Roberto Natullo e Nawba Ensemble
Ida Y Vuelta
Tutta l'arte del Novecento ha rotto con le regole per cercare una ridefinizione. La musica ha ricercato nuove strade che potessero allontanarla dal sistema temperato che ha esaurito le possibilità combinatorie. E allora, il ritorno al sistema inequabile ha significato la riscoperta della tradizione popolare ricca delle "deviazioni" e delle libertà dalle catene del formalismo classico.
Bela Bartók da irruente musicista e fine etnomusicologo, affermò: Quello che importa è di portare nella musica colta il tipico carattere contadino. L'Allegro Barbaro (1911) e le "Danze Popolari" assolsero a questo intento programmatico. Come lui tanti altri musicisti (segnatamente Leos Janáçek e Igor Strawinskij) trovarono proprio nella ricchezza linguistica del patrimonio popolare nuove linfa vitale per la propria musica.
Alla fine del secolo la musica tradizionale si trova ad affrontare nuove sfide che attengono ad un "dialogo" più serrato con altre espressioni musicali, non solo nel senso contenutistico, ma soprattutto formale. Più precisamente, è negli accostamenti timbrici di strumenti che hanno caratterizzato generi precisi quanto diversi (classica, jazz, etnica, rock) che si gioca la sfida di molta musica contemporanea.
Roberto Natullo è un fine flautista (vanta prestigiose collaborazioni con Michael Brecker, Roberto De Simone e Daniele Sepe). Nel suo disco d'esordio ha cercato di riassumere queste esigenze. La tradizione popolare è qui riletta attraverso la presenza di alcuni dei "suoi" strumenti più caratteristici (flauti, wistle, cajon, chitarra flamenco, mandolocello) accanto a batteria, fretless bass, piano.
Gli accostamenti sono gestiti con il necessario equilibrio formale rispettoso degli ambiti stilistici di riferimento. Il tradizionale balcanico Cetvorka, la virtuosa Moresca, fondono l'impeto popolare con l'urgenza della musica contemporanea in un calderone bruciante di tempi dispari. La dolcezza arabeggiante di Alibilalibi , l'evocazione ancestrale di Hedghog's Land e la rilettura (non poteva essere altrimenti) di Bartok's Dance, sono ulteriore esempi dell'ecletticità del musicista.
L'apporto sempre puntuale e altamente professionale dei suoi collaboratori rende ancora più incisivo e formalmente ineccepibile il valore di questo CD.
A presto
© Copyright 1999