1. Oggetto: impatto dell’entrata in vigore dell’Euro sui seguenti fattori: domanda, concorrenza e mercati di approvvigionamento
  2. Variabili analizzate: a livello aggregato:
  • effetto positivo, negativo o stanzialmente nullo dell’entrata in vigore dell’Euro sulla domanda del settore in cui l’azienda opera;
  • effetto positivo, negativo o stanzialmente nullo dell’entrata in vigore dell’Euro sul contesto concorrenziale in qui l’azienda opera;
  • effetto positivo, negativo o stanzialmente nullo dell’entrata in vigore dell’Euro sul costo d’acquisto dei beni e dei servizi nei processi di approvvigionamento.
  1. Tabella riassuntiva dei dati raccolti:
  2. TAB:23

    Fattori analizzati

    effetti positivi

    effetti negativi

    effetti nulli o sostanzialmente imprevedibili

    Domanda

    18

    3

    52

    Concorrenza

    9

    9

    55

    Mercati di approvvigionamento

    16

    1

    56

    FONTE: elaborazione personale su dati raccolti tramite intervista diretta in azienda.
  3. Rappresentazione grafica

  1. Commento:
  • Il 71% delle aziende intervistate prevede che l’impatto sulle proprie vendite sarà sostanzialmente nullo o che è difficile fare delle previsioni allo stato attuale.

Solo il 25% delle imprese vede all’orizzonte nascere nuove opportunità derivanti dal venire meno delle monete nazionali internamente all’Unione Monetaria Europea.

Marginale (circa il 4%) è il peso delle imprese che teme una ricaduta delle vendite.

  • Il 76% delle PMI non teme un intensificarsi della concorrenza a seguito dell’introduzione dell’Euro.

Una quota rappresentata dal 12% teme invece un incremento della competitività dei propri concorrenti, sia appartenenti all’area della moneta unica, sia di origine extra-UM. Fra questi coloro che appartengono ai Paesi in via di sviluppo potranno beneficiare dell’effetto svalutazione della propria moneta contro l’Euro.

Forti della propria competitività, il 12% delle imprese reputa positivo l’impatto dell’introduzione dell’Euro sul proprio volume d’affari.

  • Circa l’impatto dell’Euro sul costo d’acquisto delle materie prime, dei beni intermedi, dei beni strumentali e dei servizi, 3 aziende su 4 valutano nulli gli effetti o sostanzialmente imprevedibili, mentre la restante azienda prevede una diminuzione dei costi sostenuti per l’acquisto degli input, a seguito di un intensificarsi della concorrenza nei mercati di approvvigionamento. 
  1. Note metodologiche:
  • per effetto sostanzialmente nullo si deve intendere anche l’impossibilità da parte delle aziende di fare delle previsioni allo stato attuale delle cose.
  • l’analisi in oggetto fa riferimento a tutte le aziende intervistate, esportatrici e non esportatrici. Questo perché anche per un’azienda che non opera all’estero sono possibili delle ripercussioni a seguito dell’entrata in vigore dell’Euro sulla domanda, sul contesto concorrenziale e sui mercati di approvvigionamento caratterizzanti il settore in cui l’azienda opera.
  • le finalità della presente analisi, esulano dall'individuazione delle conseguenze reddituali (Es. diminuzione del rischio di cambio) e organizzative interne (Es. cambiamento di listino) conseguenti all’introduzione della nuova moneta.

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