Prefab Sprout
38 CARAT GOLD
Columbia
Davanti ad un doppio CD antologico chiunque dovrebbe porsi almeno un paio di domande (anche se alla fine saranno inutili). Conosco già questo artista? Sarà la compilation, rappresentativa di una carriera?
In realtà tutte queste domande riassumono il pregio e il difetto dei best antologici. Dati i prezzi dei dischi alle stelle, torneranno utili solo a chi ha l'ottica del minimo sforzo. Gli altri hanno a disposizione solo una scrollata di spalle e qualche mugugno.
Si perché quasi sempre queste raccolte vengono condite da qualche chicca (tanto terribilmente desiderata quanto ingiustificatamente venduta). E, alla fine, saranno proprio loro (quelli del massimo sforzo per il minimo risultato) che acquisteranno due per pagarne trentasei (in questo caso chi non ha la fortuna di possedere Lions In My Own Garden - primo singolo in assoluto degli Sprout - o When The Heart Is). Il cuore e la passione sono sempre in perdita e l'industria discografica è un amante crudele. Ma non è giusto. Soprattutto per chi possegga già un altro best dei Prefab Sprout (LIFE OF SURPRISE, 1992) che in ordine cronologico è il loro terz'ultimo titolo.
Due antologie intervallate da un unico album da studio (ANDROMEDA HEIGHTS, 1997) sembrano inutili. Ma tant'è.
A questo punto sembra quasi inutile discutere del resto se non fosse per l'estremo rispetto che nutriamo per Paddy McAloon. Lui non è stato certo baciato dalla sorte del successo. Eppure è forse il songwriter più geniale degli ultimi vent'anni. Brani come: Elegance, Cruel, When Love Breaks Down, Bonny, The Venus Of The Soup Kitchen, Nightingales (l'armonica è di Stevie Wonder), Dublin, All The World Loves Lover, Swans non si potranno ignorare nella ricostruzione del patrimonio genetico di tutto il pop del novecento. Ogni album che sia SWOON o STEVE MCQUEEN, JORDAN THE COMEBACK o FROM LANGLEY PARK TO MEMPHIS è una lezione sul formato canzone, sui segreti della sua duttilità. A fianco dei vari: King - Goffin; David - Bacharach; Lennon - McCartney, potrebbe esserci, solitario, questo campione della composizione proveniente da uggiosa cittadina nei pressi di Newcastle.
Eppure nessuno sa di lui. O meglio: sono molto pochi quelli che lo sanno benissimo. Troppo pochi per contare nelle sfere alte del music businnes. Quello che realmente idea queste operazioni (tanto furbe quanto limitate).
Forse, spendere qualche soldo in più per incoraggiare l'artista ad incidere, quel centinaio di brani che pare abbia scritto e che giacciono nei cassetti impolverati, lo aiuterebbe di più.
Prima che quelle canzoni si trasformino in "lettere" scritte e mai spedite. Prima che si aprano gli armadi ed escano gli scheletri. E prima che lussuosi cofanetti di rarità, exra - track, multi - track, vengano pubblicati e che pochi con molti spiccioli potranno permettersi.
I BRANI:
- LIONS IN MY OWN GARDEN
- DON'T SING
- COULDN'T BEAR TO BE SPECIAL
- WHEN LOVE BREAKS DOWN
- FARON YOUNG
- APPETITE
- JOHNNY JOHNNY
- CARS & GIRLS
- THE KING OF ROCK 'N' ROLL
- HEY MANHATTAN!
- THE GOLDEN CALF
- LOOKING FOR ATLANTIS
- WE LET THE STARS GO
- CARNIVAL 2000
- THE SOUND OF CRYING
- IF YOU DON'T LOVE ME
- LIFE OF SURPRISES
- PRISONER OF THE PAST
- ELECTRIC GUITARS
CD2:
- CUE FANFARE
- CRUEL
- BONNY
- MOVIN' THE RIVER
- DESIRE AS
- HORSIN' AROUND
- PEARLY GATES
- 'TIL THE COWS COME HOME
- ENCHANTED
- I REMEMBER THAT
- NIGHTINGALES
- JORDAN: THE COMEBACK
- ALL THE WORLD LOVES LOVERS
- JESSE JAMES BOLERO
- DOO WOP IN HARLEM
- LIFE'S A MIRACLE
- SWANS
- ANDROMEDA HEIGHTS
- WHERE THE HEART IS
A presto
© Copyright 1999