Gli altri articoli di Music on Tnt:

I nuovi articoli di music on tnt
sono nella pagina delle News!!

Cerca in Music-on-tnt.com!
 
   
servizio offerto grazie a: FreeFind

David Sylvian

Damage (1994, Virgin records)

Monografia completa

Due dei molti siti nessuno ufficiale) dedicati a David Sylvian:
http://www.geocities.com/Paris/LeftBank/3691/Sylvian1.html http://www.ajrose.demon.co.uk/Sylvian/sylvian.htm.

L'incerto e, spesso, nebbioso panorama musicale degli anni '90 non ha dato moltissimo a chi ama davvero la musica, ma almeno ha consentito di poter distinguere ed apprezzare più facilmente le produzioni migliori. Se per molti artisti gli onori sono arrivati più per esclusione del resto che per meriti effettivi, per alcuni il decennio che ci lasciamo alle spalle è solo un tratto di strada, e quindi non ci sono state mode da assecondare né problemi di classifica (anche perché i soldi c'erano già).

David Sylvian è senz'altro uno degli appartenenti alla seconda categoria di grandi degli anni '90. Questo live del '94 è la testimonianza del tour e, prima ancora, della collaborazione con Robert Fripp, concretizzata in studio con The first day, album di frontiera fra rock e new wave che ha stupito molti per il brusco cambio di direzione di Sylvian. Damage approfondisce il discorso ed è uno splendido esempio del fatto che un grande musicista può superare molti confini senza perdere il filo della sua arte.

E' un live che si è caricato le spalle di rock senza sporcarsi, dove vigore e rigore sono davvero quasi coincidenti, in cui c'è spazio soprattutto per la riproposizione dal vivo dei brani di The first day, ma anche per tre da Gone to earth e per uno degli "ex-neo-Japan" Rain tree crow. Rispetto al David Sylvian che molti potrebbero aspettarsi ci sono parecchie differenze: la prima, fondamentale nelle canzoni e nei suoni, si chiama Robert Fripp, mente geniale ed aperta che dal progressive, di cui è stato uno dei creatori, ha saputo continuare a cercare il nuovo sia con lo straordinario marchio King Crimson, sia in solitudine, sia con altri sperimentatori di territori possibili, Eno su tutti. La chitarra di Fripp suona anche qui in un modo che non raccoglie mai consensi planetari perché non ammicca e non sembra voler chiudere un discorso; i suoi assoli sono esplorazioni verso l'esterno del brano, occhi che guardano spesso oltre i margini che ciascuno immagina, e seguirli può portare davvero lontano.

I musicisti che suonano in questo live contribuiscono a creare un suono duro ma asciutto, mettendo la tecnica a servizio non tanto dell'aspetto generale dei brani, quanto piuttosto dei particolari, degli angoli, delle aggiunte e delle smussature, per cui il risultato è un album sofisticato e avvolgente, per nulla leggero anche se spesso immerso nelle atmosfere che sono un po' la cifra di Sylvian. Alla batteria c'è Pat Mastellotto, grande già con i Mr. Mister (chi se li ricorda?) e allo stick (basso verticale pieno di corde reso famoso da Tony Levin e protagonista della meravigliosa Don't give up di Peter Gabriel) suona Trey Gunn: entrambi fanno parte dell'ultima formazione dei King Crimson, e danno forza e precisione al suono complessivo, dilatato dalla infinite guitar di Michael Brook (che, passndo ancora per Brian Eno, ci porta agli U2 e ci ricorda che the Edge un po' è bravo e un po' ha studiato a memoria…).

E poi potrei parlare ancora per molto di Damage, ma sarebbe piuttosto il caso di smetterla di leggere e comprarlo: il CD è in una confezione molto bella ed ha uno strato in oro 24 Kt; non che torni utile durante l'ascolto, però:-)).

A presto

© Copyright 2000 Pier Luigi Zanzi -http://www.music-on-tnt.com