Questa razza è strettamente associata all'isola
di Man, che si trova al largo della costa occidentale
dell'Inghilterra di fronte all'Irlanda; ma non si sa come vi sia
giunta. Sono sorte varie leggende per spiegarne l'origine, la
presenza sull'isola e la singolare caratteristica di essere priva
di coda. Il Manx è forse stato introdotto dal Giappone, dove il
Robtail era diffuso con successo da secoli, ma certamente è
derivato da una diversa mutazione. La relativa mancanza di coda
nel Manx deriva da mutazione di un gene recessivo. Secondo
un'altra teoria, una nave spagnola dell'Invencible Armada
naufragò al largo della costa dell'isola di Man; sulla nave vi
erano gatti acquistati nel Medio Oriente, alcuni dei quali
raggiunsero la spiaggia e si moltiplicarono. Alcune leggende
narrano invece che le code venivano tagliate ai gatti dagli
invasori irlandesi per ornare i loro elmi; altre riferiscono che
le gatte recidevano sempre la coda ai piccoli per non farli
soffrire da adulti. Poiché questa mutazione genetica comporta un
fattore letale associato alla riduzione della lunghezza della
coda dei Manx, questi gatti devono essere accoppiati con
individui a coda normale e mai tra loro. La lunghezza della coda
nel Manx è variabile; l'ideale sarebbe che non vi fosse alcun
accenno di coda. li Manx è una razza "chiusa in se
stessa"; gli allevatori invece d'impiegare per incroci gatti
americani o inglesi a pelo corto optano per individui a coda
normale nati nelle cucciole del Manx. Il profilo dei corpo della
razza è notevolmente arrotondato dalla testa alla groppa. Le
vertebre lungo la colonna vertebrale sono spesso più corte dei
normale e ridotte di numero, così che la schiena è arcuata. Nel
Manx è anche piuttosto frequente la spina bifida; è perciò
necessario integrare la dieta con acido folico, perché l'aumento
di livello della Vitamina B fa diminuire l'incidenza della spina
bifida nei piccoli. Un altro difetto presente nel Manx è l'ano
anormalmente piccolo che può portare alla stitichezza. Il Manx
è intelligente, socievole; vive bene con tutti, cani compresi.
Alla fine dei secolo scorso, per esempio, un Manx che era buon
compagno di un Bulldog e veniva presentato con questo alle
esposizioni, ottenne assieme al cane molto successo al South
London Bulldog Show. 1 Manx sono piuttosto longevi; un famoso
Manx americano, Grand Champion Nila-Blite Pola, vinse un premio
Best in Show all'età di 13 anni. Questo campione era Bianco con
occhi color rame, ma secondo lo standard fissato dal GCCF sono
ammessi tutti i colori, purché il colore degli occhi si
armonizzi con quello dei mantello. Il mantello del Manx è
insolito, con tessitura somigliante a quella dei coniglio: il
sottopelo è morbido e denso, mentre il pelo è spesso e lungo,
il che fa sembrare il gatto più grosso di quanto sia in realtà.
L'andatura, caratteristica, che assomiglia a quella saltellante
del coniglio, è causata dalla colonna vertebrale accorciata e
dalle lunghe gambe posteriori. Lo standard della CFA per il Manx
differisce leggermente da quello del corrispondente inglese,
perché non sono ammesse tracce della sua ascendenza ibrida,
quali i colori cioccolato, lavanda o la colorazione punteggiata
dell'Himalaiano. La testa dev'essere larga e rotonda. Una forma a
pelo lungo del Manx, battezzata Cymric dal nome celtico del
Galles, è apparsa nel Nordamerica verso la fine degli anni 1960.
La caratteristica del pelo lungo è stata quasi certamente
introdotta dall'impiego di gatti normali a pelo corto, peraltro
portatori del gene "pelo lungo". Varie associazioni
della Cat Fancy Association sono contrarie all'allevamento dei
Manx per il suo scheletro difettoso. Ciononostante, i Manx
esistono da oltre 500 anni, o forse più, e occupano un posto
definito nel folclore felino. Eccetto la Siamese, sono la razza
più immediatamente riconoscibile e sono raffigurati in una
moneta della loro isola nativa.