Gatti di questo tipo vivevano forse nella Valle
del Nilo prima di comparire in Europa. Un gatto di nome Zula,
portato in Inghilterra nel 1868 da militari reduci dalla guerra
d'Abissinia, è stato il capostipite della razza in Europa. Per
l'insolita colorazione dei mantello, l'Abissino viene anche
chiamato Gatto coniglio o Gatto lepre; d'aspetto è molto simile
ai gatti sacri raffigurati nella scultura e pittura egizia. Ha
probabilmente la stessa ascendenza del Mau egiziano. La razza è
stata riconosciuta in Inghilterra nel 1882, e sebbene introdotta
negli Stati Uniti nel 1909, non è diventata molto nota fino agli
anni 1930. Di recente la razza è stata decimata dal virus della
leucemia (FELV) al quale è particolarmente sensibile.
L'Abissino, agile ed elegante, ha mantello corto lucido. Le
orecchie erette gli conferiscono un aspetto vigile; la testa è
leggermente arrotondata. Gli arti devono essere piuttosto snelli
con piccoli cuscinetti plantari; la coda relativamente lunga
grossa alla base non deve presentare tracce di anelli.
Caratteristico dell'Abissino è il mantello leggermente
picchiettato perché ogni pelo porta due-tre fasce di colore
contrastante (picchiettatura o ticking). 1 colori tipici sono il
Ruddy (color selvatico, un bruno dorato o aranciato coi singoli
peli neri all'apice) e il Red o Sorrel (rosso) di un bel rame
intenso picchiettato di marrone. Questa varietà era nota già un
secolo fa ma, apprezzata soltanto negli ultimi due decenni, è
stata riconosciuta solo nel 1963. Sono preferiti gli individui
dai colori più scuri, con parti inferiori color albicocca. Si è
ora scoperto che la colorazione rossa deriva dalla mutazione di
un gene marrone chiaro. Tra le altre varietà dell'Abissino, di
recente la forma Blu è diventata più comune, ma non è stata
ancora riconosciuta. In questo caso la picchiettatura è blu, non
nera. In Inghilterra è allevato un mutante Silver (argento),
ancora più raro della varietà blu. Si è ora ben affermata la
varietà a pelo lungo dell'Abissino, detta Somalo, sviluppata
negli anni 1960 dal ceppo Abissino che possedeva geni "pelo
lungo". In precedenza si erano avuti solo esempi casuali di
questo tipo, in genere trascurati dagli allevatori. Probabilmente
la caratteristica dei pelo lungo è stata introdotta
nell'Abissino attraverso incroci con Persiani prima degli anni
1930. Sebbene diffuso inizialmente nel Nordamerica, il Somalo è
ora largamente presente in Europa e in Australia, dove i primi
individui sono stati presentati in esposizioni nel 1965. La
picchiettatura dei mantello del Somalo è abbondante essendo
presenti sui peli sino a dodici fasce; sono riconosciuti entrambi
i colori Ruddy e Red. Anche se certe forme hanno pelo più lungo
di altre, pulizia e cure non presentano problemi. Il pelo si
sviluppa lentamente e raggiunge la lunghezza definitiva solo
quando il gatto ha un anno e mezzo. Il Somalo assomiglia molto
nel carattere all'Abissino; incrociando le due forme si ottiene
una cucciolata a pelo corto, composta di individui tutti col gene
"pelo corto". Questi, nonostante il loro aspetto,
devono essere registrati come Somali, secondo le norme vigenti
negli Stati Uniti. li loro mantello è più fitto di quello degli
Abissini di razza pura. Gli Abissini non sono prolifici come
altri gatti; nella cucciolata vi è spesso una preponderanza di
maschi. Sono molto popolari come gatti domestici per il loro
carattere vivace e affettuoso.