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Terremoto del 1828 Terremoto in valle Staffora

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Terremoto in Valle Staffora del 1828

Effetti sociali ed economici

 

Complessivamente vi furono 15 morti. Le risposte istituzionali e amministrative mirarono soprattutto a formulare una stima economica dei danni nei centri più colpiti: a Montesegale, Trebbiano e Cecima, per complessive 184 case molto danneggiate, fu stimato un danno economico di 16.630 lire. Non per tutti i paesi danneggiati furono fatte tali stime, per cui manca un quadro generale di sintesi. Inoltre, per numerosi villaggi della campagna non si hanno informazioni dirette dalle fonti amministrative: solo sei anni dopo il terremoto, la meticolosa visita pastorale Negri (Archivio Vescovile di Tortona) ridelineò il quadro dei danni in questa diocesi: di 136 relazioni parrocchiali, 26 testimoniano con precisione i danni subiti. Non è sempre chiaro come fu distribuito il carico economico della ricostruzione; solo per le chiese si evincono chiaramente tre scelte variamente adottate: 1) costi assorbiti dalle diocesi; 2) costi assunti dalle amministrazioni periferiche lo cali; 3) costi coperti da sussidi governativi (soprattutto per i danni ai campanili). Non vi furono evidenti effetti nelle economie locali, né flessioni demografiche.