L'Avana, dal mantello marrone-castano e gli occhi
a mandorla verdi, ha un aspetto del tutto caratteristico. Negli
anni 1950 furono fatti seri tentativi per fissare il color
cioccolato facendo accoppiare un Siamese Sealpoint con un Nero a
pelo corto discendente da un Siamese Sealpoint. La razza derivata
venne presentata per la prima volta a un'esposizione un anno
dopo, nel 1953. La razza è stata infine riconosciuta nel 1958
dal GCCF come Chestnut Brown Forcign (Straniero Marrone-castano).
Vi è stata una certa confusione per la somiglianza tra l'Avana
(come quest'ultimo venne poi chiamato) e il Burmese, che
cominciava allora ad affermarsi in Inghilterra. L'Avana è stato
riconosciuto negli Stati Uniti nel 1959 dalla CFA. Sembra che
negli anni seguenti la razza sia stata "isolata" dalla
sua corrispondente inglese, tanto che sulle due sponde
dell'Atlantico si sono sviluppati due diversi tipi di gatto. Ciò
è derivato dal fatto che gli allevatori inglesi preferivano
sviluppare la razza sulle linee dei Siamese, il che le ha dato un
aspetto più "straniero" rispetto alla corrispondente
razza americana. Il profilo della testa dell'Avana americano non
corre rettilineo dalla fronte al naso ma forma una netta curva.
Negli Stati Uniti l'Avana è giudicato secondo lo stesso standard
del Blu di Russia, eccetto l'ovvia differenza di colorazione.
L'Oriental Self Brown (Orientale Marrone uniforme) e in realtà
il corrispondente dell'Avana inglese più della razza americana
che porta lo stesso nome. Lo standard fissato dal GCCF inglese
permette per gli occhi il solo color verde, mentre i giudici
americani accettano anche colorazioni varianti dal color oro (in
varie tonalità) sino al verde. La forma degli occhi dell'Avana
americano deve essere ovale, non "orientale" come nel-
l'Avana inglese. Vi è anche una corrispondente differenza di
carattere perché gli Avana inglesi hanno un temperamento simile
ai Siamesi, mentre l'allevamento americano ha prodotto gatti più
tranquilli, anche se altrettanto affettuosi e intelligenti.