Piano di lavoro di EDUCAZIONE TECNICA a.s.1998-1999

Programmazione di EDUCAZIONE TECNICA - a.s. 1999 - 2000 - sezioni A e B

 

Insegnante: Gabriele Chiesa

Premessa

Il Collegio dei Docenti indica il quadro generale di riferimento educativo che viene definito nel Piano Educativo di Istituto. Il Consiglio di Classe definisce le finalità particolari e interdisciplinari che intende perseguire e precisa obiettivi comuni. A integrazione di tale programmazione si determinano ulteriori finalità e obiettivi, più strettamente correlati al mondo tecnologico.

La programmazione individuale di disciplina qui proposta non si pone in contrasto con le indicazioni formulate in sede collegiale. L'organizzazione delle finalità, degli obiettivi, dei contenuti, dei metodi, degli interventi, dei tempi, della valutazione e della comunicazione viene qui sviluppata come approfondimento, integrazione e sviluppo di quanto deliberato dal Collegio dei Docenti e dai Consigli di Classe. L'insegnante, sulla base dei riconosciuti diritti alla libertà di insegnamento, rivendica il valore della propria diversità proprio nel momento in cui si intende giustamente valorizzare la diversità dell'allievo. Questo piano di lavoro si pone come definizione di riferimenti e non come gabbia culturale. Il ruolo educativo dell'insegnante presume infatti l'esercizio della libertà, della flessibilità e di un insieme complesso di valori cui non è estraneo l’anticonformismo costruttivo.

L'insegnante rivendica il diritto di agire nel quadro della filosofia educativa in cui crede e di perseguire fini, finalità, obiettivi, valori che, pure indicati dalla vigente legislazione scolastica, costituiscono mete educative da perseguire valorizzando lo stile, la personalità e le competenze individuali. Essendo la libertà un valore collettivo è necessario che venga integralmente vissuta in modo positivo da tutti gli elementi che partecipano al processo educativo.

 

 

L'Educazione Tecnica si occupa del rapporto tra l'uomo e il modo del costruito. Quasi l'intera realtà che viviamo rientra in questo campo di azione.

 

 

Finalità generali

Le seguenti finalità generali vengono proposte come centrali:

q CAPACITÀ DI ESSERE LIBERO

q CAPACITÀ DI ESSERE LOGICO

q CAPACITÀ DI INTEGRARSI CRITICAMENTE NELL' AMBIENTE

Queste concorrono alla costruzione dell' UOMO INTEGRALE, in modo da consentirgli di conseguire la CAPACITÀ DI FARE CULTURA, intesa come l'insieme delle capacità di donare, creare, costruire, modificare....

All'interno dei fini generali si possono identificare le seguenti

Finalità particolari

l Adattamento sociale critico

l Strutturazione critica di un sistema di valori di riferimento

l Presa di coscienza della propria cultura tecnologica

l Acquisizione dei linguaggi attraverso cui si esprime e comunica la cultura tecnologica

l Acquisizione degli strumenti logici e delle capacità operative per l'intervento sull'ambiente

Queste finalità non sono di esclusiva pertinenza dell'area tecnologica ma vanno comunque perseguite in riferimento all'educazione tecnica.

Dal PROGRAMMA MINISTERIALE (D.M. 9 feb. 1979):

... "Una forma completa di cultura deve comprendere il possesso di capacità produttive tali da rendere possibile la partecipazione al lavoro e la capacità di riflettere criticamente sui problemi produttivi e di risolverli al fine di individuare fra le diverse soluzioni quella più rispondente sul piano costruttivo, produttivo, economico, sociale."...

CULTURA TECNOLOGICA significa :

q presa di coscienza di ciò che vuol dire vivere in una società tecnicizzata

q presa di coscienza dei problemi umani, ambientali, tecnologici.... collegati a un certo

livello di avanzamenti tecnici e all'uso generalizzato di tecnologie complesse

Questa cultura tecnologica sta alla base dell'educazione tecnica in quanto gli uomini sono essenzialmente dei progettisti (si adattano all'ambiente modificandolo). Da ciò deriva l'idea di concepire la cultura come intervento. Un primo obiettivo educativo è quindi individuato nel raggiungimento del

passaggio dal CONSUMO PASSIVO alla PRODUZIONE ATTIVA,

in modo che i ragazzi imparino a vivere creativamente il loro rapporto con la società.

Da queste premesse nasce la definizione delle abilità, identificate sul modello della sequenza logica di acquisizione delle capacità che propongo qui di seguito:

1) PERCEZIONE

2) CLASSIFICAZIONE

3) SELEZIONE

4) ANALISI

5) SINTESI

6) APPROPRIAZIONE

7) IMPIEGO CRITICO

8) VALUTAZIONE E AUTO VALUTAZIONE

Queste fasi non possono essere considerate come esattamente sequenziali e si verificano continuamente sovrapposizioni e ritorni nel processo di apprendimento. Per potere comunque giungere a definire un modello di valutazione, questo schema può essere utilizzato per inquadrare gli obiettivi specifici della materia.

Obiettivi dell' Educazione Tecnica :

dal PROGRAMMA MINISTERIALE (D.M. 9 feb. 1979)

..." L'educazione tecnica si propone di valorizzare il lavoro come esercizio di operatività, unitamente all'acquisizione di conoscenze tecniche e tecnologiche"...

Si definiscono pertanto i seguenti

 

OBIETTIVI

 

Obiettivi specifici

Sulla base del modello generale delle sequenze logiche per l'acquisizione delle capacità e in relazione alle considerazioni sopra esposte, si propone una sequenza modellata in relazione alle specificità dell'educazione tecnica.

Conseguimento delle capacità di :

 

1

Riconoscere forme e funzioni

2

Assumere informazioni relative al lavoro che si sta svolgendo

3

Comprendere e utilizzare linguaggi specifici di tipo tecnologico

4

Scegliere strumenti idonei per intervenire sulla realtà

5

Individuare elementi semplici di strutture anche complesse

6

Analizzare le funzioni dell'elemento semplice e l'idea che in esso si realizza

7

Riscoprire tecniche e tecnologie relative all'oggetto della ricerca

8

Rielaborare concetti e principi generali

9

Progettare azioni, oggetti, strumenti

10

Realizzare autonomamente

11

Valutare i risultati del proprio lavoro

12

Comunicare e condividere i risultati del proprio lavoro integrandolo nell’ambiente

 

La valutazione finale semplificata verrà comunque effettuata attraverso la verifica della posizione dell'allievo nei confronti degli obiettivi indicati nella scheda ministeriale e seguendo i corrispondenti criteri più avanti definiti.

 

 

CONTENUTI

dal PROGRAMMA MINISTERIALE (D.M. 9 feb. 1979)

..."Il raggiungimento di obiettivi diversi e complessi come quelli enunciati, richiede l'organizzazione di varie attività degli allievi, operative, di studio e di ricerca. Tali attività orienteranno l'alunno alla conoscenza di:

a)

i grandi settori della produzione relativi ai bisogni fondamentali dell'uomo e le tecnologie in essi impiegate;

b)

i metodi e gli strumenti utilizzati da alcune tecniche e tecnologie;

c)

alcuni principi riguardanti l'economia, la tecnica, la tecnologia e il loro rapporto con l'uomo e con l'ambiente."...

I contenuti vanno finalizzati al conseguimento degli obiettivi sopra esposti e vanno quindi individuati seguendo il criterio dell'utilità del percorso didattico che essi consentono e dei bisogni culturali degli allievi. Verranno quindi determinati in maniera flessibile per ogni classe e saranno perseguiti solo in quanto mezzi per il raggiungimento degli obiettivi proposti.

Segue la definizione dei contenuti, diversi per ogni classe. Quello che viene proposto costituisce uno schema di riferimento generale.

PROGETTAZIONE E DISEGNO TECNICO

CLASSI PRIME

Osservazione

Figure piane

Forme e strutture elementari

Ingrandimenti e riduzioni

Modulo

Origami

Colore

Realizzazione di semplici modelli in cartoncino

Misurazioni

Lettura e progettazione di semplici oggetti tecnici

Impiego degli strumenti da disegno

Elementi di informatica e ambienti operativi

Scrittura unificata in stampatello

Elementi di comunicazione telematica

Elementi di grafica digitale

Produzione di ipertesti elementari (HTML)

CLASSI SECONDE

Assonometria cavaliera, isometrica

Figure solide e piane

Quotatura dei disegni

Simboli convenzionali

Scale di proporzione

Design e grafica

Elementi di fotografia

La comunicazione visuale

Informatica, applicazioni produttive

Strumenti ad alta tecnologia di impiego diffuso

grafica digitale

Produzione di ipertesti HTML

CLASSI TERZE

Norme convenzionali

Studio progettuale e grafico di oggetti

Sezioni, prospettive

Strumenti di misura e tolleranze

Elementi di robotica

Realizzazione di semplici circuiti elettrici

Proiez. ortogonali e assonometrie

Rappresentazione in scala di solidi

Applicazioni del foglio di calcolo

elaborazione testi, archiviazione

grafica digitale

gestione di informazioni ipertestuali (WEB design)

L'AMBIENTE

CLASSI PRIME

 

CLASSI SECONDE

Ambiente e intervento dell'uomo

 

Tecnologia e salute

Educazione stradale

 

alimentazione

CLASSI TERZE

Uomo e tecnologia

Energia e ambiente

LA PRODUZIONE E I SUOI SETTORI

CLASSI PRIME

Materie prime

Caratteristiche dei materiali

Agricoltura

Legno, carta, vetro, fibre tessili, pellami

Concetti di bisogno e bene

Concetti di semilavorato e prodotto finito

CLASSI SECONDE

La casa e i suoi impianti

Petrolio: ricerca, estrazione, lavorazione

Combustibili, combustione

materiali per la produzione

CLASSI TERZE

Settori della produzione

Elettricità: produzione e applicazioni

Orientamento scelte dopo la licenza

Metalli e leghe

Altri interventi educativi:

Interventi rivolti all'educazione stradale sono previsti nel corso dell'intero triennio. L'argomento è destinato ad essere trattato in modo autonomo nel corso del primo anno. Negli anni successivi continua ad essere sviluppato, mantenendolo correlato a temi specifici quali: l'urbanistica, i motori e i mezzi di trasporto per le seconde; l'energia, l'inquinamento e la sicurezza per le terze.

Interventi rivolti all'educazione alla salute in senso esteso nonché a un sereno, gratificante e psicologicamente equilibrato rapporto con la vita in generale e con la scuola.

in particolare sono previsti come:

q direttamente inerenti a un vasto insieme di argomenti il cui sviluppo è programmato nel corso dell'intero triennio (ambiente, sviluppo, inquinamento, tecnologia e sicurezza, alimentazione, orientamento alle scelte...)

q correlati a uno stile educativo che pone come assolutamente centrale l'allievo con la sua individualità e dignità di persona integrale. In questo contesto e nel quadro dei fini generali già dichiarati, l'insegnante tenterà di proporsi e di proporre l'AMORE come strumento e come fine formativo.

In questo quadro, agli allievi viene offerta la possibilità di un contatto diretto e strettamente riservato con l'insegnante attraverso lo scambio di posta.

La corrispondenza verrà consegnata con modalità che non interferiscano con la normale attività didattica. Viene fatto divieto di leggere o scrivere in orario di lezione.

METODI

Dal PROGRAMMA MINISTERIALE (D.M. 9 feb. 1979) :

...." I diversi temi e i relativi obiettivi didattici richiederanno attività di diverso tipo, alternate opportunamente, seguendo un itinerario didattico organizzato come successione di esperienze. Ogni esperienza proporrà agli allievi una situazione problematica e quando possibile di tipo sperimentale."...

Sono perfettamente consapevole del fatto che il percorso proposto è ambiziosio e che i contenuti sono complessi ed estesi. La programmazione costituisce comunque una struttura di riferimento e non un elenco di tappe da rispettare. I traguardi sono costituiti come punti cui tendere e non come obiettivi presuntuosamente certi. Tutti i contenuti sono stabiliti come mezzi per giungere alla realizzazione delle finalità generali della materia e dell'educazione in generale.

L'educazione tecnica dovrebbe essere caratterizzata da operatività e sperimentazione. Gli aspetti dimostrativi e teorici verranno perciò limitati al necessario, sviluppando invece le occasioni di produttività diretta (manualità) compatibilmente con le condizioni ambientali.

L'articolazione dei contenuti rende necessaria una prassi di lavoro molto elastica che potrà perciò sfruttare sia il lavoro individuale, che quello di gruppo o collettivo, prendendo spunto dai diversi riferimenti storici, antropologici, di ricerca...

Il quadro culturale e sociale che viviamo è caratterizzato da una comunicazione sempre più largamente multimediale e proporzionalmente meno verbale. Le giovani generazioni hanno sviluppato un processo di acquisizione della conoscenza diverso da quello che ha caratterizzato la formazione degli attuali docenti: mentre il problema centrale era in passato l’accesso alle informazioni (in termini di quantità), ora la questione principale consiste nella selezione delle informazioni (in termini di qualità).

L’eccesso dei dati disponibili ed effettivamente trasmessi ha comportato il notevole innalzamento della soglia di percezione e il conseguente fisiologico sviluppo di una sorta di sordità mentale.

La discriminazione sulla massa dei dati che viene rovesciata nell’ambiente tende così ad avvenire sempre meno in base a considerazioni di valore, per le quali non risultano più disponibili sufficienti tempi e strumenti, e sempre più in relazione alla varietà e qualità degli modelli espressivi messi in atto.

Lo schema di comunicazione essenzialmente verbale viene subito posto in relazione a ciò che risulta prevalentemente superato e meno vitale. L’attenzione e la ricettività vengono invece concesse in misura crescente in corrispondenza alla ricchezza dei modelli espressivi che concorrono nello stesso messaggio.

La sfida che si pone all’educatore è quindi quella di saper impostare la comunicazione in modo efficace, servendosi in modo estensivo ed integrato dei linguaggi non verbali. L’insegnante non si limiterà tuttavia a riproporre meccanicamente moduli audiovisivi preconfezionati (impiego di videocassette…) in quanto tale soluzione cancella proprio l’interazione costruttiva che si intende invece perseguire.

L’insegnante si propone piuttosto di conferire un’impronta multimediale alla comunicazione con gli allievi, valorizzando anche gli aspetti della presenza individuale, della postura ecc.. Curerà inoltre la rapidità (essenzialità) e la varietà dei messaggi trasmessi, in quanto i ragazzi sono ormai abituati a recepire come rilevanti prevalentemente le sequenze di informazioni e stimoli che si presentino con il tipo di ritmo che riconoscono come proprio della loro esuberante vitalità.

STRUMENTI

Tutti i disponibili strumenti tecnici, educativi e logici saranno utilizzati secondo le necessità: elaboratore, stampante, scanner, modem, connessioni LAN e telematiche, macchina fotografica, telecamera, videoregistratore, episcopio, registratore, monitor e TV, proiettore diapositive, lavagna luminosa, gessi colorati, squadre, compasso, album, questionari, relazioni, grafici... Si prevede un largo utilizzo del laboratorio informatico, delle sue strumentazioni e delle tecnologie avanzate disponibili.

Compiti e studio a casa verranno assegnati solo per quanto necessario, dal momento che ritengo di dover ottenere il massimo della attenzione e della produttività in classe. Cinque ore consecutive al giorno sono, a mio parere, un carico già molto pesante per i bambini, per tacere poi degli impegni pomeridiani. In considerazione del fatto che già esistono materie di studio che non possono prescindere da un momento di riappropriazione individuale delle informazioni, ritengo di non dovere gravare ulteriormente sugli impegni esistenti, se non assegnando attività limitate e gratificanti.

Gli allievi sono fermamente invitati, nel pomeriggio o alla sera del giorno in cui si è tenuta la lezione, a scorrere i brevi appunti sul quaderno per fissare gli elementi fondamentali del lavoro svolto.

 

PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA

I contenuti sopra definiti verranno perseguiti al livello individualmente accessibile da ogni allievo, tenendo conto, per quanto possibile, di tutti i fattori che condizionano il suo personale apprendimento, la capacità di comprensione e attenzione e le sue specificità.

In tutti i casi che lo richiedono si procederà quindi all'identificazione di obiettivi personalizzati, potenziati o ridimensionati, a seconda dei casi. Tali particolari obiettivi verranno dichiarati nel registro personale e aggiornati e ridefiniti quando si renda necessario. La valutazione, per logica conseguenza, non verrà effettuata in termini assoluti, dovendo tener conto degli specifici obiettivi eventualmente stabiliti.

 

INTERVENTI PERSONALIZZATI

Gli interventi personalizzati di stimolo, recupero, consolidamento e potenziamento verranno riportati sul registro, per ogni allievo, sotto forma di una o più delle seguenti tipologie:

1

assegnazione di semplici incarichi operativi gratificanti

2

interventi diretti di guida e supporto da parte dell'insegnante

3

interventi informali dei compagni in grado di fornire supporto

4

assegnazione di esercitazioni e studio a casa

5

assegnazione di incarichi operativi di fiducia e responsabilità

6

lezione e spiegazioni alla classe nel suo insieme

7

spiegazioni personali di approfondimento e/o correzione

8

lavoro di ricerca e/o studio per gruppi

9

approfondimenti di studio e ricerca personali

TEMPI

Nel processo educativo, assolutamente centrale è l'allievo e la sua individualità. Ogni alunno presenta propri modelli di risposta agli stimoli educativi, modelli che modifica nei vari contesti o che abbandona e/o acquisisce maturando ed evolvendosi. I tempi e i modi dell'apprendimento di ciascuno risultano perciò largamente indeterminabili e la dinamica che si crea nel gruppo classe risulta generalmente imprevedibile.

Il piano di lavoro va a definire percorsi culturali che ci si propone di perseguire attraverso diverse unità didattiche e non costituisce un verbale di giuramento. I contenuti delle proposte variano perciò in funzione degli interessi, dei bisogni, delle risposte che la classe esprime come gruppo. Le unità didattiche possono essere accantonate, sostituite, integrate, approfondite, secondo le necessità che si manifestano.

La determinazione dei tempi da dedicare a ciascuna attività è perciò, a mio parere, estremamente pericolosa e nociva per un lavoro che possa definirsi autenticamente educativo. Una definizione larga e approssimativa sarebbe invece poco seria ed inutile. Molto più realistico e responsabile diviene, a questo punto, prendere atto del fatto che i tempi derivano dal tipo e dalla qualità delle risposte che provengono dal gruppo classe e dai bisogni che nascono e si trasformano.

E' quindi dal registro di classe che vanno rilevati i tempi di un processo inteso come servizio da parte del docente, non è la classe che si deve adeguare ai tempi previsti, ma l'insegnante che si adatta ai tempi e alle necessità degli utenti. I tempi effettivamente dedicati alle singole unità didattiche verranno riportati sul registro personale

Lo svolgimento delle lezioni di educazione tecnica verrà distribuito negli spazi classe, aula disegno, laboratori (abitualmente, ogni settimana, 1 ora per ciascuno dei tre).

 

VALUTAZIONE

La valutazione si pone rispetto al quadro dell'intera programmazione non come momento staccato di verifica ma come obiettivo e strumento di lavoro. Essa non viene posta in atto in esclusiva autonomia da parte dell'insegnante ma tende a coinvolgere attivamente gli allievi che devono essere messi in grado di effettuare in ogni momento del processo didattico una valutazione critica della loro posizione nei confronti delle fasi di apprendimento.

Le sfasature rilevate tra programmazione e gradi di apprendimento verranno registrate al fine di disporre tentativi volti alla rimozione degli ostacoli che le hanno create. Tale registrazione verrà effettuata attraverso l'osservazione del comportamento sociale e dei prodotti del lavoro scolastico individuale, per gruppi e collettivo. Il docente registrerà anche i comportamenti e gli indicatori della qualità di partecipazione al processo educativo messi in atto dagli allievi.

La valutazione da riportare sulla scheda ministeriale, sarà effettuata utilizzando le osservazioni relative alle voci prestampate e seguendo i criteri stabiliti collegialmente.

Qualora si rendano necessarie integrazioni, verranno definite ulteriori voci per i singoli allievi che manifestino la necessità di una valutazione più specifica.

COMUNICAZIONE

Il docente si propone di valorizzazione la produzione didattica degli allievi attraverso la comunicazione e la condivisione integrata nell’ambiente.

L’obiettivo è quello di muoversi dalla logica di una scuola dai "muri trasparenti" verso la "frantumazione dei muri", in modo da sviluppare il massimo livello di partecipazione attiva alla promozione di nuove dinamiche di conoscenza e collaborazione con le famiglie e con l’intera società.

Si tratta di raccogliere la sfida dell’interazione con le agenzie di produzione scambio e diffusione della cultura. L’insegnante ha scelto di perseguire questa strategia di fondo attraverso le seguenti scelte sperimentali.

  1. Comunicare il profilo personale dell’insegnante (in modo che i genitori dispongano di qualche elemento in più per conoscere "CHI" sta contribuendo all’educazione e alla formazione dei figli).
  2. Comunicare la programmazione triennale dell’insegnante in modo che sia possibile, per le famiglie, capire come si articola il percorso educativo proposto.
  3. Consentire agli allievi di potere effettuare registrazioni audio delle lezioni; registrazioni video potranno essere realizzate nel quadro di produzioni didattiche mirate e sotto la guida dell’insegnante.
  4. Utilizzare Internet per pubblicare e diffondere i prodotti didattici degli allievi.

 

L’insegnante è raggiungibile, per contatti e informazioni, anche utilizzando la posta elettronica:

profet@libero.it

 

Le informazioni ai punti 1 e 2 sono reperibili anche agli indirizzi internet:

http://users.iol.it/gabriele.chiesa/scuola/profilo.htm

http://users.iol.it/gabriele.chiesa/scuola/program.htm

Per le iniziative di cui al punto 4 e per la comunicazione e interazione con le agenzie

educative e culturali:

http://digilander.iol.it/profet/

http://www.freeweb.org/scuole/scuolamedia/



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