Battaglia di Legnano:
Recuperata la 'la Martinella' del
carroccio
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Roma, 17 apr. (Adnkronos) - La 'Martinella', la storica campana, che fu sul Carroccio
lombardo durante la battaglia di Legnano, nel 1176, si troverebbe sul campanile
dell'Abbazia di S.Alberto a Brutio, una frazione di di Ponte Nizza, in provincia di Pavia.
L'architetto Cate Calderini e il giornalista e storiografo Giorgio D'Ilario ne hanno
ricostruito il viaggio nel tempo fino a localizzarla in cima alla'abbazia: la
'Martinella', dopo la pace ci Costanza (1183) sarebbe stata data in custodia ad Obizzo
Malaspina, un potente personaggio che pose termine alle lotte tra Federico Barbarossa e la
Lega Lombarda. Il Malaspina la conservo' in uno dei suoi castelli piu' sicuri, quello di
Zucchi in Valle di Nizza. I suoi discendenti lo donarono ai monaci dell'Eremo di Brutio
che issarono sul campanile della nuova chiesa, dopo l'ampliamento del complesso monastico.
Milano, ("la Martinella"
periodico della famiglia legnanese,)
La "martinella", la storica campana, che fu sul carroccio durante la battaglia
di Legnano nel 1176, sarebbe sul campanile dell'abbazia di S. Alberto a Butrio, frazione
di Ponte Nizza in provincia di Pavia. Secondo recenti studi e accertamenti documentali da
parte di due studiosi, l'architetto Cate Calderini e il giornalista e storiografo Giorgio
D'Ilario, la campana, dopo la pace di Costanza (1183), sarebbe stata data in custodia ad
Obizzo Malaspina, un potente personaggio di quell'epoca richiamato nello stesso documento
che pose termine alle lotte tra Federico "Barbarossa" e la Lega Lombarda.
Il Malaspina la conservò in uno dei suoi castelli più sicuri, quello di Zucchi in Valle
di Nizza, da dove, attorno al 1450, fu donata dai suoi discendenti ai monaci dell 'eremo
di Butrio che la issarono sul campanile della nuova chiesa, dopo l'ampliamento del
complesso monastico.
L'abate Taddeo di Noceto, per evitare che la campana fosse derubata, fece applicare
attorno ad essa il proprio nome, un motto e la data dell'inizio del suo priorato: 1454.
La campana, non più identificata così con la storica "martinella", restò
ignorata e dimenticata fino alla sua attuale riscoperta.
In occasione del prossimo Palio di maggio sarà portata a Legnano temporaneamente, per
iniziativa della Famiglia Legnanese che ha ottenuto la concessione dai monaci eremiti
dell'Ordine di don Orione, custodi del convento.
La campana è fusa in rame, oro e argento, pesa 200 chilogrammi ed è alta 47 centimetri.
Alcune caratteristiche costruttive, due borchie e le iniziali di un motto latino,
attribuibile al vescovo di Milano Ariberto di Intimiano, farebbero risalire l'epoca della
sua fusione attorno al Mille, circostanza riferita anche in un manoscritto conservato
nell'Archivio di Stato di Pavia. Una volta tolta dal campanile e trasferita a Legnano,
l'autenticità e la possibile data di fusione della storica campana potranno essere
confermate anche attraverso prove scientifiche. L'annuncio della riscoperta della storica
"Martinella" è stato dato oggi a Legnano nel corso di un conferenza stampa.
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