KORAT

Il Korat prende nome dall'omonima provincia della Tailandia dove la razza ha avuto probabilmente origine molti secoli fa. Nella loro terra nativa questi gatti sono chiamati Si-Sawat, cioè "portafortuna", perché si crede che i loro colori siano di buon auspicio, e per questo sono sempre stati molto apprezzati. Non erano tuttavia esclusivamente limitati alla provincia di Korat; esistono infatti in altre zone della Tailandia loro raffigurazioni risalenti al XIV secolo. La razza è poco cambiata nel corso dei secoli; possiede ancora corpo di taglia media, più robusto e meno "esotico" di quello del Siamese. Il Korat è stato presentato per la prima volta a un'esposizione in Inghilterra nella stessa classe dei Siamese nel National Cat. Club Show del 1896, ma venne squalificato. Non si videro altri Korat fuori della Tailandia fino al 1959, quando ne vennero portati due da Bandkok negli Stati Uniti. Nel 1965 la razza, già abbastanza sviluppata da permettere la creazione di un Club specializzato, è stata riconosciuta da tutte le associazioni americane. Nel 1972 alcuni esemplari vennero portati in Inghilterra e furono ufficialmente riconosciuti tre anni dopo dal OCCF, sebbene non sia ancora stato loro concessa la qualifica di Campione. I Korat rimangono rari e sono soggetti a disturbi respiratori. Temono anche il freddo, forse perché non hanno sottopelo; se però questi gatti sono tenuti in ambiente piuttosto freddo, il pelo cresce più lungo (ma questo impedisce di partecipare a esposizioni). 1 Korat sono piuttosto prolifici; nascono in me- dia 4 gattini, raramente fino a 9. 1 gattini hanno la stessa colorazione blu-argento uniforme degli adulti e raggiungono il pieno sviluppo dopo i due anni. Negli adulti gli occhi di color verde o verde-ambra sono luminosi.
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®ROBERTO GAMBERONI