Gli alpini di Ponte Nizza in trasferta a Sanzeno

Dopo 44 anni ritrovata la donna che lo salvō dalle S.S.


PONTE NIZZA - Sente all'osteria il nome di Sanzeno,
paese della provincia di Trento, e nella sua mente si risveglia di colpo il ricordo della donna che, appena dopo l' armistizio dell' otto settembre 1943, lo aveva salvato dalla cattura da parte delle S.S. tedesche. A pronunciare il nome del paesello trentino, č stato uno dei quattro potatori venuti dalla valle dell'Adige a curare i frutteti dell'azienda Pertusi, di Ponte Nizza, ed a sobbalzare sulla sedia nell' ascoltarlo č stato Gilio Gattone, classe 1916, con sulle spalle quattro anni di guerra nel corpo degli alpini.
Gilio Gattone, braccato dai soldati tedeschi, fu nascosto in uno scantinato da una giovane donna di Sanzeno, impietosita dalla sorte toccata a tanti altri soldati italiani tradotti in Germania. Vestito con gli abiti borghesi avuti dai familiari della sua salvatrice,
Gilio Gattone ha potuto raggiungere, dopo diversi giorni di cammino, la sua casa a Val di Nizza.
Tramite gli operai di Sanzeno, l'ex alpino ha potuto avere notizie della donna che gli aveva salvata la vita. Ha saputo che si chiama Annunziata e che vive con il marito, Aldo Bertoluzza. Venuto a conoscenza del singolare fatto, il capogruppo degli alpini in congedo di Ponte Nizza, Romolo Lucchetti, si č messo in contatto con il suo collega di Sanzeno Gilbert Vilman al fine di organizzare un incontro nel paese trentino per dire grazie e fare festa alla donna che aveva sottratto all'ira dei soldati di Hitler Gilio Gattone.
Un pullman carico di ex penne nere č partito nei giorni scosi per Sanzeno, dove ad accoglierle c'era il sindaco, Giuseppe Veger con tanti alpini e la fanfara "Orobica" giunta da Merano. La signora Annunziata ha subito riconosciuto l'alpino di 44 anni fa, anche se la sua ancor folta capigliatura si č fatta tutta bianca.
L'incontro che ha avuto momenti di alta
Foto: Giulio Gattone
commozione, č stato vissuto da tutta la popolazione di Sanzeno. A Ponte Nizza si sta giā pensando come contraccambiare, nel piccolo centro della Valle Staffora, l'accoglienza riservata nel paese trentino, a Gilio Gattone ed a tutto il gruppo che Io ha accompagnato. Il capogruppo degli ex alpini, Romolo Lucchetti, il presidente, Carlo Giacometti, ed il sindaco Giuseppe Barbieri sono intensionati a fare le cose in grande.

Fonte:
La Provincia Pavese