Scuola Media Statale "F. Pastonchi" Arma di Taggia
Sede di Arma     TEL. 018443453  email: f.past@dmw.it

  

Gita scolastica a Pavia    classi 1A-1E
Programma

giovedì 11 aprile 2002 
Ore 6.00 
  raduno davanti alla "vecchia"
stazione F.S. di Arma e partenza per Pavia  

Ore 9.00   sosta a Novi Ligure per la visita 
allo stabilimento dolciario "ELAH-DUFOUR"
 (ciclo di produzione e commercializzazione).

Ore 11.30  visita guidata alla celebre CERTOSA

Ore 12.30  colazione al sacco 

Ore 15.00  visita ai monumenti più rappresentativi: 
   Duomo 
   Centro storico.
  
Castello Visconteo (visita annullata per ritardo)
  
Chiesa di S. Pietro  (visita annullata per ritardo)

Ore.16.45   partenza per la sede di origine 

Ore
20.30 (circa)  arrivo ad Arma

Appunti di viaggio


Visita allo stabilimento  ELAH-DUFOUR
(Francesca I. e Sara C.) 

Il giorno giovedi 11 Aprile 2002 siamo partiti per una gita scolastica a Pavia. 
Prima di arrivare in questa città, ci siamo fermati a Novi Ligure per visitare lo stabilimento dolciario "ELAH - DUFOUR" ..
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doni in arrivo..   


LA CERTOSA 
(Ilaria  L.)

Il giorno 11 aprile 2002, le classi IA e IE sono andate in gita a Pavia.  Io ero presente. 
Abbiamo visitato la famosa Certosa di Pavia: è grande, maestosa. Il vero nome di questa chiesa è Certosa della Madonna delle Grazie.  I  PP. Certosini di Siena  cioè i monaci che la abitavano, hanno lasciato la chiesa  nel 1947 perché erano troppo pochi (non meno di otto e non più di dodici). Ora la Certosa è abitata da monaci Cistercensi che  secondo la loro particolare regola monastica pregano sei volte al giorno, mangiano insieme solo la domenica e si parlano solo quattro ore alla settimana . La chiesa è ricca di opere d'arte di ogni tipo, in molti quadri è rappresentato Ludovico il Moro al quale si debbono i finanziamenti più importanti. La persona che  ha fortemente voluto la costruzione della chiesa  è però stata la seconda moglie di Gian Galeazzo: Caterina Visconti.
La prima pietra della Certosa fu posta il 27 agosto dell'anno 1396.  Dopo la morte di Ludovico (Loches 1508) i finanziamenti cessarono e molti lavori si interruppero. L'autore della scultura raffigurante Beatrice d'Este (fidanzata di Ludovico) e Ludovico, non più pagato, non volle finire il  lavoro.  Ora l'opera, incompleta, è esposta nella Certosa  (foto).


Certosa di Pavia: alcuni ricordi
(Fulvia F.- Giulia S.)

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Diario della gita

                ( Damiano C.  e Davide A.) 
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5:45 
SVEGLIA!!
Ritrovo fissato per le ore 6:00  

6:15 
Saliamo a bordo del pullman noleggiato dalla scuola 

6:16
Dopo aver preso posto  iniziamo il viaggio.

6:30
Prima sosta : ci fermiamo al casello autostradale di Imperia Ovest dove salgono gli altri accompagnatori.

6:31
Si entra in autostrada 

8:00
Altra sosta: ci fermiamo ad un Autogrill vicino ad Ovada ( P. Stura)

 9:00  
Arriviamo alla "Elah Dufour", dove ci  fermiamo fino alle ore 10:00. per osservare  i macchinari con cui si fabbricano i dolci e le caramelle. 

10:00  
Ripartiamo  per Pavia

11:45 
Giungiamo alla Certosa  e trovandola chiusa,  andiamo a pranzare presso l'Oratorio dei Salesiani.La visita è rinviata al pomeriggio.

14:30
Ritornati alla Certosa  (foto) finalmente  possiamo visitarne l'interno che custodisce grandi opere d'arte.  Compriamo anche dei ricordini e dei dolciumi e le famose GOCCE IMPERIALI


16:00 
Ritorniamo  al pullman per riprendere il viaggio per il centro storico di Pavia . Giunti nella città  visitiamo il Duomo.

17:00 
Per il brutto tempo e per il ritardo accumulato, non possiamo visitare altre bellezze, riprendiamo il pullman per il viaggio di ritorno 

19:00
Ci fermiamo all'autogrill per una piccola sosta  (necessaria!)

20:00
Arriviamo stanchi, ma felici, ad Arma dove ci aspettavano i genitori. La bella gita è davvero terminata.

Appunti di viaggio
Visita alla  ELAH-DUFOUR" 
(Francesca I. e Sara C.) 
(continua)
- La visita -

Scesi dal pullman troviamo di fronte a noi un enorme piazzale: più ci avviciniamo alla fabbrica più l'odore diventa  sgradevole.
Scendiamo per alcune scalette, dove, in fondo vi sono alcuni operatori che ci fanno indossare  dei curiosi cappellini. 
Ci  dividiamo in due gruppi, ogni gruppo ha una guida che spiega i vari procedimenti per produrre caramelle e cioccolato. Ad ogni settore visitato, la guida ci offre un assaggio dei dolci appena prodotti. Dopo la preparazione le caramelle vengono incartate da una macchina: in un attimo la carta colorata avvolge la deliziosa caramella . Poi siamo andati a vedere come viene fabbricato il cioccolato. Siamo entrati in un locale, dove la guida ci ha mostrato i semi di cacao, utilizzati per la produzione della pasta di cioccolato. In un locale a fianco, era effettuata la produzione vera e propria del cioccolato ; tutti i ragazzi sì "tappavano" le orecchie dal frastuono, che rumore!
Le macchine si muovevano con velocità e con precisione. Tutti noi alunni abbiamo notato la complessità di questi strumenti. 
Dopo la preparazione e l'incarto la barretta di cioccolato viene depositata nei cartoni, che saranno portati alla vendita.
Terminata la visita il professor Autieri "prende in consegna " (foto)  alcune confezioni di caramelle che gentilmente la direzione ci ha donato. 

Informazioni e  immagini tratte     (provvisoriamente) dal sito
http://www.certosadipavia.cjb.net

La maestosa facciata
 
(Beatrice M.)  
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Immediatamente a Nord del parco nuovo annesso al castello di Pavia, in località detta "Torre del Mangano" a 5 km circa dalla città,  Gian Galeazzo Visconti   (1351 - Melegnano 1402),  duca di Milano, Angleria - Pavia, Signore di Siena e Pisa, poneva, in data 27 agosto dell'anno 1396, la prima pietra della Certosa nella cornice di una sfarzosa e festosa cerimonia cittadina...  >>  continua

 

palazzoducale

Il Palazzo Ducale

Entrando, ci troviamo di fronte un grande cortile lungo 110 metri e largo 46. Sulla destra, un vasto edificio denominato Palazzo Ducale costruito nel 1625 da Frate Maria Richino, architetto del Palazzo di Brera e del cortile dell'Ospedale Maggiore di Milano, per ospitare i visitatori illustri......

Altri monumenti

Il castello
Castello di Pavia

Il Castello di Pavia fu iniziato nel 1360 sotto la guida del grande ingegnere Bernardo da Venezia. Era quadrato, con quattro torri e con un largo fossato che veniva riempito d'acqua derivata dal naviglio: una costruzione enorme per una città che faceva allora circa 20.000 abitanti. Per la sua realizzazione erano adibiti giorno e notte oltre 500 operai a suon di sferza e i lavori procedevano così rapidamente che, dopo soli 5 anni, era già abitato dal Duca. 
La torre di sinistra è chiamata "della Biblioteca" perché in essa vi lavorò Francesco Petrarca, ordinando e commentando i preziosi libri scritti a mano.

                              (Giulia S.)
                        Il
Duomo di Pavia

La costruzione è rinascimentale e fu commissionata ai grandi ingegneri del tempo da Ludovico il Moro e da suo fratello il Cardinale Ascanio Sforza. Quello che colpisce subito la vista è la cupola del Duomo che troneggia a 82 metri da terra: i bracci della croce che sovrastano sono ben 5 metri e 20 centimetri ma la costruzione è tanto armonica che non sembrano così larghi.
Tra i progetti presentati al Papa Innocenzo fu scelto quello dell'architetto pavese Cristoforo Rocchi al quale però fu tolta la consolazione di realizzarlo perché lo Sforza passò l'incarico al Bramante (1444-1514). che era alla sua Corte di Milano
La realizzazione è quindi bramantesca: fu, anzi, la prova generale per la futura costruzione di San Pietro in Roma che il Papa gli aveva chiesto.
La cupola (che sono in realtà due cupole di piombo sovrapposte, realizzate alla fine del secolo scorso, ma sempre sui disegni e progetti bramanteschi), poggia su otto colonne, ma in tutto il maestoso colonnato non si vede una sola chiave di ferro com'era normale in quei tempi, tanto furono esatti i suoi calcoli. All'interno del Duomo dietro l'altare maggiore tra ornamenti dorati, vi è un tabernacolo contenente le spine della corona di spine di Cristo, che furono donate l'una da Filippo di Valois Re di Francia e un'altra biforcuta dall'Imperatore di Costantinopoli. Il giorno dopo Pentecoste, il Sindaco della città, il Vescovo e il Parroco del Duomo ciascuno con la propria chiave aprono il tabernacolo e tra luci sfolgoranti le Spine vengono calate e si fa solenne processione. Nell'altare del braccio destro sono conservati i resti di San Siro, primo Vescovo di Pavia, vestito dei suoi paramenti.