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Copertina dell'album
Artista/Gruppo: Wim Mertens
  Titolo album: Maximizing the audience  
  Etichetta: Materiali sonori  
  Web site: Sonicroket  
Recensore: Alfonso Pone

© Alfonso Pone per http://www.music-on-tnt.com

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Questo di Wim Mertens è un cd che mi ha lasciato molto perplesso. E' un disco difficile da ascoltare pur risultando un bel disco, ma a tratti io l'ho giudicato inascoltabile.

Cosa mi ha spinto a dire che è inascoltabile è presto detto. Mertens ha prodotto un cd che io potrei tranquillamente definire un concept album.
Ma un vero concept album. In particolare mi riferisco al primo brano Circles che si apre con un sax stranissimo, emette solo due, tre note per quasi 5 minuti, fin quando gli si aggiunge un clarinetto. Fin qui tutto bene (o quasi) il fatto è che ripetitivamente gli strumenti suonano la stessa ripetitiva melodia per quasi 20 min! Sconfortante!

ll mio moto di stupore e sconcerto si mitiga con il secondo pezzo, Lir che si apre con una bellissima introduzione al piano che, come in Circles, detta le basi della melodia della parte restante del brano. Lir si sviluppa per ben 19 minuti e seppur alla fine io riesca ad apprezzarlo, devo riconoscere che mi ha non poco provato.
Provato per la sua linea melodica che ad inizio brano prefigura sviluppi interessantissimi ma che rimane molto simile a se stessa fino alla fine. Mi aspettavo una qualche svolta sia ritmica che melodica che non ho riscontrato.

Maximizing the audience si presenta sempre con un attacco di pianoforte anche molto sostenuto a cui si aggiunge una voce che nemmeno a dirlo canta adattando il testo sulla stessa melodia ripetitivamente e ossessivamente. Devo comunque riconoscere a questo brano una certa vivacità che sinceramente non mi aspettavo più dopo quasi 40 minuti, sicuramente è quello che mi è piaciuto di più. Convincente quando al piano si affianca un violino.

The fosse, il quarto brano mi ha quasi prostrato. Riprende il tema portante di Lir a cui poco dopo si aggiungono due voci e un violino. Lo sconcerto iniziale ascoltandolo mi ha invece lasciato una piacevole sensazione di freschezza e leggerezza.

Whisper me mi chiarisce (forse) un paio di cose sulla genesi di questo cd.

Probabilmente Mertens quando lo ha registrato, intendeva introdurre una certa melodia per poi riprenderla e successivamente svilupparla all'interno di vari brani. Se questa era l'intenzione a mio modesto avviso c'è riuscito in parte. Non mi sembra infati, che i temi dei primi pezzi siano stati rivisti a fondo, a me è sembrato un lavoro un tantino superficiale seppur dotato di un notevole fascino in alcuni suoi momenti.

Concludendo non mi sento di promuovere questo cd, ma neanche di bocciarlo. Semplicemente a me personalmente non è piaciuto. Ammetto che non avevo mai ascoltato questo artista prima e rimango della mia opinione che si tratti di un qualcosa di incompiuto. Ascoltandolo mi è mancato sempre qualcosa, non so cosa ma è quello che ho provato e che vi comunico.

Non lo ritengo assolutamente adatto a un'adolescente in vena di sperimentare generi nuovi, ma come capita potrei tranquillamente sbagliare. A voi il giudizio finale, ascoltatelo e fatemi sapere.