Viaggiare con la fantasia  -                              

   Raccontare : divertirsi e sviluppare la creatività            [ Perchè G e Z non si raddoppiano davanti a –IONE ]



 

 

     

 
C’era una volta un Re Ione che regnava su tutto l’alfabeto.
Le lettere da sempre vivevano in pace e in armonia: si aiutavano a vicenda formando parole, frasi, periodi.
Alcune di loro avevano architettato strani modi di vivere: le più pigre, per lavorare, si facevano aiutare da una gemella; le più vanitose mettevano stravaganti cappellini per farsi notare; altre, più scorbutiche scoppiavano a piangere ogni volta che dovevano cedere il posto ad una vocale.
Fra tutte ce n’erano due molto presuntuose che ambivano ad entrare a far parte della corte reale e per questo passavano il tempo studiando nuovi stratagemmi per stupire il sovrano e convincerlo a tenerle con sé come consigliere. Queste lettere erano la Zeta, che era stufa di essere sempre l’ultima dell’alfabeto, e la Gi che, in mezzo alle altre lettere, non veniva mai notata da nessuno.
Le loro idee strampalate fecero presto chiacchierare tutto il regno finché non ne fu informato anche il re che volle conoscerle di persona per capire quali fossero le loro intenzioni.
Un giorno, la Zeta venne convocata dal re e questa, per sembrare più imponente, si mostrò come Doppia Zeta. Il re si infuriò e la cacciò via.
Il giorno dopo anche la Gi fu convocata, e lei si mostrò come
Doppia Gi
per impressionare il sovrano. 
Re Ione, indignato, sbatté fuori dalla reggia anche lei.
Da quel giorno le due capirono di essere state troppo ambiziose, si rassegnarono a rimanere ognuna al suo posto e non osarono più sfidare il re. Per questo quando scriviamo parole nelle quali G e Z si trovano davanti a –Ione queste non si raddoppiano mai, memori della lezione ricevuta.
    
                                  
(Eleonora O.)

Lavoro coordinato  dalla  prof.ssa   Rinalda Martini