L'anno stesso venne posta la prima pietra << ....per l'erezzione a fondamenti del Pubblico Oratorio....>> e sicuramente, date le modestissime dimensioni della costruzione, i lavori vennero ultimati in poco tempo. Tuttavia solo nel Gennaio 1750 Andrea Rizzini, comunicando al Vicario Generale della diocesi che la <<...fabbrica.... con la benedizione del Signore era compita....>> lo pregò, anche a nome dei suoi fratelli, che fosse <<...destinata la visita formale dell'Oratorio medesmo, al fine che Ella rilevi se fatto a norma dell'Eclesiastiche Costituzioni....>>. Il 27 dello stesso mese il Rizzini, presentatosi nell'ufficio della Cancelleria episcopale di Bergamo, provvide all'ultimo adempimento, con <<...l'assegnazione di una congrua dote....per il perpetuo mantenimento dell'Oratorio....>>. A questo scopo vincolò <<...una pezza di terra campiva e prativa, di pertiche sei ivi contigua, chiamata in Cima detto luogo....del valore di scudi duecento (1.400 lire)....e un pezzo di bosco in detta vicinanza, di pertiche quattro e mezza, chiamata sotto il Castello alto.... del valore di lire cinquecento.....>>, Il giorno dopo don Cristoforo Milesi, prevosto di S. Giovanni Bianco, su preciso mandato della Curia Vescovile, ispezionò il nuovo <<Oratorio>>, che trovò <<...esser fatto a norma delle Costituzioni Ecclesiastiche, con la porta maggiore corrispondente alla pubblica strada e provvisto di vasi sagri e necessarie suppellettili, con l'ancòna, nella quale è dipinto S. Andrea Apostolo.....; in somma ha tutti li requisiti necessarij per celebrarvi la Santa Messa.....>>. Sulla base di questa relazione, la chiesetta, il 30 Gennaio 1750, venne finalmente dichiarata .....agibile; mancava solo la benedizione, per la quale fu delegato una volta ancora il prevosto di S. Giovanni Bianco. Alla cerimonia inaugurale non intervenne, però, che aveva così insistentemente caldeggiato quell'iniziativa (forse l'aveva anche suggerita): don Vincenzo Bonzi, il quale era deceduto nel 1747, dopo ben 33 anni di ministero pastorale in quella Parrocchia. A lui, particolare, questo, interessante perchè la cosa riusciva del tutto nuova, succedettero nel corso di quel secolo solo due sacerdoti. L'Oratorio di Schiava dedicato quindi a S. Andrea nel corso dei tempi venne a poco a poco abbandonato, le ultime messe si tennero circa una trentina di anni fa ma in una Chiesa già sconsacrata e solo durante il mese di maggio. Il 9 Febbraio 1990 quindi dopo 240 anni giusti ho fatto rinascere questo luogo come casa........sono però convinto che un pò di sapore di quell'epoca si respira ancora perchè il luogo emana tranquillità e pace. Tratto dal libro San Giovanni Biancoe le sue Contrade |