Francesco Pernice


 

lavori in corso


 


cenni biografici



Francesco Pernice è nato a Cernobbio (Como) nel 1944. Giovanissimo è a Roma dove compie gli studi. Nel 1969 si lega ad un gruppo di giovani artisti romani partecipando a feste popolari e manifestazioni di lotta in particolare nella zona operaia del tiburtino.
Nel 1970 è tra i dieci fondatori del gruppo "Alzaia" che apre, nel centro storico di Roma, un proprio spazio per rassegne di arti figurative ad attività culturali.
Si realizzano molte iniziative miranti ad inserire nel circuito dell'arte e della cultura "ufficiali" tutte quelle esperienze che per la loro collocazione sociale e per i connotati di ricerca e sperimentazione non avrebbero trovato spazi nelle strutture pubbliche e private.
Nel 1976 l'Alzaia si trasforma definitivamente in società cooperativa e ne assume la presidenza. ciò ha significato il definitivo e naturale evolversi di quella linea di interventi nel sociale che il gruppo fondatore aveva posto e sviluppato, sono di questi anni gli interventi effettuati in varie strutture espositive pubbliche e private, quali la Quadriennale di Roma, la Biennale di Venezia, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna.
Esauritasi l'esperienza del gruppo fondatore dell'Alzaia, Pernice indirizza il proprio interesse nella ricerca di un più stretto rapporto tra gli specifici delle discipline che concorrono a definire immagini ed oggetti.
Si delinea quindi negli anni 80 una estetica basata sulla commistione tra arte, design e architettura.
É di questi anni, in collaborazione con altri studi, la partecipazione a numerosi concorsi pubblici tra i quali: Una piazza per Scicli; Piazza a Catanzaro; Il cimitero per il Comune di Ciampino; La piazza di Badoere; Un oggetto balneare per il Comune di Cattolica; e la realizzazione di rassegne quali: "Libro Aperto" per il Comune di Roma Ass.to alla Cultura; "Montecassino e la cultura scritta" per la Regione Lazio; "I nostri 100 anni" a Palazzo Braschi per il Comune di Roma; "La città dei fili" per il Comune di Ciampino.
Contemporaneamente fonda lo "Studio Per", che realizza progetti di design, grafica e architettura, cura il progetto grafico di alcuni periodici, realizza marchi, logotipi, manifesti e materiale pubblicitario per alcune ditte, enti pubblici ed associazioni.
Attualmente è in fase di avanzata realizzazione la chiesa di S. Eugenio I papa nel comune di Castelgandolfo nella zona di Pavona il cui progetto, del 1988, sta ora per essere completato con l'apparato iconografico e con l'arredo, il calice e la patena sono stati realizzati da Cleto Munari.
Sue opere si trovano in varie collezioni e in alcuni musei, tra i quali:"Solidariedad" Santiago del Cile; "Museo Palestinese" Beirut; "Museo d'Arte Antica e Moderna di Casamari" Abbazia di Casamari; "Collezione Camera di Commercio di Latina" Latina; "Galleria Nazionale di Praga" Praga.
Hanno scritto di lui tra gli altri: Paolo Balmas, Michel Bohbot, Arturo Bovi, Michele Costanzo, Elio Mercuri, Dario Micacchi, Duilio Morosini.