di Rhythm & blues alibi" e di "Devil will ride, oppure i sette minuti allucinati di California, mentre il resto è puro Gomez-sound, più di una certezza dunque.

Un po' come prendere una boccata d'aria pura dopo tanto smog, questo potrebbe significare ascoltarsi in santa pace "Liquid skin" dei Gomez. In mezzo a tanta nevrosi e a suoni chiassosi e preconfezionati, finalmente dall'Inghilterra qualcosa di non prettamente britannico ma universale, e volete che non meriti un ascolto da parte vostra?

A presto