La "Gatteria" di Evelyne Nicod Nel suo studio si trova di tutto sui gatti, dalle T-shirt ai libri,
alle sue incisioni. Un ritrovo per gli amanti dei felini.
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«Siamo dei gatti di carta incisi e piuttosto birbanti, da veri
protagonisti adoriamo farci vedere, siamo oltremodo esibizionisti!
«GATTERIA» - Trovare «Gatteria»a Torri è facile e difficile allo stesso modo. Se si chiedono informazioni alla gente qualcuno risponde ci guarda ... in cagnesco, qualcun altro nega di saperlo con aria divertita, finalmente qualcuno ci avverte di andare vicino alla chiesa, fra le stradicciole del vecchio borgo dei pescatori benacensi. «L'idea mi è venuta a gennaio, febbraio» ci risponde una volta arrivati l'ideatrice e titolare di «Gatteria» Evelyne Nicod, nata a Macon in Francia, con studi di pittura a Besançon, in Inghilterra, in Svizzera e poi dal '66 a Brera.Evelyne Nicod è un'artista che ama i gatti e che da sette-otto anni a questa parte, prima a Milano ed adesso a Torri dove si è trasferità da circa un anno, li fa protagonisti della sua arte. «Da qual che anno, avendo sempre prediletto il segno, dopo anni di disegno a china - ci spiega - mi sono accostata all'acquaforte e sto perfezionando questa attività di incisione. Questa la mia "forma". Il contenuto sono i gatti». MANIA - Se Cleopatra copiava gli occhi del suo gatto per il trucco dei suoi meravigliosi occhi, con la linea allungata di bistro nero, e se Maometto preferì tagliare la sua tunica impigliata sotto le zampette del suo gatto piuttosto che svegliarlo, e se il cardinale Richelieu lasciò ai suo 14 gatti addirittura una sontuosa residenza a Parigi, è facile capire come Evelyne Nicod «la madame dei gatti» come la chiamano a Torri, con simpatia e bonarietà, abbia guardato alla «gattomania» di tutti i tempi, di ieri e dì oggi. RITROVO - «A dire il vero- ci confessa - quando facevo arte umana incontravo tante persone nevrotiche, folli e assurde, adesso invece, avendo come soggetto i gatti, avvicino gente più simpatica, più allegra. Il mio studio qui a Torri è diventato il centro di ritrovo di tutti coloro che amano i gatti. Da me la gente entra, guarda i miei lavori e spesso non esce se prima non mi ha parlato del suo gatto e della sua storia. Potrei scrivere un libro». Lei, la sua storia, la sua musa ispiratrice, c'e l'ha in casa: è una soriana, di nome Ciccia. L'ha trovata a Milano, uscendo dal suo studio, per caso. «E certamente la gatta non avrebbe mai detto di diventare una modella!». Evelyne Nicod giunta oltre 20 anni fa a Milano, moglie di un ingegnere italiano, dopo alcuni anni di crisi con l'arte si trova in Italia e torna a lavorare con i pennelli. ARTE - «Poi ho scoperto l'incisione - ci racconta - facevo sempre dei quadri in bianco e nero, con le chine e per quella strada, mi sono resa conto che dovevo co minciare ad incidere». «E sta ta un'esperienza naturale - chiarisce-. L'incisione è un fatto misterioso, devi lavorare moltissimo. |
E una tecnica strana, complessa, direi quasi
esoterica. E qualcosa di misterioso come il gatto. Preparando le lastre,
tu lavori sempre senza sapere il risultato, quello che succederà».
Così è quando vivi con un gatto. Lui fa come vuole, sceglie
lui quando stare con te, non si lascia comandare».
FAMIGLIA - «Ciccia, quando l'ho trovata - racconta Evelyne
- stava con altri cuccioli in un garage. Me la presi su, quando venne vicino
al mio studio. Stette per tre, giorni immobile al centro del divano in
casa, paralizzata dal terrore. Poi di colpo decise di accettarci e si accasò.
TORRI - Torri, d'estate, è un porto di... mare. «I più gatteschi - dice Evelyne - sono gli inglesi e gli americani. Fanno delle cose inverosimili per i loro gatti. Anche i tedeschi ed i francesi sono sensibili, ma meno». Gli Italiani? «Dipende - ci dice - Gli abitanti di Torri gentili e accoglienti, mi hanno accettata e stanno a guardare i miei affari. Per una che viene da Milano ed apre uno studio di questo tipo, anche troppa gentilezza». Peggio sarebbe stato che l'avessero guardata in cagnesco. |