Ecstasy

Il "poeta maledetto", dopo essere passato "attraverso il fuoco" ("...pass through the fire to the light..."), torna con un album che rivela ancora una volta la sua variegata anima rock. Ci regala pezzi come "Paranoia key of E", in cui associa le paranoie, e le psicosi metropolitane, a pennate hard-rock ("...anoressia è un SOL maggiore e FA è tutto ciò che non ho incluso, dislessia cleptomania, vertigine, patricidio LA, matricidio RE..."), componendo la colonna sonora di una generazione.

In "Mystic child" intreccia pensieri psichedelici ("...la luna polare guardò fuori, impazzendo. Liquore che cola nel cervello, il maniaco depressivo che va fuori, impazzendo impazzendo..."). Ripetitivo fino all'ossessione nei 18 minuti di "Like a possum".

Estremamente dolce e malinconico in canzoni come "Baton Rouge" ("...cerco di non pensare a Baton Rouge... e alla ragazza che non ho mai avuto..."), "The white prism" ("...sono il tuo servo affrancato ma questo te lo chiedo: per favore liberami da questo amore e fallo con un bacio..."), "Turning time around" ed "Ecstasy" che da il titolo all'album. Ironico e sorridente in "Modern dance" ("...forse dovrei andare anche ad Edinburgo, vestito in kilt e fare una danza moderna...") e "The rock minuet".

Presente in molti testi ed incalzante il desiderio di definire il confine tra odio e amore, normalità e pazzia, memoria e oblio. L'album alterna melodie di metallo a ballate, stile Springsteen.

Particolarmente consigliato a chi ama il Lou in black leather pants.

I brani:

• Paranoia key of E
• Mystic child
• Mad
• Ecstasy
• Modern dance
• Tatters
• Future farmers of America
• Turning time around
• White prism
• Rock minuet
• Baton Rouge
• Like a possum
• Rouge
• Big sky

A presto