Riprendendo l'ultimo brano di Oranges and Lemons nasce questo Nonsuch, ultima fatica degli XTC prima di un lunghissimo periodo di pausa (i nuovi albums sono attesi per quest'anno, 1999!).
Come in Orange and Lemons le chitarre giocano ancora un ruolo piuttosto importante ma gli arrangiamenti si fanno decisamente più raffinati e l'impressione generale è quella di un lavoro più attento, curato e meditato rispetto a Oranges and Lemons che aveva avuto l'arduo compito di doversi confrontare con Skylarking.
La copertina del CD è sofisticatissima, col disegno eseguito parte sulla custodia trasparente e parte sul libretto interno di un bel rosso fuoco. Per ogni brano sono riportati gli esecutori addirittura in ordine di apparizione su ogni traccia.
La produzione è stavolta affidata a Gus Dudgeon che partecipa anche a qualche brano come corista e percussionista. La registrazione è digitale ma stavolta fortunatamente molto calda e piacevole, curatissima in ogni particolare con delle basse frequenze profonde e potenti, piuttosto insolite nei dischi degli XTC, sempre abbastanza asciutti.
Questi i titoli presenti su Nonsuch:

• The Ballad of Peter Pumpkinhead (Partridge)
• My bird performs (Moulding)
• Dear Madam Barnum (Partridge)
• Humble Daisy (Partridge)
• The smartest monkeys (Moulding)
• The Disappointed (Partridge)
• Holly up on Poppy (Partridge)
• Crocodile (Partridge)
• Rook (Partridge)
• Omnibus (Partridge)
• That wave (Partridge)
• Then she appeared (Partridge)
• War dance (Moulding)
• Wrapped in grey (Partridge)
• The ugly underneath (Partridge)
• Bungalow (Moulding)
• Books are burning (Partridge)

Con Nonsuch gli XTC tentano nuovamente la carta delle canzoni che potrebbero ottenere un discreto successo commerciale come singoli e c'è da dire che molte tracce di questo album avrebbero meritato ben altro successo di quel che hanno avuto. The Disappointed, ad esempio, è stato anche pubblicato come miniCD (insieme con The smartest monkeys e Humble Daisy) e ne è stato fatto un video, così come per The ballad of Peter Pumpkinhead.
Il ritorno alle atmosfere di Skylarking è evidente anche se Nonsuch è un deciso e coraggioso passo avanti rispetto a questo.
Rook è ad esempio un brano per piano, voce ed archi dal sapore molto, molto particolare, che conferma che la vena fantasiosa di Partridge non è affatto affievolita, come lasciava sospettare Oranges and Lemons.
Anzi, in Nonsuch, si possono ascoltare gli XTC come li abbiamo sempre amati, inconfondibili geniali dispensatori di agrodolci melodie.
Impossibile come al solito citare brani più rappresentativi...si tratta di 17 episodi ognuno molto diverso dagli altri, ognuno con uno spunto interessante ed innovativo.
Moulding sembra essersi ripreso dalla crisi emotiva e per Nonsuch cesella gioiellini di abbaglianti semplicità come My bird performs o ballate struggenti come la bellissima Bungalow.
Chiude in bellezza Partridge con Books are burning, che sembra aver abbandonato per sempre certe spigolosità e ruvidità degli esordi, dove il suo estro compositivo era messo al servizio più dello stupore che della melodia. Avvicinandosi ai 40 anni evidentemente una certa irruenza di gioventù è stata trasformata in dolcezza e maturità compositiva.

In definitiva si tratta di un album estremamente significativo, comparabile solo con Skylarking per estro e capacità nel comporre canzoni belle ed intelligenti.
Forse, e sottolineo il forse, si tratta dell'album più immediato di tutta la lunga carriera degli XTC.

Copyright © 1999 Lucio Cadeddu - TNT-Audio -http://www.music-on-tnt.com