Torino 15 settembre 2000

Lettera aperta al

 

Sig. Presidente FILPJK

Dott. Matteo Pellicone

 

 

Egregio Presidente in primo luogo mi presento:

sono Mario Brucoli, Licenza Federale N° 0200.

Come Lei ben sa, studio e pratico le Arti Marziali Giapponesi, Judo, Ju Jutzu, Aikido, Kendo, Karate con tutte le possibili variazioni sul tema, dal luglio 1937.

Il 25 gennaio 1955 ho fondato, e da allora dirigo come Presidente e come I. T., il JUDO KODOKAN CLUB di Torino (ONLUS). Cod. FILPJK JO106124 - Via Filadelfia 88 - Stadio Comunale - 10134 - Torino.

In questo lungo lasso di tempo ho sofferto l’evolversi dello Spirito e della Tecnica del Judo originario verso il concetto di Judo puro Sport e mi sono prodigato, fin qui senza esito apparente, sia nella lotta per la "demistificazione" delle Arti Marziali Giapponesi che per il ritorno alla Tradizione Tecnica e Culturale, in particolare del Judo, che dal dopoguerra viene ignobilmente infangato e denigrato.

Oggi è ridotto ad un puro esercizio di forza; gli hanno tolto lo smalto, quella vivacità e bellezza del gesto che per anni hanno entusiasmato gli spettatori.

Come è universalmente risaputo il Judo, per adeguarsi ai tempi e prepararsi all’Olimpiade, desiderio ultimo di Jigoro Kano, ha subito, soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni ’50, radicali mutamenti sia nello Spirito che nella Tecnica.

Sto assistendo oggi come allora, come se il tempo si fosse fermato, con stupore ed incredulità, alle stesse inutili, sciocche ed aride dispute sulla tecnica come se il Judo fosse tutto lì, in un Harai Goshi piuttosto che in un Ashi Guruma.

I tempi cambiano e dobbiamo adeguarci alla nuova realtà senza fare tante storie non dimenticando, però, chi siamo, cosa vogliamo e, soprattutto, cosa intendiamo per Judo e cosa vogliamo fare per Esso visto anche il grave calo delle adesioni alle Palestre che si lamenta in questi ultimi anni.

In questo vano contendere che, tra l’altro, vede coinvolte figure di spicco del mondo Judoistico come l’amico Cesare Barioli, si continua a discutere su "Judo Sport, Judo metodo di educazione, Judo valore morale e quant’altro. Nessuno può trarre benefici o vantaggi da questo stupido contendere, il Judo sicuramente no, anzi.

Perché non vogliamo, sinceramente, dirci che alla base di tutto c’è la grande arrogante ignoranza di chi, pur non conoscendo il Judo, su di esso sentenzia.

Perché oggi si ha il timore di dire che non si sa, al di là di una tecnica mutilata, cosa realmente sia il "JUDO"?

Perché oggi si rifiuta il termine Arte Marziale nel suo significato originale di tecnica di combattimento reale trincerandosi in cervellotiche e pretestuose argomentazioni senza senso pur di non dire che Marziale vuol dire "guerresco, bellicoso"?

Perché ancora oggi si continua a tollerare quella vergognosa campagna denigratoria nei confronti del Judo che lo definisce fonte di violenza e di sopraffazione rifiutando, a priori, tutti i messaggi che illustrano i grandi benefici non solamente psicofisici che il Judo è capace di darci?

Quando mai, oggi, si è cercato di approfondire quel mondo particolare ed affascinante che è il Giappone delle origini, mondo dal quale è nato e nel quale si è sviluppato e consolidato il fenomeno Samurai dal quale, a sua volta, ha tratto origine e nel quale si è maturato e sviluppato il Judo che noi conosciamo, ricodificato da Jigoro Kano a fine 800 come metodo di educazione fisica e morale per i giovani giapponesi di allora e valido più che mai a giorni nostri e sotto tutte le latitudini?

Il JUDO, Arte Marziale vissuta, arricchita e perfezionata sui campi di battaglia a chi mai, oggi, può fare paura od incutere timore ?

Come può una Tecnica Marziale come il Judo essere perversa solo perché si chiama Judo ed è nata in Giappone tanti anni fa ?

Non ci sono cose mirabili e buone come le Religioni ed anche la Politica che, male interpretate, hanno causato disastri ed orrori ?

Orbene è ora di definire il Judo per quello che veramente è e di praticarlo nella sua interezza per trarne, goderne e farne godere pienamente, tutti i benefici di cui è capace e ci offre.

Se si volessero ricordare, con umiltà, le Conoscenze che il Judo ci offre ed altre ancora ad esso strettamente legate, fondamentalmente, attraverso lo studio di tutti i Kata, di tutte le tecniche, anche di quelle cosiddette antiche, fatto seriamente senza invenzioni e variazioni di fantasia, si potrebbe capire molto di più del fenomeno rappresentato dal JUDO nel suo variegato complesso di espressioni e dei grandi benefici, non solamente psicofisici, che esso ci offre in tutti i campi.

Per questo ci vogliono molta umiltà e spirito di sacrificio poiché per molti vorrebbe anche dire che "si ricomincia tutto da capo".

Volendo continuare ad approfondire la questione, si deve considerare che nel nome del "JUDO PURO SPORT" si è provocato un grave, che spero non sia irreversibile, impoverimento del bagaglio sia Culturale che Tecnico limitando, ad esempio, le Kansetzu Waza, al solo gomito (Ude Kansetzu), eliminando, di conseguenza, lo studio delle Ashi Kansetzu e delle Kubi Kansetzu Waza e tante altre ancora, che del Judo da sempre fanno parte.

Diversi Kata e quant’altro ancora, con i pretesti più assurdi, non si studiano più, si sono persi per strada, perdendo così di vista la vera natura del Judo stesso che, solamente nello studio della totalità delle sue Tecniche, di tutte le sue Tecniche, di tutti i suoi Kata, della sua Storia, della sua Filosofia e della sua Tecnica, si manifesta.

E’ solo nel manifestarsi della sua natura che il Judo può esprimere tutte le sue potenzialità e la sua stessa memoria Storica, Filosofica e Tecnica, che il Tutto racchiude.

La conoscenza e lo studio delle Tecniche non ci obbliga, implicitamente, ad usarle, quindi perché vietarne o limitarne lo studio e la conoscenza nel timore che ... ?

C’è persino chi trova superfluo lo studio delle Ukemi come inutile perdita di tempo in vista della gara, con la ulteriore alienazione di conoscenze Tecniche e "Filosofiche" che diventa così sempre più rilevante.

Dico "del Judo" poiché oggi il Judo Atletico, il Judo Puro Sport, viene considerato dalla maggioranza, il JUDO nella sua globalità, niente di più errato e limitativo, come abbiamo visto !.

Mi permetto, Gentile Presidente, di ricordarLe che il JUDO è un’enorme contenitore nel quale ci sta anche il Judo Atletico, il Judo Moderno, il Judo Puro Sport ma che questo non rappresenta che un lato, anche se molto importante, del Judo stesso.

Soprattutto non dimentichiamo che il Judo è Arte Marziale, quindi combattimento e scontro leale, parte di un tutto ben più vasto ed articolato che nello scontro, nella gara, dovrebbe vedere innanzitutto il momento della verifica del lavoro sin lì fatto e non il fine ultimo della pratica.

Ognuno può e deve trovare nel Judo la sua giusta collocazione, il suo giusto spazio di comunicazione, la propria reale dimensione, la propria libertà di espressione, ma sono ancora solamente degli aspetti parziali di quel fenomeno ben p iù ampio, che tutto racchiude, rappresentato dal Judo nella sua globalità.

Devo rammentarLe, però, caro Presidente, che il JUDO, nella sua espressione più ampia ci porta all’Armonia, Armonia Totale che, partendo dall’Equilibrio ed all’Armonia con noi stessi ed in noi stessi fino, per estensione del concetto, ci conduce all’Armonia ed all’Equilibrio con l’Universo (vedi come esempio lo ITZU TZU no KATA, universalmente riconosciuto come la tangibile espressione di questo concetto) e queste cose oltre a praticarle dobbiamo dirle, dirle anche gli Educatori che devono sapere e capire che il Judo non è violenza e sopraffazione ma è cosa utile e benefica all’UOMO ed alla Società nel suo complesso, il Judo è VIA DI PACE !

Da quanto sin qui detto, e mi sono limitato ad alcune semplici e superficiali considerazioni, appare evidente come il discorso JUDO vada riveduto ed ampliato per riportarlo alla sua dimensione originaria di educazione globale dell’individuo e come tale vada proposto e praticato partendo dalla Scuola Elementare, se non ancora prima!!!

Mi auguro che questo avvenga proprio nell’ambito della FILPJK, perché attualmente ritengo che la FILPJK sia il più autorevole interlocutore possibile per riportare il Judo alla sua reale dimensione di Educazione Globale dell’Individuo in Armonia con se stesso e con la Società nella quale vive, attraverso l’esercizio più naturale per l’Uomo, il combattimento organizzato e disciplinato da un rituale che induce all’equilibrio ed all’armonia.

Non va tralasciato, indubbiamente, il lato Agonistico che ne è, pur sempre, aspetto molto importante, ma solamente, e lo ribadisco, uno degli infiniti aspetti del Judo stesso.

In questo contesto tutti abbiamo ragione, manca però, oggi, come si è già detto, la coscienza di cosa realmente sia questo benedetto JUDO e da questa coscienza dobbiamo

trarre la volontà di partire per costruire tutti insieme e nella massima armonia il futuro del JUDO.

Non dimenticando "che una pratica (la tecnica) non è valida se non è sostenuta da una altrettanto valida teoria", ritengo sia nostro dovere far conoscere e praticare il Judo nel suo Spirito e nella sua Tecnica Tradizionale e, al di là di squallidi interessi di campanile, darci da fare, tutti insieme, uniti nell’ideale Judo, divulgarne la corretta e completa conoscenza.

Conosci il passato per affrontare il futuro - recita un vecchio adagio giapponese, cerchiamo, almeno in questo, di seguire la Tradizione, volgiamo il capo per trarne i necessari insegnamenti.

Caro Presidente, La prego, raccolga questo messaggio e, tutti insieme, e penso che ci troveremo veramente in molti, facciamo tutto il possibile per ridare vita, alimento e dignità al Judo.

Sono a Sua disposizione per, eventualmente, continuare questo discorso che andrebbe allargato ad Enti, Studiosi, Educatori, Politici e quant’altro possa essere interessato e sensibilizzato in merito.

Le confermo che dal prossimo 18 settembre 2000, data della ripresa delle lezioni dopo la pausa estiva, qui al KODOKAN TORINO (ONLUS), continuiamo il consueto insegnamento del Judo, che dalla nascita del KdK To, è, Art. 3 dello Statuto Sociale, basato sullo studio della Storia e della Filosofia del Judo, sia nell’ottica suesposta di arricchimento culturale, che della formazione permanente di Dirigenti Sociali e Quadri Tecnici, necessari per la, auspicabile, diffusione capillare del Judo sul territorio.

Nell’attesa di sentirLa colgo l’occasione per inviarLe i più cordiali saluti

 

 

Mario Brucoli