Supergrass
SUPERGRASS PARLOPHONE RECORDS
I Supergrass non hanno mai tenuto molto ad essere famosi, al contrario di altre bands che farebbero di tutto pur di ottenere una prima pagina sui giornali. Eppure il destino ha voluto che l'album d'esordio della band I should coco venisse non solo acclamato dalla critica ma riscuotesse un notevole successo di vendite grazie soprattutto alle frizzanti note del singolo Alright.
Da quel momento la vita del nostro trio sarebbe cambiata. Dapprima immedesimati nella "rivincita" inglese del britpop, poi corteggiati dal famoso regista Spielberg per una serie di telefilm; una catena di avvenimenti che ha posto i Supergrass nella delicata situazione di dover scegliere se diventare parte del mainstream dello spettacolo (la fine meno dignitosa che si possa fare in questi casi secondo il parere di chi sta scrivendo…ma senz'altro molto remunerativa) o di continuare dritti per la propria strada assecondando solo il proprio istinto senza fare troppi calcoli su quel che sarà.
Cosa hanno scelto?
Bè, visto che sto scrivendo io questo articolo mi pare ovvio che abbiano optato per la seconda delle ipotesi!
Sono così venuti fuori altri due album: In it for the money e il nuovo omonimo.
Se già in "In it for the money" i Supergrass avevano chiuso con il pop frizzante ma leggerino dell'esordio (ricordo un concerto in cui i tre non avevano proprio voglia di cantare "Alright" e la versione che ne venne fuori fu ultra rapida, ultra accelerata, ultra breve…praticamente completamente diversa dall'originale) con il nuovo "Supergrass" ci troviamo di fronte ad un album di canzoni che ha il merito di racchiudere tutte le spigolature caratteriali della band.
Spesso quando si parla dei Supergrass non si fa altro che accostarli a modelli sixties, ai Kinks, agli Xtc a qualunque gruppo purchè non si ammetta che la band possieda della stoffa e certo che Gaz, Mickey e Danny non fanno niente per tirarsela un po'; d'altronde perché dovrebbero? Cosa dovranno ancora dimostrare? Si può sempre trovare qualcosa da criticare ma dopo aver ascoltato l'iniziale "Moving" bisogna avere del coraggio per continuare a farlo.
Ho scritto qualche riga sopra che "Supergrass" è un album di canzoni; con questa apparente ovvietà intendo sottolineare che ogni singola canzone si lascia ascoltare con sommo piacere e suona più che mai completa e pronta ad essere riascoltata in sequenza perché magari non proprio orecchiabile al primo colpo, come nel caso delle vecchie produzioni.
"Your love" seppur incentrata sul tema dell'amore non la farei mai ascoltare ad una ragazza, a meno che non adori anche lei i Supergrass, dato che questa canzone mostra il dna "scapigliato" della band e completa in maniera naturale il percorso iniziato con i due precedenti album.
"What went wrong (in your head) è probabilmente la mia preferita (mi prende, mi fa muovere, mi fa pensare e mi fa adorare ancor di più la voce di Gaz…avete presente il "lalalala…lalalalala" o il "uuuuh" finale? Non è forse un pazzo? E non sono forse ancor più pazzo io che lo adoro?).
Il mid tempo di "Beautiful people" ci accompagna ad una rarità del repertorio Supergrass; è "Shotover hill" che può suonare retrò ma che risulta alquanto godibile (così come "Mary" o la più ovattata "Born again").
Ci sono poi pezzi che si ha già in mente di volerli ascoltare dal vivo come "Eon" e il suo inizio angosciosamente accattivante probabilmente partorita da Gaz in una delle sue serate sulla spiaggia di Brighton in compagnia di amici e fumo. In "Jesus came from outta space" è tutto sottosopra a cominciare dal titolo e non si sa da che parte cominciare…forse è colpa della spiaggia di Brighton e dei suoi passatempi.."Pumping on your stereo" è una filosofia di vita per chi ama il pop, mai sentirsi vecchi e imbarazzati nel cantare una canzone come questa: significherebbe che il gioco è finito. Il ritmare del piano ci introduce a "Faraway" l'ultima gemma prima di affermare che i Supergrass hanno fatto centro ancora una volta rimanendo semplicemente se stessi, sembra la cosa più ovvia e più semplice da fare ma pensandoci bene lo è solo a parole.
Ok il disco è finito…ma... no c'è ancora il tempo per "Mama & Papa"…però che dolci in fondo che sono!
A presto
© Copyright 1999