Testi: AA.VV.
Musiche: AA.VV.

Rappers against racism non è un vero e proprio gruppo quanto piuttosto un progetto a più mani di alcune formazioni europee (di colore) di hip-hop. Lo scopo, come chiaramente si evince dal nome del "progetto", è quello di protestare contro ogni forma di razzismo, che ogni tanto fa capolino nel vecchio Continente europeo.
All'interno del progetto appaiono nomi più o meno noti dlla scena hip-hop europea: Down Low, Fade2Black, LaMazz, Dungeon Mastaz ed altri. Una coppia di nomi però fanno capolino un po' in tutti i pezzi, ovvero Trooper Da Don e Rick, vere menti promotrici dell'idea originale.
L'album è molto vario ma lo stile può essere facilmente riassunto nell'accezione "European hip-hop da classifica", ovvero un mix di sonorità orecchiabili, campionamenti di brani ultra-conosciuti (impossibile citarli tutti), ritmi trascinanti, testi di protesta (ma non sempre!) e produzione di buon livello.
Gli hit radiofonici super-programmati spaziano da "Only you" a "Key to your heart" ed hanno tutte le carte in regola per ronzare in testa per settimane intere. La qualità complessiva è buona, se si accetta una certa "facilità" di fruizione che farà un po' storcere il naso ai puristi/integralisti del genere. Non posso però evitare di citare alcune perle di notevole spessore: Key to your heart, un hit di sicura presa ma davvero convincente e che non stanca neppure dopo ascolti ripetuti; What would you do e Rhythm of life, i due pezzi più belli di tutto il lavoro, eseguiti dal duo tedesco Down Low (ragazzi di colore emigrati in Germania) ed ancora il pregevole campionamento di I wanna know what love is.
Sono i pezzi dei Down Low ad elevare la media qualitativa di tutto il lavoro: atmosfere scure, ottimi testi (denuncia contro i nuovi partiti neo-nazisti della loro Germania), ritmi ipnotici e trascinanti, uso moderato di scratch ed elettronica, ottimi "chorus"...due ragazzi da attendere per una prova più "completa" visto che finora hanno pubblicato, a quanto mi risulta, solo dei singoli e al max degli EP.
Un pezzo decisamente insolito è invece Nostradame con una voce soprano (una tal Annabelle) che fa il "chorus" per un sapore in pieno stile "Enigma" davvero curioso, mentre il rap di Trooper (Down Low) scandisce il ritmo ipnotico. Molto strano...ma molto bello.
Altrettanto strano il brano Eracism con un rap sparato sopra un brano di violoncello che replica all'infinito la stessa sequenza di poche note.

In definitiva, un disco che a me è piaciuto molto e da subito, senza bisogno di doverlo "macinare" come spesso accade con molti dischi di hip-hop meno immediati. Questo è fresco, facile ed intuitivo: potete dimenticarvelo in repeat sul CD in auto, non c'è pericolo di dover sperimentare quella spiacevole sensazione di sentire per ore sempre lo stesso pezzo, come talvolta capita.
Se non avete mai ascoltato questo genere musicale, questo album vi potrà aiutare nella scoperta. Se amate già il genere, magari potreste preferire qualcosa di più duro e cattivo ma, fossi in voi, un ascolto (o due) lo farei...non si sa mai, potrebbe piacervi come è piaciuto a me che seguo l'hip-hop sin dai suoi primi passi.

The album contiene 14 canzoni:

• Only you
• Memories
• Question of colour
• I wanna know what love is
• Streets of London
• Sorry
• Key to your heart
• All together now
• What would you do
• Ryhthm of life
• Nostradame
• Every man for himself
• Eracism
• Intro