Studio per 8 presenze di danza-teatro e poesia, in cui la componente della parola (a cura di G.Turrini) viene trasportata nello spazio e tra il pubblico attraverso azioni di danza (a cura di L.Citterio). Queste ultime si svolgono in 7 "stanze", momenti di passaggio e luoghi tematici (silenzio/parola, vivere quotidiano, battaglia, follia, spostamenti, amore, sogno) identificati da fasci di luce, nei quali si realizza l'azione performativa di un attore-danzatore di volta in volta ispirata ad una tematica diversa (7 attori-danzatori, coreografia a cura di L.Ciitterio).
In armonia con il momento/suggestione della stanza prenderanno vita i testi poetici corrispondenti: parola scritta di G.Turrini, prevalentemente solo recitata; parola scritta di Emily Dickinson cantata a-cappella in originale , (ideazione et esecuzione: G.Turrini) e proiettata su schermo in lingua italiana (nella traduzione di Barbara Lanati, "Silenzi", Feltrinelli).
Musiche scelte ad hoc del continente africano o di derivazione africana (es.: S.Chiweshe, A.Addy, Odetta, Black Voices), in ragione del fatto che intendiamo la diaspora africana come exemplum di tutti gli spostamenti, straniamenti, esodi esperiti nel corso del tempo dai popoli.
Attraverso parola, musica, effetti di luce, rumori, lo spettatore si sposta nello spazio verso differenti "stanze", accompagnato dalla componente testuale e musicale, collante e quasi coro greco che commenta su quanto accade. Scopo del progetto: ricreare quel filo di Arianna nelle culture e nel Tempo che diventi prova vivente sulla scena della mutua accettazione di anagrafi originariamente differenti e della necessità del sogno, dello sguardo OLTRE.
Ideazione: Lucia Citterio, Giovanna Turrini
Regia: Lucia Citterio
Disegno luci: Bruno Pochettino
Rielaborazione musiche a cura di Silvia Grosso
Impostazione grafica: Giovanna Turrini
Interpreti e voci: Stefania Casetta, Lucia Citterio, Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani, Alessandro Pintus, Lella Testaceni, Giovanna Turrini, Barbara Venere