Chiesa di Trebbiano
Trebbiano
è raggiungibile per strada asfaltata che si stacca dalla
provinciale di Val di Nizza a circa tre chilometri e mezzo da
Ponte Nizza. La frazione consta di diversi nuclei abitati ed
appartenne anticamente al feudo dei Malaspina di Godiasco. In
località Prendomino, a circa 450 metri di altitudine,
esistono vecchie case, in parte abbandonate, dove si ritiene
sia stato costruito il castelluccio ricordato dalla storia. In
uno di tali edifici sono ravvisabili le vestigia di una
colombaia antica.
Nonostante
la finale "iano" che si trova assai di frequente nel
latino, si pensa che
Trebbiano sia nome ligure, perché ha assai similitudine con
Trebio, caseggiato presso S. Antonino. Il Massia (3) lo fa
derivare da tribulo specie di erbaccia.
Si ha memoria di esso fin dal secolo decimo come luogo ove il
monastero di Bobbio
possedeva dei beni (1). Anche l'abbazia di S. Alberto doveva
possedervi dei beni come dimostra quanto sto per dire della
Chiesa. Non è paese unito, né sparso, ma è la resultanza di
parecchi gruppi di case poco distanti l'uno dall'altro.
Nella visita pastorale del 1695 si legge: anime 160
distribuite in 5 villette.
Come feudo apparteneva ai Malaspina e nel 1655 (2) era dei
Malaspina ed Ayzaga
di Godiasco. In una di quelle ville si trova una colombara
antica.
Fu comune autonomo fino al 1929, quando fu incorporato nel
nuovo comune di Ponte Nizza. L'edificio scolastico è del
1922. La chiesa dipendeva dall'abbazia di S. Alberto che assai
probabilmente fu quella che la eresse. Anche scomparsi i
monaci e passata l'abbazia in commenda, la chiesa seguitò ad
appartenere a quella.
Nella visita del 1655 si legge “chiesa di S. Salvatore di
Trebbiano membro spirituale
dell'abbazia di S. Alberto: il parroco fu presentato dal
Commendatario Card. Orsini: chiesa senza sacrestia".
La chiesa solitaria volta ad oriente all'uso antico ha coro
romanico che la dimostra antica. Dicono però gli abitanti che
la chiesa anteriore ad essa era in località
S. Salvatore ove vanno per le rogazioni.
Presso questa località su terreni prebendali furono trovate
molte ossa umane che furono trasportate nel cimitero eretto
nel 1914 in sostituzione del vecchio che era davanti alla
chiesa. In questa vi furono sepolti diversi cadaveri nel 1600.
La parrocchia nel 1820 contava 57 famiglie e 274 anime. La
frazione Lumello fu staccata
nel 1943 ed unita alla nuova parrocchia di Ponte Nizza.
Per altre notizie vedi cataloghi in "Per la Storia",
vol. 11.
(1) Cipolla c Buzzi:
Codice Diplomatico del monastero di Bobbio, vol, 1, pag, 367
(2) Visita di Mons. Settala in Archivio della reverenda Curia,
(3} Bollettino Storico per la provincia di Novara,
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