1. Oggetto: grado di utilizzo dei servizi di assistenza all’estero prestati da enti pubblici o operatori privati italiani e relazione fra le aziende che hanno ricevuto assistenza e la loro propensione all’export (con riferimento al 1998)
  2. Variabili analizzate:
  • n° di aziende beneficiarie dell’assistenza tecnica offerta;
  • confronto fra la media dell’export sul fatturato delle aziende che hanno ricevuto assistenza e di quelle che non ne hanno beneficiato;
  • strutture alle quali l’azienda ha richiesto assistenza.
  1. Tabella riassuntiva dei dati raccolti:
  2. TAB: 16

    n° aziende % media dell'export sul fatturato
    aziende "assistite"

    40

    38%

    aziende non "assistite"

    26

    28%

    FONTE: elaborazione personale su dati raccolti tramite intervista diretta in azienda.

    TAB: 17

    Centri di "assistenza"

    n° aziende che hanno intrattenuto dei rapporti con le seguenti istituzioni:

    ICE

    19

    Ambasciate

    5

    Camera di Commercio

    21

    Regione e Provincia

    1

    Associazione di categoria

    12

    Consorzi all'export

    13

    FONTE: elaborazione personale su dati raccolti tramite intervista diretta in azienda.

     

  3. Rappresentazione grafica:
  4. wpe15.gif (4746 byte)

  5. Commento:
  • circa 3 aziende esportatrici su 5 hanno ricevuto nell’ultimo anno assistenza da parte di strutture esterne, pubbliche e private. Nell’ambito del processo di internazionalizzazione per assistenza si intendono le seguenti attività:
    1. organizzazione di missioni finalizzate all’incontro di partner esteri;
    2. segnalazione di richieste commerciali dall'estero;
    3. organizzazione e partecipazioni collettive a manifestazioni fieristiche;
    4. incontri settoriali con importatori e intermediari;
    5. ricerca di agenti, importatori e grossisti;
    6. realizzazione di schede di paese, modalità di ingresso, distribuzione, dazi, normative, ecc.
    7. consulenza nell’ambito della finanza agevolata;
    8. realizzazione di cataloghi multilingue di imprese italiane ed europee e promozione dei medesimi nelle fiere internazionali;
    9. servizi di assistenza logistica ed interpretariato in occasione delle missioni;
  • la propensione all’export media delle aziende che hanno ricevuto "assistenza" da strutture esterne è superiore di ben 10 punti percentuali rispetto alle aziende non "assistite". La percentuale dell’export sul fatturato passa dal 38% medio delle aziende "assistite" al 26% medio di quelle non "assistite";
  • ponendo sotto la lente di ingrandimento le sole aziende che hanno assunto negli ultimi anni un atteggiamento favorevole nei confronti dell’assistenza proveniente dall'esterno, si è voluto analizzare le tipologie di strutture che con maggiore frequenza si sono riuscite ad inserire nella realtà aziendale.
  • Circa un azienda su due ha intrattenuto nell’ultimo anno dei rapporti con l’Istituto nazionale per il commercio e con la Camera di Commercio (Sezione commercio estero e Centro estero della Camera di Commercio);

    1. L’ICE è un ente pubblico, sorto nel 1926, per incrementare attività promozionali all’estero. Ha sede a Roma, maper l’espletamento dei suoi compiti si avvale di uffici regionali. La parte più importante del decentramento consiste però nella dislocazione di uffici in Paesi esteri, che raccolgono informazioni preziose sui mercati;

    2. Per quanto riguarda gli enti camerali, mentre la Sezione estero è presente in tutte le province, il Centro Estero è un organismo che opera presso ogni unione regionale delle Camere di Commercio, al fine di curare le iniziative promozionale di commercio estero, in un’ottica di coordinamento delle attività proposte dagli enti camerali competenti per il territorio.

  • praticamente appaiate nella classifica delle strutture più utilizzate sono le Associazioni di categoria (Unione Industriale, Api, etc.) e i Consorzi all’export. Nel capitolo di approfondimento dedicato agli strumenti di finanza agevolata verrà descritto il vero core business dei Consorzi all’export e gli indiretti vantaggi finanziari previsti dalla legge per le aziende consorziate.
  • un ruolo del tutto marginale viene giocato dall'Ufficio commerciale delle Ambasciate e dagli Enti pubblici territoriali (Regione, Provincia e Comune). 
  1. Note metodologiche:
  • nel primo grafico, le due diverse aree degli ellissi rappresentati, testimoniano il diverso n° delle aziende appartenenti ai due gruppi (per le aziende "assistite" pari a 40 e per le aziende non "assistite" pari a 26);
  • nel calcolo della media dell’export sul fatturato per le aziende assistite e non, non si è andato a ponderare il dato di ogni singola azienda con il valore assoluto delle esportazione da essa realizzate; questo perché in questa sede premeva tracciare delle considerazioni di carattere qualitativo sulle strategie perseguite dalle aziende;
  • occorre precisare che l’aver beneficiato di assistenza non corrisponde ad aver ottenuto dei risultati positivi dall'assistenza. Sui benefici derivanti dall'assistenza, sarà dedicata la scheda successiva;
  • per consorzi all’export si fa riferimento a tutti quei consorzi che si adoperano al fine di promuovere commercialmente le aziende consorziate all’estero. Di conseguenza vengono raggruppati anche i consorzi che pur non avendo i requisiti previsti dalla legge per i consorzi all’export, svolgono un’attività del tutto simile nei contenuti.

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