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"Se Music avrà
successo significa che la gente è pronta per qualcosa di diverso".
Questo aveva detto Madonna poco prima della pubblicazione del suo ottavo
disco in studio (colonne sonore, greatest hits esclusi).
Per creare "qualcosa di diverso" la ex-Material girl si è
affidata al geniale produttore franco-afghano Mirwais Ahmadzai,
praticamente sconosciuto prima di questa collaborazione. Il suo talento
ha ombrato quello dell'altro guru dei suoni qui presente, William Orbit,
Mr Ray of light del 1998, e oscurato totalmente Guy Sigsworth,
Mark Spike Stent e Joe Henry (cognato della star) co-autore
del secondo singolo estratto Don't tell me, nel cui video (e questo è
veramente qualcosa di diverso) Madonna si presenta con lo stesso look
del primo Music, cioè come la si vede sulla copertina: una cow-girl
urbana.
Questa collaborazione comunque ha creato un'opera a cui la gente era abituata,
infatti l'imminente signora Ritchie, e proprio a Guy è dedicata
I deserve it , esplora un mondo musicale già conosciuto.
Un mondo dance-elettronico progettato col sintetizzatore che produce suoni
high-tech (appunto I deserve it), popolato di voci mascherate col vocoder
(Impressive instant e il pezzo migliore Nobody's perfect), che ripesca
attualizzandoli stili ritriti quali l'electro- funk anni 70 (Music) o
il soul degli anni 60 (Amazing che riprende il classico Dancing in the
street di Martha e the Vandellas).
E come altre volte in passato (vedi Justify my love) la star nuovamente
si è ispirata alle incisione di Serge Gainsbourg con Jane Birkin
per Paradise(not for me), cantata in anglo- francese, e che compare
anche sul disco d'esordio di Mirwais Production.
Nonostante sia solo sussurrata,
la sofferta interpretazione farebbe ricordare Edith Piaf.
E proprio a Charlotte Gainsbourg è affidato l'intro della dolce
e materna What it feels like for a girl, canzone dedicata alla
figlia Lourdes, ma anche alle giovani star femminili della musica pop
come la Spears e Minogue (i cui nomi sfoggiava nei recenti concerti- eventi
di New York e Londra e all'esibizione dell' Mtv Europe Music awards).
Nonostante quindi non rappresenti "qualcosa di diverso", il
successo è stato comunque planetario (N 1 in 26 paesi tra cui Usa
e Uk). Questo, proprio perchè Madonna si riconferma ancora una
volta "un'autentica inautenticità", poichè in
lei viene meno la spontaneità, considerata da molti fondamentale
per un'opera d'arte, e di conseguenza (come al solito) si è comportata
come una fredda, calcolatrice e geniale donna d'affari. Ha prima analizzato
il mercato, individuando i nuovi bisogni dei fruitori di musica; ha poi
fatto un perfetto piano di marketing, concentrandosi attentamente sul
come raggiungere gli obiettivi che da sempre sono: spiazzare tutti, rimanendo
saldamente al top (da oramai quasi 20 anni) e realizzare lavori ineccepibili,
assumendo i nuovi e migliori produttori e musicisti sulla piazza. Obiettivi,
come sempre, ovviamente raggiunti in pieno e senza difficoltà.
Se Ray of light era affollato di suoni, Music è più
essenziale e diretto. Come il marketing insegna, i migliori progetti sono
quelli che ripropongono con veste nuova, più conturbante e affascinante,
ciò che già si conosce. Un'opera pressochè perfetta
dal punto di vista stilistico. Non una nota fuori posto. Segno non solo
di una maturità artistica, ma anche di una serenità raggiunta
grazie alla nascita di Rocco e l'imminente matrimonio con Guy Ritchie.
Se anche loro fanno parte
del piano di marketing, qualcuno non si stupirebbe, però le migliori
opere sono tali perché hanno un'anima. Che poi è un'anima
sempre subordinata ad una ragione che valuta, forse eccessivamente, ogni
conseguenza prima di un'azione, che importa: l'importante è vedere
i risultati. Se sono ottimi come nel caso di Madonna, ben vengano!
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