|
Dove si svolge: nei boschi, nei pascoli alpini, nei parchi cittadini e dove la natura sia comunque ben conservata. Anche nei centri storici delle città si possono svolgere gare di orienteering. Cos'è: si tratta di una gara di corsa su terreni naturali. Il concorrente deve raggiungere, nel minor tempo e nella successione segnalata, una serie di posti di controllo scegliendo liberamente il percorso. Nei posti di controllo si troverà un segnale bianco/rosso (detto lanterna) con un punzone (la punzonatrice lascia sul proprio foglio di gara dei caratteristici fori, diversi in ogni punto, che sono la prova dell'avvenuto passaggio). La carta topografica: la mappa è il principale e necessario strumento di una gara di orientamento. Sulla mappa l'organizzazione segna la posizione dei posti di controllo da raggiungere. Sulla mappa il concorrente studia la miglior strategia di percorso per raggiungerli. In base alle capacità individuali si elaborano scelte di corsa veloce su sentiero, o scorciatoie più tecniche per esempio attraverso un bosco. Le carte sono molto dettagliate (da 1:5.000 fino a 1:25.000), nelle gare più importanti sempre a colori e realizzate appositamente. La bussola: la bussola è il secondo strumento dell'orientista. Non è uno strumento necessario, ma assai utile per orientare la carta e determinare velocemente le direzioni di corsa. Nelle prime esperienze è consigliabile gareggiare senza bussola per imparare a leggere bene la carta. Successivamente la bussola diverrà uno prezioso strumento per rendere sempre più veloce la propria gara. Chi può partecipare: Chiunque può partecipare ad una gara di orientamento. Nella stessa gara, infatti, oltre ai percorsi riservati alle numerose categorie agonistiche per età (dai 10 agli oltre 60 anni, maschi e femmine), è sempre previsto un percorso riservato ai gruppi e agli esordienti. Chi ha un minimo di dimestichezza con le carte topografiche e abitudine ai sentieri può avvicinarsi, senza difficoltà, a questa disciplina. A cosa serve: Questa attività sviluppa sia il fisico, sia la mente. Dal punto di vista organico viene stimolata soprattutto la resistenza (sistema aerobico e anaerobico lattacido). Dal punto di vista intellettivo viene allenata la capacità di scelte complesse in tempo breve (anche in debito di ossigeno), la capacità di sentirsi a proprio agio in territori sconosciuti, le capacità logico-matematiche (calcolo delle distanze e degli azimut), ecc. A livello scolastico è una disciplina completa con numerosi agganci con altre materie (matematica, scienze, geografia, ecc.). Altre discipline: Ultimamente va affermandosi sempre più, in Italia, anche la disciplina del Mountain Bike Orienteering (orientamento in bici) che va ad affiancarsi al già diffuso Sci Orienteering (orientamento con gli sci da fondo). Oltre all'orientamento classico (PUNTO DOPO PUNTO) esistono altre forme di orienteering utilizzate in particolari manifestazioni o in allenamento: la STAFFETTA (il percorso viene svolto da quattro frazionisti che si consegnano la mappa come testimone), lo SCORE ORIENTEERING (o caccia ai punti: bisogna trovare il maggior numero di lanterne in un tempo prefissato), il NOTTURNO (una gara normale, si svolge però nelle notti senza luna, con l'ausilio di torce elettriche), IN LINEA (gara in cui sulla mappa, invece dei posti di controllo, è segnato con precisione il percorso da effettuare; lungo il percorso si troveranno le lanterne la cui posizione bisognerà segnalare con precisione sulla mappa), ecc.
|
|