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Oggetto: grado di utilizzo e dinamica dei principali strumenti
di marketing rivolti alla clientela estera.
- Variabili analizzate
: sia con riferimento alla situazione al dic. 98, sia con
riferimento alle previsioni a medio termine (esercizio 2003):
- pubblicità sullestero:
- quotidiani, stampa specializzata e inserzioni su riviste specializzate;
- disponibilità di una home page e/o di un sito internet a fini pubblicitari;
- altre forme (pubblicità postale o tramite radio o televisione);
- partecipazione a fiere;
- ricerche di mercato;
- Tabelle
riassuntiva dei dati raccolti:
TAB:15 (n° imprese fra quelle esportatrici)
|
dic.
1998 |
dic.
2003 (previsioni) |
Pubblicità |
39 |
43 |
Part. a fiere
internazionali |
49 |
53 |
Ricerche di
mercato |
14 |
19 |
FONTE: elaborazione
personale su dati raccolti tramite intervista diretta in azienda. |
TAB:16 (n° imprese fra quelle esportatrici)
|
dic. 1998 |
dic. 2003
(previsioni) |
Riviste
specializzate |
20 |
37 |
Home page |
14 |
40 |
FONTE: elaborazione
personale su dati raccolti tramite intervista diretta in azienda. |
Rappresentazione grafica:

- Commento:
- circa 4 aziende esportatrici intervistate su cinque fanno ricorso alla partecipazione
a fiere internazionali come strumento promozionale diretto alla clientela estera. Data
limportanza assunta da tale strumento per una PMI manifatturiera, si è deciso di
dedicare a tale argomento un capitolo di approfondimento.
Preme comunque ricordare in questa sede che linvestimento
sostenuto da una PMI per la partecipazione ad una fiera è spesso piuttosto rilevante
rispetto alla struttura dei costi delle aziende stesse. Inoltre la bontà
dellinvestimento fatto non deve essere valutata esclusivamente in base al n° dei
contatti che la partecipazione alla fiera ha consentito, bensì deve essere inquadrato
(come tutti gli altri strumenti promozionale) in unottica temporale di più ampio
respiro. Ciò è ancor più valido se si considera la partecipazione ad una fiera come una
buona occasione per acquisire delle informazioni circa lattività svolta dai
concorrenti, circa le nuove possibilità di approvvigionamento e circa gli ultimi
ritrovati della tecnica.
Infine è importante sottolineare come per la stragrande maggioranza
dei soggetti intervistati, la partecipazione ad una fiera costituisca lo strumento più
efficace per entrare in un nuovo mercato o per lanciare un nuovo prodotto su un mercato
dove già lazienda opera. Da questo punto di vista sembra quindi chiara la
distinzione operata dalle aziende fra i diversi strumenti promozionali: la pubblicità per
aumentare le vendite su un mercato dove già lazienda opera, la partecipazione ad
una fiera come strumento dotato di una maggiore aggressività e quindi più idoneo ad
essere utilizzato nella fase iniziale di entrata in un nuovo mercato. Il fondamento di
tale politica sta nella produzione di nicchia operata dalla maggior parte delle aziende
intervistate. Diverse sarebbero le considerazioni se le aziende producessero prodotti di
largo consumo.
- il 54% delle aziende esportatrici fanno ricorso alla pubblicità (valore
percentuale che secondo le previsioni salirà al 64% nel medio termine). Ciò che sembra
emergere dalle interviste è che la comunicazione realizzata attraverso gli strumenti
della pubblicità tradizionale (quindi escludendo internet), deve soprattutto tenere conto
delle differenze culturali e di linguaggio tra lItalia e il Paese del quale si
intende operare. Queste differenze si riferiscono a valori, abitudini, tradizioni a volte
completamente diverse dalle proprie.
Fra gli strumenti pubblicitari, si è ritenuto opportuno evidenziare il
peso costituito dalle inserzioni sulle riviste specializzate e dallutilizzo
di una home page e/o di un sito internet a fini pubblicitari. La crescita delle
aziende che faranno ricorso ai due precedenti strumenti pubblicitari è impressionante.
Rispettivamente raddoppia e triplica il peso % delle imprese esportatrici che stanzieranno
a budget un ammontare destinato allinserzione su riviste specializzate e
allentrata sulla rete telematica di internet (la maggior parte tramite la gestione
di una home page indicante il solo profilo aziendale e una mino parte tramite la
costruzione e laggiornamento continuo di un vero e proprio sito indicante la gamma
dei prodotti offerta, le caratteristiche tecniche e i prezzi praticati alla clientela).
- soltanto unazienda esportatrice su cinque a deciso in passato di effettuare delle ricerche
di mercato (internamente o delegate a società esterne). La sensazione da parte dei
soggetti intervistati è che tale strumento commerciale stia nel tempo perdendo di valore.
Allaumentare delle fonti informative a disposizione delle aziende (prima fra tutte
internet che permette di far conoscere al mondo intero che cosa lazienda produce),
nel rapporto fra lindividuazione di potenziali clienti e la gestione del successivo
rapporto che va dal primo contatto alla vendita, stia nel tempo prevalendo il secondo
fattore.
Note metodologiche:
le forme promozionali e le ricerche di mercato analizzate nella presente scheda hanno
come destinatari le seguenti categorie di soggetti:
- nuovi agenti/rappresentanti;
- nuovi distributori/importatori/rivenditori esteri;
- acquirenti industriali di componentistica per il primo impianto;
- utilizzatori finali.
- linternazionalità di una fiera dipende dalla composizione degli operatori che
agiscono come visitatori o come standisti. e non dalla sede geografica in cui viene
svolta. Quindi anche una fiera che si svolge in Italia (settoriale o plurisettoriale che
sia) può considerarsi internazionale qualora vi siano i requisiti sopra ricordati.
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