G.D'Angela Serial Composition Page
COMPOSIZIONE E TECNICHE DI ARRANGIAMENTO


Contenuto

I. Tecniche seriali
II. Tecniche di Armonia e Contrappunto


Tecniche Seriali

La Serie Dodecafonica

La serie dodecafonica è uno dei pilastri portanti del sistema dodecafonico.
La sua codificazione, viene normalmente attribuita ad Arnold Schonberg.
Il grande teorico e compositore austriaco ci lavorava intorno al 1920, parallelamente al compositore viennese Joseph Mathias Hauer che intuì la serie dodecafonica derivandola dallo studio dell'antica musica cinese.
La serie dodecafonica era un tentativo di liberarsi dalle strutture della musica tonale tramite l'uso di strutture melodico armoniche, basate sull'assoluta equivalenza dal punto di vista armonico e melodico dei dodici toni componenti il sistema temperato.
Essa deriva dalla scala cromatica. Le dodici note che compongono la scala cromatica vengono arrangiate dal compositore con un ordine da egli scelto, in modo tale che non venga ripetuta una stessa nota prima che il totale dei 12 suoni di cui la scala cromatica è composta, sia stato utilizzato.
Si può dire quindi che una serie dodecafonica, non è altro che una permutazione senza ripetizioni delle 479.003.600 possibili della scala cromatica.


Ordini Seriali e Melodia

Da una serie dodecafonica (O), possono derivare altri tre ordini diversi di serie:
Inverso (I),Retrogrado (R) , Retrogrado dell'Inverso (RI) .
Questi ordini possono essere trasportati assieme alla serie originale (O), su tutti i 12 gradi della scala cromatica.
Tutto questo materiale melodico-armonico, offre al compositore una mole notevole di materiale atonale in cui però giace una intrinseca coerenza strutturale.
La tecnica compositiva dodecafonica, è altamente strutturata a livello teorico e le nozioni da apprendere non si esauriscono certo qui, ma prima di andare avanti consiglio al lettore, se non lo avesse già fatto ovviamente, di ascoltare alcuni brani "storici" della musica seriale.
Mi sento di suggerire come primo brano da ascoltare, il valzer dai " 5 Klavierstucke op. 23 " di Schonberg per pianoforte solo, che, essendo il primo pezzo dodecafonico che pubblicò, contiene materiale seriale ancora poco elaborato ( viene presentato solo l'ordine (O) della serie) e quindi di facile interpretazione.
Nella composizione melodica seriale bisognerebbe evitare quelli intervalli che potrebbero conferire alla serie qualche richiamo alla tonalità.
Ad esempio, se la nostra serie cominciasse con le seguenti note: C E A B D# G F#...il suo contenuto cadenzale eroderebbe il significato intrinseco stesso della serie. Quindi nel comporre una serie si cercherà di evitare che al suo interno, si annidino accordi propri del sistema tonale se non per scopi particolari che spiegherò in seguito.
Consiglio anche di evitare l'utilizzo persistente di un medesimo intervallo.
Ovviamente vi sono diversi procedimenti tecnici, oltre agli accorgimenti poco fa enunciati,che potrebbero rendere una serie più o meno interessante, ma questo è l'aspetto più divertente e caratteristico a mio avviso dell'atto compositivo, che pertanto lascio sondare alla mente creativa del lettore.
Mi limito per il momento ad esemplificare un procedimento tecnico qualunque, il primo che mi viene in mente, al fine di dare un'idea più precisa dell'affermazione precedente.
Ad esempio si potrebbero considerare gruppi di 3 note * 4 , come elementi costitutivi della serie, ed ogni elemento potrebbe essere un ordine, dei quattro sopra detti, differente dagli altri ed ovviamente trasposto.
Ecco un esempio da me composto su quest'ultimo principio:
(O)=F G D (I)=F# E A (R)=G# C# B(RI)=D# A# C
Cercate di capire il principio matematico (che comunque spiegherò in seguito) per comporre serie siffatte !
A tutte le serie può applicarsi il concetto di dispersione di ottava!
C'è altro da notare nella mia serie?...;-)

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...to be continued

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